Titolo: Identica e
differente
Autore: Sabrina
Boccia
Editore: O.D.E.
Edizioni
Genere: Vittoriano,
historical romance
Pov: 1 persona
Formato: ebook: €
2.99- Copertina flessibile: 14,90
~Data pubblicazione:
11 gennaio 2022
Lunghezza: 300 pagine circa
Serie: no - Autoconclusivo:
sì
Victoria Reid, una
giovane donna di umili origini, ma dall’educazione degna di una vera nobile, è
ben decisa a riscattare le sue sorti.
Lavora in una sordida
taverna al solo scopo di garantirsi un’esistenza più dignitosa di quella che
conduce.
Un incontro in piena
notte con un libertino impudente e irriguardoso, Christopher Jones visconte di
Conway, darà il via a una serie di equivoci che porteranno i due giovani a una
vera e propria battaglia senza esclusione di colpi. Vincerà il visconte,
caparbio e seducente o sarà lui a gettare le armi dinanzi alla scaltra e bella
fanciulla?
Bentrovate anime belle, altro giro nella storia, questa volta andiamo in epoca Vittoriana.
La Boccia ci porta a conoscere quei protagonisti, secondari, presentati nei precedenti libri ed è Victoria a fare da padrona di casa. Ragazza di umili origini, ma l'incontro con il visconte di Conway, libertino e dissoluto, cambia le carte in regola ed è così che si innescano tutta una serie di eventi che renderanno Victoria spettatrice di una nuova vita.
Non aggiungo altro eccetto che Sabrina Boccia mi ha così preso con il suo nuovo storico da non riuscirmi a staccare nemmeno un attimo. Non è stato il solito romanzo Vittoriano, la Boccia con la sua prima persona è andata contro tutti gli schemi imposti da questo genere.
Coraggiosa oserei dire, e personalmente ritengo che sia riuscita nell'intento di far arrivare tutto il libro. Identica e Differente, nel suo titolo si nasconde già l'essenza del manoscritto stesso, un’altalena di emozioni dove il sorriso non manca mai. Dove una ragazza, Victoria, sfida tutte le convenzioni e dove un uomo, Christopher, si troverà imbrigliato nella rete di quei sentimenti che ha sempre ripudiato.
Mi è piaciuto? Tanto. Siamo abituati a vivere gli storici quasi con distacco, dovuto a quella terza persona che diventa voce narrante dell'intera vicenda. Nel romanzo della Boccia, invece, grazie al PoV alternato dei due protagonisti, vivi ancora di più l'epoca Vittoriana, con i suoi balli, le rappresentazioni teatrali, con quei tre fratelli ingombranti che mi hanno lasciato il sorriso, con i pensieri della protagonista che deve quasi sopravvivere alle regole che impone il ton. Lei abituata alla libertà si trova vincolate a convenzioni che non sempre le aggradano. Un linguaggio fresco e comunque adatto ai costumi dell’epoca. Mi sono divertita, ecco è questo l'effetto che ho avuto leggendo il libro e mi auguro di sfogliarne altri riguardanti questa famiglia allargata. Intanto le cinque più sono più che meritate a un romanzo che nella sua scrittura potrebbe considerarsi anche rivoluzionario.
A presto
Ti ringrazio per le tue parole. La prima persona con uno storico per me è stata davvero una grossa sfida. Ci tenevo a rivoluzionare il mio modo di scrivere un genere che amo. Non tutti hanno apprezzato, però sono contenta comunque del risultato. Grazie ancora. Scriverò ancora di loro, forse. Al momento mi prendo un periodo solo per me. :-)
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