Titolo: Cronache delle Multisfere - L'Ombra di Durgash
Autore: Tommaso Sguanci
Editore: Bertoni Editore
Autore: Tommaso Sguanci
Editore: Bertoni Editore
Genere: Fantasy
Pubblicazione: 26 luglio 2022
Pagine: 264
Pagine: 264
Leitar è un ragazzo pieno di sogni ma povero di talenti. Adottato da una coppia senza figli, trascorre le giornate lavorando alla fucina del padre, che non perde occasione per fargli pesare la sua incapacità. La sera si immagina guerriero indomito che sconfigge mostri e draghi, ma la mattina lo riporta alla cruda realtà. Laura è una ballerina talentuosa che lavora come manichino vivente in un negozio a Valencia, insieme all’amica Aldara. Soffre a causa dell’ultima relazione, ma quando incontra Miguel pensa di aver trovato colui che le può ricucire le ferite del cuore. Ma l’amore non è solo felicità e pace, soprattutto quando l’invidia s’intromette. Quando Durgash il demone si risveglia dall’Abisso per dominare tutto ciò che esiste, Leitar e Laura si ritrovano a condividere un destino che non credevano possibile, da cui dipende l’esistenza dei loro mondi così lontani chiamati Multisfere. Sotto la guida di Mìriador, potente stregone, i due giovani devono percorrere la strada perduta che porta all’Antico, unico capace di fermare Durgash. Sapranno trovare il modo di viaggiare fra le Multisfere, riusciranno ad affrontare le proprie paure in modo da non mettere a repentaglio la missione?
Oggi voglio parlarvi del romanzo intitolato “Cronache delle Multisfere: l’ombra di Durgash”, un urban fantasy scritto da Tommaso Sguanci.
A quanti di voi piacciono la magia, i complotti, gli stregoni e i luoghi fantastici?
Parto col dire che il romanzo è scritto bene e che lo stile dell’autore coinvolge. Possono sembrare dettagli irrilevanti o banali, ma smettono di esserlo nel momento in cui, in passato, ti sei ritrovata dinanzi a decine di testi che presentano così tanti errori da crearti disagio nel prosieguo della lettura, oppure quando hai più volte costatato quanto lo stile narrativo di un autore potrebbe essere noioso e pesante.
In questo caso non è affatto così, anzi le pagine scivolano via con facilità, donando al lettore quella sensazione di benessere, tipica di quando ci si ritrova un buon romanzo tra le mani.
Ciò che avrei gradito, però, è che l’autore avesse presentato diverse scene, anche rilevanti, con lo show don’t tell… invece sono raccontate, quindi meno godibili. Così come alcuni dialoghi diretti avrebbero potuto assumere una linea un po’ più verosimile, ma ciò non mi impedisce di consigliare ugualmente il romanzo a tutti gli amanti del genere e non solo.
Mi è piaciuta tantissimo l’evoluzione del giovane Leitar e il messaggio che l’autore ha lanciato attraverso la crescita interiore del personaggio, seguita anche da quella esteriore, che ne è stata quasi una conseguenza: bisogna lottare e lavorare duramente per forgiare sé stessi e arrivare alle mete prestabilite. Bisogna essere impavidi, ma anche saggi, per essere qualcuno o semplicemente ciò che sogniamo di essere.
É meraviglioso trovare dei veri e propri messaggi di vita intrinsechi nelle parole di un romanzo, specie quando la cosa è voluta.
Ho apprezzato molto la fervida fantasia di Tommaso e il world building da lui ideato nelle più svariate situazioni (non dico di più per non spoilerare).
Di solito il genere urban fantasy non rientra tra i miei preferiti, ma devo dire che questa è stata una piacevole scoperta, ricca di magia e tanta, ma tantissima azione.
Alla prossima.
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