26 ottobre 2023

REVIEW PARTY: - "L'isola del peccato" - di Stefania Bernardo



 Titolo: L'ISOLA DEL PECCATO

Autore: Stefania Bernardo
Editore: Self Publishing
Genere: Historical romance
Data di uscita: 24 Ottobre 2023


Occhi di ghiaccio. Corpo e anima forgiati da anni sul mare. Un carattere abituato al comando e un matrimonio infelice. L’ammiraglio Ambrose Parker rappresenta tutto ciò da cui Edith Morwell dovrebbe stare lontano.
Nata dall’unione tra un marinaio e una schiava, gestisce un laboratorio di oreficeria con il fratello e subisce le umiliazioni di una società che non l’accetta.

Un incontro casuale. Un’attrazione latente che li incuriosisce ma che entrambi tengono a bada, divisi da età e ceto sociale.
Quando il destino li farà incontrare di nuovo, quel sentimento tornerà a sedurli. Ora però appartengono a due mondi in guerra. Lui è alle Bahamas al seguito dell’amico e governatore Rogers. Lei è l’amante di un pirata, decisa a fuggire dalle regole di una civiltà che detesta.

Eppure, la passione divampa senza lasciare loro scampo. Una fiamma che li divora e li tormenta in un gioco crudele. Sullo sfondo di un’isola fondata sul peccato, tra nemici e insidie, duelli e antichi relitti, Ambrose e Edith dovranno decidere per cosa combattere.
La libertà, la Corona o per l’amore che rischia di sgretolare i loro cuori?



Comincio questa recensione dicendovi che chi ha avuto modo di conoscermi in qualità di lettrice sa bene che, malgrado nell’arco del tempo abbia letto romanzi davvero meritevoli, non sono solita dare le 5 stelle. In questo caso, però, sono tutte meritate e non posso esimermi dal farlo.
In primo luogo, reputo che sia doveroso per la maestria con la quale questo romanzo è stato scritto: stile, abilità a intrecciare le parole e a trasferire al lettore scene e personalità dei vari personaggi, donando “musicalità” e dinamicità al testo.
Sì, perché la lettura di questo historical romance mi ha letteralmente risucchiata nella “melodia” delle parole che sono state usate per esporre i fatti, offrendo il giusto ritmo alla lettura, che dall’inizio alla fine non è mai risultata banale o noiosa.

I protagonisti delle vicende raccontate sono Ambrose ed Edith.
Lui è un uomo navigato (e lo è per diverse ragioni), ammaliante e dotato di una personalità temprata dalla vita e dal duro lavoro che svolge.
Edith, invece, è una giovane di umile estrazione, che vivendo nel XVIII secolo deve lottare contro il razzismo che in quell’epoca dilaga e rende difficile la vita di tutti coloro che hanno la pelle scura.
Credo che a ciascuno di noi sia nota la parentesi buia che riguarda la schiavitù delle persone nere, le quali per anni hanno dovuto subire violenze fisiche e psicologiche, separazioni forzate dalle loro famiglie e una negazione sistematica dei loro diritti fondamentali.
Ciononostante, la giovane protagonista dimostra di avere una personalità forte, determinata. Le vicissitudini della vita l’hanno costretta a sviluppare un carattere deciso, che all’occorrenza tira fuori per difendersi dai pregiudizi e dalle ingiustizie che lei e suo fratello sono costretti a subire ogni giorno.
Edith e suo fratello Marcus (ormai orfani) sono sommersi dai debiti, soprattutto perché la gente non si impegna a pagare loro ciò che gli spetta per il lavoro che svolgono, e anche questo è indegnamente legato al colore della loro pelle. Così un giorno la ragazza si reca a casa di Ambrose – per consegnare l’ennesimo gioiello commissionato da sua moglie Elise e per farsi dare anche gli arretrati del lavoro svolto per lei –, ma viene accolta da un domestico arrogante e maleducato, che la aggredisce verbalmente ed è sul punto di farlo anche fisicamente. Ma proprio in quell’istante, gli occhi verdi di Edith incontrano per la prima volta quelli di ghiaccio di Ambrose, che interviene per difenderla.
Ed è subito attrazione.

Il susseguirsi delle vicende è uno tsunami di sensazioni, attimi di pura e di intensa passione.
La magia che si crea tra i due protagonisti fa da colonna portante dall’inizio alla fine ed è il fulcro di tutta storia, ma avrete modo di leggere anche di altri argomenti, ben strutturati e presentati, come l’affascinante lavoro svolto da Ambrose, che è un uomo di mare. L’amicizia tra lui e Rogers. Gli inganni perpetrati da persone diaboliche come Vane, con tutte le conseguenze che ne derivano. Suspense e momenti di tensione, che ti scatenano rabbia e timore tenendoti sul filo dell’incertezza. Inoltre, per non farci mancare nulla, abbiamo anche dei veri propri combattimenti all’ultimo sangue…
“L’isola del peccato” è un romanzo autoconclusivo che vale davvero la pena di leggere. Mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio a tutti, non solo agli amanti del genere. Innanzitutto, per come è scritto: lo stile dell’autrice è incantevole, le sue parole sono magia. Ma ciò che vi affascinerà è anche la trama, sicuramente ben strutturata in ogni dettaglio, che tratta argomenti impegnativi e molto delicati, anche se lo fa con ponderatezza e senza appesantire il testo.

Spero di avervi suscitato almeno un po’ di curiosità… Credetemi, questo romanzo merita davvero tanto.

Alla prossima.




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