09 ottobre 2023

Review Party: - Ian - The Even series #2- di Francesca Palamara

 

Titolo: Ian

Serie: The Even series #2- autoconclusivo

Autrice: Francesca Palamara

Genere: Music romance

Trope: age gap reverse


Camille

 Mia madre mi ha sempre detto: “mai innamorarti di una rockstar”. Io che ho fatto? L’esatto opposto.

Pensavo di aver chiuso con gli uomini,  stare da sola era quello che volevo. Non credevo più all’amore, non dopo l’inferno che ho vissuto. Poi ho incontrato lui, il batterista più sexy che abbia mai visto. Mi ha ammaliato con i suoi occhi di ghiaccio e sono certa che mi distruggerà il cuore.

“Lo detesto per avermi ridotta in questo stato. E lo amo proprio perché mi ha ridotto così”

 Ian

Innamorarmi di lei non era in programma. Vivevo per la mia musica e avevo una ragazza, tutto questo mi bastava, o almeno così credevo. Fino a quando non ho incrociato i suoi occhi da cerbiatta.

Io sono il batterista degli Even, non permetterò a niente e nessuno di spezzare il nostro sogno, anche a costo di rinunciare all’amore, a lei. Anche se questo dovesse distruggermi.

“Insieme siamo perfetti.”

 

Ritorna la famiglia Even; il cuore pulsante della band, Ian, ci accompagna in una storia che racconta le seconde possibilità.

Le stesse che la vita pare toglierci, alle volte. Ian e Camille li avevamo incontrati nel primo romanzo della serie. Lui che sacrifica il suo amore, per il bene di quei fratelli che sono stati il suo mondo. Lei che si sente inadeguata, con le ferite che si porta nell’anima, e con quella manciata di anni in più che la rendono insicura.

Una storia che è una battaglia verso sé stessi, verso quei sentimenti che non possono essere ridotti all’amicizia. Una donna affascinante Camille, rotta dentro, ma con la forza di una tigre capace di rialzarsi, combattere, costruirsi il suo mondo, da sola.

Lui, la variabile che cambia l’intera equazione, una marea che si avvicina e si allontana, che non riesce a rinunciare a quell’amore verso una rossa, che lo fa sentire vivo. Perché senza di lei non ha senso impugnare le bacchette, mimare il suono di un cuore battendo sulla grancassa, quando quell’organo al centro del petto pare morto senza la sua voce, il suo sorriso.

Un tour, ripartire da zero, fra concerti, gelosie e una famiglia sempre presente, fino a quegli ultimi capitoli dove ogni cosa viene messa in discussione, fino a quell’epilogo che socchiude la porta su un’altra storia che non vedo l’ora di leggere.

Le mie recensioni non sono fatte di tecnicismi, mi piace cogliere l’essenza di un romanzo che, in questo caso, mi ha lasciato con il sorriso sulle labbra e la voglia di sapere altro di quei fratelli che , nonostante la vita non sia stata molto dolce con loro, si chiudono a cerchio su chi in quel momento ha bisogno. Perché casa è dove lasciamo il cuore e dove c’è sempre la nostra famiglia

A presto







Nessun commento:

Posta un commento