TITOLO: Paura di vivere – Vol. 1
AUTRICE: Valentina C.
SERIE: Montgomery Series
GENERE: Contemporary
romance
CATEGORIA: New
Adult – First love
TROPE: Music
Romance – Sport Romance
SETTING: New
York – College
AUTOCONCLUSIVO:
Sì
DISPONIBILE
SU: Amazon
EDITORE: Self publishing
FORMATI
& PREZZI: Ebook
€2,99 – Cartaceo flessibile da definire - Gratis con KU
Tutto parte dalla voglia
di riprendersi in mano la propria vita, stravolta il tempo esatto di un
sospiro. E lo so bene io, Venice Montgomery, sopravvissuta a qualcosa che mi ha
cambiata profondamente.
Proprio per questo ho
deciso di partire, di allontanarmi dalla mia città, per cercare di ricomporre
me stessa.
Ed è quello che ho
provato a fare prima di incontrare lui, uno di quei ragazzi da cui, ho imparato
a mie spese, dovrei star lontana.
Sembra facile riuscirci,
ma a volte il tremolio del proprio corpo non deriva dalla paura, ma dal
desiderio che si prova.
Sono Kiran Knox e sono ciò che voglio che la gente veda: capitano della squadra di football, dj delle feste studentesche, rampollo di una delle famiglie più importanti d’America, ma quella che porto è solo una maschera dietro cui nascondo la mia anima e capisco, la prima volta che la vedo, che ne indossa una anche lei.
La mia Pocahontas.
L’unica in grado di
guardare oltre, di vedere solo Kiran e di farmi sentire me stesso, ma è anche
l’unica di cui ho davvero timore.
Capisci che puoi smettere di avere paura di vivere quando si trova il coraggio di cedere: al corpo, alla mente, all’anima, ma soprattutto al cuore.
Siamo Venice e Kiran e questa è la nostra storia.
«Sei forte, Venice Montgomery.»
«Siamo quello che decidiamo di essere, Kiran Knox.»
Ci sono romanzi che, per l’intensità con la quale sono
scritti, ti lasciano senza respiro. Ci sono romanzi che, una volta arrivata all’ultima
pagina, te li porti dietro,
anche per i giorni a venire.
«Perché tremi?»
Per freddo, per paura, per amore… per un abbraccio che
riporta vita, lì dove c’era il deserto, per due occhi che si incontrano, per
due anime che si cercano. Perché, chi vive il dolore lo riconosce nello sguardo
assente dell’altro, in quella maschera che si indossa solo allo scopo di
apparire, di nascondersi. Perché è più facile mostrare un sorriso, che la morte
che si porta nel cuore.
Venice e Kiran, sono rotti per ciò che si portano
dietro. Due persone che sono legate da quel filo che li strattona, fino a che
uno non si perde negli occhi dell’altra, fino a che uno non risulta resina per riempire
le crepe del cuore dell’altra.
Valentina C. mi ha spiazzato, con questo primo volume
della serie Montgomery. Delicata, appassionata, ha riportato tematiche che
ancora si preferisce ignorare, perché è più facile non conoscere i segni che
una persona si porta dietro, è più facile fingere indifferenza verso chi nel
dolore ci sprofonda.
Un mix di emozioni che passavano dal pianto al riso,
ecco cosa hanno letto i miei occhi. L’amore di quella famiglia, che si stringe intorno
a chi non ha chiesto di soffrire, ma semplicemente si è trovata nel posto
sbagliato al momento sbagliato, semplicemente si è fidata di quello che doveva
essere un gioco.
Fiducia, ridotta in mille pezzi. Dolore, di quello che
non fa respirare, e poi le braccia di chi da quell’inferno ti vuole recuperare…
e torna la paura di fidarsi di nuovo, di permettere a un raggio di luce di
illuminare le giornate, di salire oltre le nuvole scure, fino a raggiungere il
bianco.
Splendida Valentina, nel far passare il lettore dal sorriso alla commozione. Fantastica nella descrizione di quegli stati d’animo propri dei protagonisti. Venice e Kiran, cercano di sopravvivere non vivere, ognuno a suo modo, ognuno cercando rifugio in quell’arte che li accomuna, la musica. La stessa che batte nel loro cuore, a ogni scaramuccia, a ogni sguardo, a quello sfiorarsi allo scopo di lenire, cancellare cicatrici che non deturpano solo la pelle, ma anche l’anima. Cicatrici che diventano inchiostro sulla pelle di Kiran, che raccontano una storia.
Ho divorato il romanzo in nemmeno una giornata, totalmente presa dalla storia di una ragazza a cui è stata rubata la luce dagli occhi. Rapita da quel giovane che si nasconde dietro una maschera, che ripudia il suo cognome, perché i soldi non sono la felicità e non la possono comprare. L’amore va oltre il denaro, segue il richiamo di un’anima che canta un dolore in cui l’altro si riconosce.
Ho amato la famiglia Montgomery. Adorato Tex, un fratello troppo geloso protettivo perché si sente in difetto, perché non ha potuto essere presente quando il buio inghiottiva la sua sorellina. Due personalità di spicco quelle di Eire e Syria, con un modo completamente diverso di affrontare ciò che la vita mette loro davanti, ma unite in quell’amore verso una sorella che ha perso la voglia di vivere.
Un libro dalle mille sfumature, come la musica, che viaggia su quelle note che possono avvicinare o allontanare due persone. I complimenti vanno a Valentina C. per aver saputo, a suo modo, rendere giustizia a tutte quelle donne che perdono una parte di sé stesse.
Le cinque piume sono stra meritate,
forse anche più, per un romanzo che mi ha toccato nel profondo. E un grazie è d’obbligo
all’autrice, per il suo modo di scrivere, per una storia che è diventata una
canzone, e per aver descritto una famiglia e quei valori che non sono sempre
scontati.
A presto
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