Come cenere nel vento
Hirashima Maeda, un veridico estimatore della consuetudine e del gioco d'azzardo, fa della sua vita una costante, intera scommessa. Ma quando l'incombente imprevedibilità, da lui perennemente e boriosamente ignorata, paleserà dinanzi a quelle iridi inavvedute e supponenti la partita più ardua da trionfare, tutto muterà drasticamente.
“se c’è una cosa di cui noi essere umani siamo sprovvisti è il potere di leggere nelle menti altrui e ciò ci costringe a vivere nell’ignoto, dato che non possiamo sapere cosa stiano farfugliando o pensando gli altri di noi e questo a molti fa male”
Non posso non partire dalla riflessione: cioè che questo libro mi ha completamente spiazzata.
La scrittura è aulica, ridondante, ampollosa, a tratti di difficile interpretazione: soprattutto l’inizio del libro è al limite, sembra quasi illeggibile. I personaggi sono nebulosi, non si capisce chi fa cosa, sintetizzando la trama in un romanzo erotico, fisico, lascivo ed osceno.
Poi, inaspettatamente, la scena si apre, i protagonisti si palesano: Hirashima, Masako, Goro, Rama.
E tutto diventa più chiaro: l’erotismo selvaggio si trasforma in amore salvifico, curativo. La paura che ci costringe a mentire svanisce, perché l’amore riesce a liberarci dalle maschere che la vita ci costringe ad indossare. La rinascita avviene attraverso le prove e le sfide alle quali la vita ci sottopone perché il dolore, la solitudine, l’inquietudine sono parte del nostro essere.
Dobbiamo riuscire a trasformare l’Inferno in Paradiso.
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