27 ottobre 2023

RECENSIONE: - "Paura di Vivere (Montgomery Series) - di Valentina C.

 




TITOLO: Paura di vivere – Vol. 1

AUTRICE: Valentina C.

SERIE: Montgomery Series

GENERE: Contemporary romance

CATEGORIA: New Adult – First love

TROPE: Music Romance – Sport Romance

SETTING: New York – College

AUTOCONCLUSIVO:

DISPONIBILE SU: Amazon

EDITORE: Self publishing

FORMATI & PREZZI: Ebook €2,99 – Cartaceo flessibile da definire - Gratis con KU


Tutto parte dalla voglia di riprendersi in mano la propria vita, stravolta il tempo esatto di un sospiro. E lo so bene io, Venice Montgomery, sopravvissuta a qualcosa che mi ha cambiata profondamente.

Proprio per questo ho deciso di partire, di allontanarmi dalla mia città, per cercare di ricomporre me stessa.

Ed è quello che ho provato a fare prima di incontrare lui, uno di quei ragazzi da cui, ho imparato a mie spese, dovrei star lontana.

Sembra facile riuscirci, ma a volte il tremolio del proprio corpo non deriva dalla paura, ma dal desiderio che si prova.

 Sono Kiran Knox e sono ciò che voglio che la gente veda: capitano della squadra di football, dj delle feste studentesche, rampollo di una delle famiglie più importanti d’America, ma quella che porto è solo una maschera dietro cui nascondo la mia anima e capisco, la prima volta che la vedo, che ne indossa una anche lei.

La mia Pocahontas.

L’unica in grado di guardare oltre, di vedere solo Kiran e di farmi sentire me stesso, ma è anche l’unica di cui ho davvero timore.

 Capisci che puoi smettere di avere paura di vivere quando si trova il coraggio di cedere: al corpo, alla mente, all’anima, ma soprattutto al cuore.

 Siamo Venice e Kiran e questa è la nostra storia.



«Sei forte, Venice Montgomery.»

«Siamo quello che decidiamo di essere, Kiran Knox.»

Ci sono romanzi che, per l’intensità con la quale sono scritti, ti lasciano senza respiro. Ci sono romanzi che, una volta arrivata all’ultima pagina, te li porti dietro,

anche per i giorni a venire.

«Perché tremi?»

Per freddo, per paura, per amore… per un abbraccio che riporta vita, lì dove c’era il deserto, per due occhi che si incontrano, per due anime che si cercano. Perché, chi vive il dolore lo riconosce nello sguardo assente dell’altro, in quella maschera che si indossa solo allo scopo di apparire, di nascondersi. Perché è più facile mostrare un sorriso, che la morte che si porta nel cuore.

Venice e Kiran, sono rotti per ciò che si portano dietro. Due persone che sono legate da quel filo che li strattona, fino a che uno non si perde negli occhi dell’altra, fino a che uno non risulta resina per riempire le crepe del cuore dell’altra.

Valentina C. mi ha spiazzato, con questo primo volume della serie Montgomery. Delicata, appassionata, ha riportato tematiche che ancora si preferisce ignorare, perché è più facile non conoscere i segni che una persona si porta dietro, è più facile fingere indifferenza verso chi nel dolore ci sprofonda.

Un mix di emozioni che passavano dal pianto al riso, ecco cosa hanno letto i miei occhi. L’amore di quella famiglia, che si stringe intorno a chi non ha chiesto di soffrire, ma semplicemente si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, semplicemente si è fidata di quello che doveva essere un gioco.

Fiducia, ridotta in mille pezzi. Dolore, di quello che non fa respirare, e poi le braccia di chi da quell’inferno ti vuole recuperare… e torna la paura di fidarsi di nuovo, di permettere a un raggio di luce di illuminare le giornate, di salire oltre le nuvole scure, fino a raggiungere il bianco.

Splendida Valentina, nel far passare il lettore dal sorriso alla commozione. Fantastica nella descrizione di quegli stati d’animo propri dei protagonisti. Venice e Kiran, cercano di sopravvivere non vivere, ognuno a suo modo, ognuno cercando rifugio in quell’arte che li accomuna, la musica. La stessa che batte nel loro cuore, a ogni scaramuccia, a ogni sguardo, a quello sfiorarsi allo scopo di lenire, cancellare cicatrici che non deturpano solo la pelle, ma anche l’anima. Cicatrici che diventano inchiostro sulla pelle di Kiran, che raccontano una storia. 

Ho divorato il romanzo in nemmeno una giornata, totalmente presa dalla storia di una ragazza a cui è stata rubata la luce dagli occhi. Rapita da quel giovane che si nasconde dietro una maschera, che ripudia il suo cognome, perché i soldi non sono la felicità e non la possono comprare. L’amore va oltre il denaro, segue il richiamo di un’anima che canta un dolore in cui l’altro si riconosce. 

Ho amato la famiglia Montgomery. Adorato Tex, un fratello troppo geloso protettivo perché si sente in difetto, perché non ha potuto essere presente quando il buio inghiottiva la sua sorellina. Due personalità di spicco quelle di Eire e Syria, con un modo completamente diverso di affrontare ciò che la vita mette loro davanti, ma unite in quell’amore verso una sorella che ha perso la voglia di vivere. 

Un libro dalle mille sfumature, come la musica, che viaggia su quelle note che possono avvicinare o allontanare due persone. I complimenti vanno a Valentina C. per aver saputo, a suo modo, rendere giustizia a tutte quelle donne che perdono una parte di sé stesse. 

Le cinque piume sono stra meritate, forse anche più, per un romanzo che mi ha toccato nel profondo. E un grazie è d’obbligo all’autrice, per il suo modo di scrivere, per una storia che è diventata una canzone, e per aver descritto una famiglia e quei valori che non sono sempre scontati.

A presto








Nessun commento:

Posta un commento