19 ottobre 2023

RECENSIONE: - "L'Altrove" - di Liliana Marchesi

 



TITOLO: L'Altrove (Trilogia dell'Infinito #2)
GENERE: Paranormal Romance
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 ottobre
PAGINE: 290 circa
PREZZO: ebook € 4,99 - cartaceo copertina flessibile € 14,90 - cartaceo copertina rigida € 18,90
Disponibile su Kindle Unlimited




Ysolde e Nicolaj, due anime unite da un amore che potrebbe condurle nell’Oblio, perché nell’Osservanza esistono leggi che non possono essere infrante. Ognuno è chiamato a ricoprire un ruolo. Osservatori, Conduttori e Anomalie agiscono nel bene dell’equilibrio che consente agli Strati di funzionare e al Nocciolo dell’Altrove di sopravvivere.
Ysolde però, Anomalia la cui fede nei confronti dell’Osservanza ha iniziato a vacillare, un giorno si rifiuta di eseguire un ordine. Sarà Nicolaj, suo Osservatore, a coprirla e a dare così inizio a un susseguirsi di eventi inevitabili e devastanti.


«Credi che io abbia paura di essere condannato? Mi consegnerei spontaneamente se servisse a salvarti la vita!»

Scrivo la citazione di questo libro (una delle tante) e ho ancora i brividi nel farlo, nel pronunciarla ad alta voce. Liliana è una sorpresa continua. Credo sia un diritto di noi lettrici, quando ci troviamo davanti ad un romanzo che sfiora l’anima, di dire grazie all’autrice. E io lo faccio, tranquillamente, verso la Marchesi che non solo ha scritto un piccolo capolavoro, ma per tutto il romanzo mi ha lasciato con quel nodo alla gola che, soprattutto all’ultima pagina, non ha voluto proprio che saperne di scendere.

“Ci sono anime che si cercano per un eternità”, così scrivevo in un mio romanzo e credo che, tale frase, rispecchi esattamente quello che L’altrove ha descritto.

Si fa un passo indietro, si torna lì dove tutto è iniziato, quando un Osservatore incontra quell’Anomalia che pian piano si insinuerà sotto la sua pelle, dentro quel cuore che batte a ogni sguardo. Ysolde e Nicolaj e quell’amore che non possono vivere alla luce del sole, perché proibito, non accettato da quell’Osservanza che deve mantenere l’equilibrio. I ricordi, che dovrebbero sparire, fra uno strato e l’altro, fra una vita che finisce e una che inizia, ritornano, prepotenti, come quelle labbra che non vogliono saperne di smettere di assaporarsi, come quel campo di papaveri, rossi come l’amore, come quel cuore che riconoscerebbe l’altro fra mille. Un susseguirsi di eventi che ci conducono lì, dove Liliana ci ha lasciati nel primo volume, fino ad arrivare a quel finale, che può solo farti immaginare cosa si prospetterà nel terzo romanzo. Sarei una bugiarda nel dire che non mi sono commossa, a ogni pagina, a ogni ricordo, al passato che diveniva presente, a ogni risveglio. Ho amato Nicolaj, un uomo la cui unica colpa, secondo quelle forze che decretano da quale lato debba pendere l’ago della bilancia, è stata quella di amare. Un uomo senza amore è come una barca senza remi. Infuria la tempesta, si cade nell’oblio, perché non si ha più una rotta da seguire, un timone da manovrare che lo riconduca verso gli occhi di quella donna, verso quella passione e quel cuore che lo richiama come il canto di una sirena. Due vite che si distruggono e ricostruiscono sempre, riducendosi in frammenti per poi incastrarsi a ogni rinascita, in un circolo che porta il simbolo dell’infinito, lo stesso che Nicolaj disegna su quelle ceneri che sanno di rimpianti. Due vite, simili a pezzi di un puzzle atti a creare un quadro, che porta le tinte di quelle tavole che scovi fra un capitolo e l’altro. Disegni che ti danno un’idea su quegli abbracci, su quello stringersi per paura di perdersi, su quel bacio che può essere l’ultimo. Amo la scrittura di Liliana, il coinvolgimento totale di quei cinque sensi, perché tu senti, vedi ascolti con gli occhi dei protagonisti. Tocchi quelle sterpaglie, i muri che conducono lì dove si riacquistano i ricordi e senti l’odore di quei fiori di un campo, che diventa il loro angolo d’amore. Bello è un eufemismo, le cinque stelle non possono classificare un libro che ne vale molte, molte, di più e il mio grazie va nuovamente all’autrice per avermi saputo tenere incollata alle pagine di un romanzo che si è portato via un pezzo anche del mio cuore, nella speranza di poterlo riavere nel capitolo finale, dove lo scenario si leverà su quella storia che è simile a una favola per la bellezza e l’intensità che trasmette.

A presto















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