Autrice: Prisca Nicoletti (Priska Nicoly)
Pagine ebook: 55
Genere: storico/romantico/triste
Uscita: 31/10/2023
Prezzo di lancio: €0,99
"Avrei dovuto ascoltare la voce del Faro, ora lo so. Avrei dovuto respirare il Nor’easter e sentire ciò che portava.
Invece, strinsi la mano di Reyne Cadwallar, e nemmeno adesso, sapendo tutto ciò che è seguito, riesco a considerarlo un peccato."
Isola di Sherburne, Massachusetts
1681
Maris è nato e cresciuto sull'unico faro dell'isola di Sherburne, con l'inumano compito di tenere accesa la lanterna che guida i marinai nella notte e nella tempesta. Ci sono mille gradini tra lui e la terra: se li scendesse e andasse a scoprire quel mondo che ha visto solo dall'alto, il fuoco si spegnerebbe, e migliaia di persone morirebbero in mare.
Reyne è una ragazza che quella terra la vuole lasciare. Ha conosciuto la brutalità degli uomini ma non ha mai perso la sua luce. Per lei, la speranza è quello stesso orizzonte che Maris, dall'alto del suo Faro, maledice ogni giorno.
"Quella notte, io e Reyne sfidammo l'abisso."
Lunamorte è la storia della notte in cui Maris e Reyne si incontrano e scoprono che cosa significa essere liberi.
A ogni costo.
55 pagina bastano per sognare? Con Prisca è tutto possibile. Non è difficile aprire un romanzo e trovarsi nel 1681, non è strano trovarsi ai piedi di un Faro che illumina la notte, che rende sicura la rotta per quelle navi che affrontano la tempesta. Un padre che guida i suoi figli, che li salva, ma che diventa carceriere per lui… Maris… porta il nome di quelle acque belle, ma anche letali.
Maris
e la sua ingenuità, quel voler scoprire il mondo oltre i gradini che
conduco lì, dove lui non è potuto mai andare.
Maris
e Reyne… lei che custodisce un segreto, lei che quelle terre vuole lasciarle, che
non ha mai conosciuto qualcuno come quello strano ragazzo che guarda tutto con
curiosità, che sembra quasi fuori posto in mezzo agli altri. Loro e il tempo
che scorre… e tu lo senti quel tic tac, quel conto alla rovescia, perché Maris
ha abbandonato suo padre, il faro, ha ignorato la sua voce, il richiamo di un genitore
che deve guidare. Lui ha lasciato incustodito quello stoppino che brucia e illumina
l’oscurità… Vita e morte racchiuse in poche pagine, speranza e abbandono, e poi
solitudine, di quella che avverti nelle parole di un ragazzo che ha conosciuto
solo una madre che se ne è andata, lasciandogli un peso troppo difficile da
sopportare, perché la libertà non si conosce se non la provi e Maris ne
vorrebbe un po'…
E
tutto diventa poesia, lei precisa nelle descrizioni,
meravigliosa nel suo linguaggio che diventa cantato, per quanto è poetico.
Ricco di sentimenti che ti rotolano addosso, ti lasciano emozioni racchiuse in
una lacrima sulla finale, quando gli occhi di un giovane incontrano il cielo e
il mare sotto lo sguardo di una luna, che assiste all’ennesimo strano gioco che
è la vita. Ho chiuso il libro pensando: è troppo poco ne voglio di più.
Con Priska è sempre così, non vedi l’ora di iniziare, ma finisci
sempre per non volerla lasciare andare.
A
presto
Nessun commento:
Posta un commento