24 febbraio 2023

RECENSIONE: - "La cosa più bella" - di Mimi Costalunga

 




Titolo: LA COSA PIÙ BELLA

Autrice: Mimi Costalunga

Editore: self publishing

Novella autoconclusiva

Data di pubblicazione: 24 febbraio 2023

Genere: Romanzo rosa contemporaneo

Trope: Age gap, forbidden

Disponibile in sola versione Ebook su Amazon al prezzo di 0,99 € e gratis su Kindle Unlimited



“Dannazione, Ludovico! Che cosa vuoi da me? Non sono una qualsiasi, io. Sono la figlia di Manuela, te lo sei dimenticato?”

Mi chiamo Veronica, ho venticinque anni e sono una pittrice.

Pittrice è una parola grossa: non vendo una tela da mesi e per sbarcare il lunario faccio la grafica digitale. È per questo che quando Gabriella Altieri – sì, proprio quella della famosa galleria d’arte! – mi propone di partecipare a una mostra collettiva, non bado nemmeno a chi sia l’artista principale e accetto senza pensarci due volte.

Ma ora che sono all'inaugurazione, ho in mano il pieghevole e leggo il nome del famoso scultore mi si gela il sangue: è Ludovico Bassi.

Sono dieci anni che non lo vedo. Sarà invecchiato. Ingrassato. Forse calvo.

Poi lui entra nella sala e mi rendo conto che non è né grasso né calvo. A dirla tutta, è ancora un figo pazzesco.

E mi guarda insistentemente.

Ci sta provando?

Quasi quasi mi butto.

Se non fosse che, l’ultima volta che l’ho visto, io avevo quindici anni e lui era il fidanzato di mia madre.




La cosa più bella è una novella di poco più di cento pagine la cui protagonista è Veronica, giovane ventiduenne, frizzante e che ama la sua vita da single: “non ho mai sbavato per quello che tutte le ragazze desiderano: un matrimonio, dei figli, una vita tranquilla”. Ama la sua libertà.

Veronica è una pittrice “in attesa di essere scoperta” e, nel frattempo, fa la grafica digitale per mantenersi. Poi la svolta: durante una mostra incontra l’ex di sua madre, Ludovico. Veronica e Ludovico hanno in comune l’amore per l’arte, infatti lui è uno scultore ormai noto e affermato. Fra i due scocca l’inevitabile scintilla apparentemente per il comune amore per l’arte, ma anche perché lui, nonostante abbia vent’anni in più di Veronica, “è ancora un figo pazzesco”.

I personaggi sono stati ben delineati: Veronica, giovane e passionale ma con sensi di colpa verso la madre il cui giudizio teme nel momento in cui si rende conto di essersi innamorata; Ludovico è più maturo, la sa più lunga di Veronica, è più vissuto, ha più esperienza e sa aspettare e osservare: “è solido e concreto come il legno che ama modellare”, ma è anche “ardente e appassionato”. Ma entrambi devono “maturare” e imparano, l’uno grazie all’altra, che l’arte non è tutto: esiste l’amore, quello forte, quello vero, quello che porta a pensare della propria metà che sia “la cosa più bella”.

Ho gradito molto il personaggio di Ambra, l’amica di Veronica. Ambra è la voce obiettiva attraverso cui l’autrice commenta in modo oggettivo gli avvenimenti: mentre Veronica si fa mille domande o cammina fra le nuvole, lei, senza mezzi termini, stocca con un “questo vuole fare sul serio!”, lasciando indietro dubbi e incertezze; Manuela mi è piaciuta meno come madre, come personaggio, invece, ho apprezzato come l’autrice abbia saputo mettere in risalto la figura di una manipolatrice affettiva in modo semplice ma chiaro senza abbassare o appesantire il livello della narrazione.

È una novella fresca, piacevole da leggere, godibile nella sua scorrevolezza.




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