Oggi vi parlo di "Il vento soffia dove vuole", l'ultimo romanzo di Susanna Tamaro, che raccoglie l'eredità del suo bestseller "Và dove ti porta il cuore".
Il libro è composto da tre lettere che Chiara, la protagonista, scrive a tre dei suoi affetti più cari: la figlia adottiva Alisha, la figlia biologica Ginevra e il marito Davide. In queste lettere, Chiara racconta la sua storia, le sue sfide, le sue passioni e le sue scoperte, condividendo con i suoi cari il suo vissuto e la sua spiritualità ritrovata. Alcune cose sono ricordi di momenti vissuti insieme, altri segreti tenuti nascosti nel profondo per tanto tempo.
Il romanzo è una celebrazione dell'amore familiare e della ricerca di un senso nella vita, anche quando sembra tutto perduto.
Susanna Tamaro con la sua scrittura profonda ma nello stesso tempo scorrevole, ci offre pagine emozionanti, piene di saggezza e di ironia, che mi hanno coinvolto nella vita di queste persone a me estranee, ma che ho sentito vicine, affrontando problemi reali e entrando nella loro vita.
Nelle lettere Chiara parla di Elia, il figlio più piccolo, ma a lui non scrive, forse lo considera ancora giovane per capire certe scelte o avvenimenti, ma sarebbe stato carino, donargli del tempo, visto che ha portato serenità nella famiglia e unito di più le due sorelle, sempre in contrasto. Mi sarebbe piaciuto leggere e scoprire che parole avrebbe dedicato al piccolo di casa.
Secondo me, "Il vento soffia dove vuole" è un libro da leggere e, perché no, da donare, per ritrovare la fiducia e la gratitudine verso chi ci vuole bene, io l'ho trovato davvero profondo e alcune volte mi sono soffermata su alcuni concetti, scoprendo una spiritualità al di fuori dei soliti canoni.
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