Titolo: Standing in the storm
Autore: Elizabeth Rose
Editore: Self Publishing
Genere: Historical Romance
Prezzo ebook: € 0, 99 Prezzo cartaceo: 9,90
Data pubblicazione: 20 agosto 2023
Pagine: 349
Autoconclusivo
Colorado, 1867
Cade Hatcher ha giurato a sé stesso che non prenderà mai più moglie, ma, quando gli viene proposto di sposare Judith per denaro, accetta per l'unica cosa a cui tenga davvero: il suo ranch.Judith stringe un patto con Cade: sposerà quel vedovo ombroso e scostante e si prenderà cura di Noah, il suo bambino, solo per pochi mesi. Poi cercherà un posto da chiamare casa e in cui sentirsi al sicuro.
Entrambi desiderano essere liberi e il matrimonio è solo una fase di passaggio. Ma giorno dopo giorno, le loro vite si avvicinano e si intrecciano e rimarranno solo due possibilità: rispettare il loro accordo o ammettere ciò che provano l'uno per l'altra.
Cade rifiuta con caparbietà la seconda occasione che si è abbattuta sulla sua vita e Judith vuole fuggire da un matrimonio senza amore: nessuno dei due ha intenzione di ripetere gli errori del passato.
Ma il Colorado, forse, ha in serbo altri piani…
“(…)
Un uomo non può vivere con un cuore a metà.”
Con questa citazione apro la recensione dell'ultimo romanzo di Elizabeth Rose. L'abbiamo conosciuta, finora, come un’autrice che ha preferito il genere Contemporary Romance, ma questa volta si è buttata in qualcosa di completamente diverso.
Standing In The Storm è un Historical Romance, ma
il periodo scelto non è il Regency e anche in questo, Elizabeth, ha azzardato e, lasciatevelo
dire, anime belle; è riuscita nella sua impresa. Siamo nel 1867 nell’antico
western.
L’autrice, esattamente come la protagonista del
suo romanzo, ha preso il coraggio a due mani è ha creato un piccolo capolavoro
ambientato in epoca, dove si lottava per un appezzamento di terra, dove i
matrimoni non sempre erano dettati dall’amore.
Ormai sapete che odio ridurre la recensione a una
trama, l'ho detto e ripeterò all'infinito. Non quando un romanzo merita, non
quando sfogliando l'ultima pagina chiudi il libro sentendo la mancanza dei suoi
protagonisti.
Judith e Cade, così diversi, appartenenti a due
mondi distanti, ma entrambi in qualche modo rotti. Il fato chiama sempre due
anime destinate ad avvicinarsi. Immaginate un elastico, più si tende e più
rilasciando le sue estremità si avvicinano. Ecco questo sono stati i due
protagonisti, capaci di regalare emozioni che non ti lasciano un solo istante.
Una corsa, come quella dei cavalli, che ti porta a divorare le pagine una per
una. E non manca nulla. Amore, passione, sempre trattata con eleganza, dolore
di quello che ti porti dietro dal tuo passato, scoperta di un sentimento, che
viene rifiutato quando fa sentire debole. Ogni singola parola studiata. Ogni
frase azzeccata. Ogni dialogo perfetto. Un amore totalizzante, come quello di
una madre verso il proprio figlio. Un figlio che la protagonista non ha
chiesto, ma che ha amato dal primo sguardo.
Judith ha tanto da raccontare, quel suo sentirsi
perennemente fuori posto, una situazione che l’accomuna a molte di noi. La sua
insicurezza, i suoi pensieri, sono stati un pugno allo stomaco. Ci sono
situazioni più grandi di quelle che riusciamo ad affrontare e la mancanza di un
affetto, che dovrebbe essere un diritto, rende deboli e pieni di complessi che
svaniscono quando incontri quell’uomo che ti fa sentire giusta, a casa. Cade,
con il suo cuore imbrigliato in catene che gli sono state messe da chi, quell’organo, lo ha frantumato. Un uomo affascinante, diffidente, legato alla sua terra, che
vuole e al contempo teme un sentimento che lo ha reso debole.
Bello, da sotto tutti i punti di vista, con un
grande insegnamento che non sempre è facile carpire. Molte volte non siamo noi
ad essere sbagliati, ma quelli che soffrono della sindrome del piedistallo che
si sentono al di sopra di tutto. E quelle insicurezze che trasmettono sono solo
un modo per renderci deboli.
È mia abitudine dire grazie, non è scontato, ma
io lo dico a un’autrice come Elizabeth Rose che lascia un pezzo della sua anima in
ogni suo scritto. Stra consiglio questo romanzo e spero ce ne siano altri scritti
da lei su questo genere, perché lasciatelo dire El hai la capacita di far fare
un salto nel passato a chi vive in un epoca dove, ahimè, molti valori sono
andati persi
A presto
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