Titolo:
Autore: Laura Fiamenghi
Genere:
Autoconclusivo
Serie: The Crimson Thrones Series
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 1 giugno 2023
Pagine: 320
Prezzo: ebook: 2,99- Copertina Rigida: -18,00€- Copertina Flessibile: 14,00€
Seth, signore del Caos, dio dell’Ira e della Guerra, il più temuto e odiato
tra gli dei egizi, tanto da essere confinato nell’Oltretomba dai suoi stessi
fratelli, lì dove ogni notte da millenni combatte contro Apopi, il mostro
ancestrale. Una minaccia ben peggiore incombe però sul regno dei mortali
e Seth viene liberato per fare ciò che gli viene meglio: uccidere
mostri.
Soledad sa bene cosa sia la paura. Da tre anni ci convive dalla parte
sbagliata della canna di un fucile, prigioniera in un campo di lavoro del
Cartello in Messico. Nulla però l’ha mai terrorizzata come la vista
dell’individuo che stermina i suoi carcerieri e si proclama suo nuovo padrone.
Lui è terrore, non è umano, è qualcos’altro… un dio dallo sguardo
rosso che la trascinerà con sé a caccia di mostri e alla ricerca di un modo per
scongiurare la fine del mondo.
Due individui a cui la libertà è stata negata riusciranno a compiere una
Profezia che non si piega alle leggi del Caos?
Dovrebbe
essere facile per chi è autrice scrivere una recensione, semplice, in fin dei
conti si deve parlare di un romanzo…Dovrebbe, eppure, per quel che mi riguarda,
nel momento in cui termino un libro, di una delle mie autrici preferite, il
foglio diventa bianco, e le idee sfuggono perché vorresti dire tanto, ma ti
ritrovi a pensare che forse non è abbastanza. Laura Fiamenghi è una di quelle
scrittici che seguo dai suoi primi romanzi, ogni tomo racconta una storia, e
per ogni storia Laura è lì, dove tutto ha inizio, ti prende per mano e ti
accompagna in quella che è una nuova avventura. Questa volta però le emozioni
sono state amplificate, perché non è mai facile parlare di divinità e
costruirci un mondo sopra, ma lei, maestra del fantasy, anche questa volta non
ha deluso.
Sapete ormai che le mie recensioni sono al quanto
particolari perché non mi piace fare il sunto di un romanzo, piuttosto tento e
spero, di far passare a chi le legge quello che mi hanno lasciato, frasi o
parole, qui, però, si va oltre. Seth è stato un bellissimo film, dove le
descrizioni sono state così accurate che ho avuto la reale sensazione di essere a fianco dei personaggi, a quel Dio, nato come il caos, la personificazione
dell’ira, della paura, signore dei terremoti e delle sabbie del deserto, lui
che si porta l’odio dietro per i suoi fratelli, per quello a cui il fato, a cui
non può scampare nemmeno un Dio, gli ha riserbato. E fra i granelli dorati
della sabbia del deserto, ecco che compare la stella più luminosa Soledad
o Sole, o il nome che io ho preferito Anuit (con il suo meraviglioso significato).
Due personaggi che mi hanno conquistato, perché si può essere il terrore dell’Egitto,
un Dio, ma anche una divinità si piega a quel sentimento chiamato amore, tanto
da mettere in gioco ogni cosa, anche una profezia stilata agli albori della
storia che vede il nostro protagonista designato, insieme ad altri quattro Dei,
a ergersi a protettore del mondo. Lui, che il mondo lo potrebbe distruggere con
uno schiocco di dita, ma che acquista nuovi colori sotto lo sguardo della sua
Anuit.
Bello, divertente, per nulla pesante con quei POV alternati in prima persona che ti portano a conoscere le emozioni di entrambi e tu rimani lì, con il
fiato sospeso quando a parlare è Seth, perché al di là del muscoli, del fisico
scolpito, di quei capelli che appaiono come fili di seta, ti rendi conto che il suo
cuore è umano, più di mille altri, abbracci il suo dolore, quella disperazione
che lacera l’anima di fronte a una perdita, comprendi la sua ira, il rancore
verso quelli che dovrebbe chiamare fratelli, perché il romanzo non è solo Seth e Anuit, ma anche quel contorno fatto di dei e umani. L’umorismo non manca,
come in nessuno scritto di Laura, questo completa solo l’opera di un libro che
consiglio a tutti quelli che vogliono staccare la spina, facendosi trasportare
una realtà fatta di mostri, spie, Dei, e amore, tanto, anche se viene mascherato,
ma sempre amore è. Le cinque piume sono riduttive per il nuovo romanzo della Fiamenghi
che ne merita molte di più, il primo di una serie che già per quella Profezia,
che da origine a tutto, ti porta l’ansia per la lettura del prossimo libro, per
capire come la divinità che andrà chiudere quella crepa, da cui origina il male,
si rapporterà con un sentimento per nulla scontato, che fugge a tutte le regole
imposte sia dal mondo degli umani che da quello dei Divini, quel sentimento che
fa battere un cuore, che sia fatto di luce o oscurità.
PS Consiglio di lettura: leggete attentamente ogni
nota, perché nasconde un mondo dentro.
A
presto
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