17 luglio 2024

RECENSIONE - "Quel che deve succedere succederà" - di Patrizia De Angelis




Titolo: Quel che deve succedere succederà

Autrice: Patrizia De Angelis

Genere: Grumpy x sunshine, Rich x poor, Small town, Forced proximity

Tipologia: Autoconclusivo

Uscita: 10 Luglio 2024

Prezzo ebook: Promo a 0,99 poi 2,69 euro su Amazon.it

Casa Editrice: Blueberry Edizioni




Ava è una donna abitudinaria, serena nella sua zona di comfort: ha un lavoro fisso come

traduttrice, una famiglia solida alle spalle, un compagno stabile e una bella casa a Edimburgo.

A scombussolarle la quotidianità giunge il testamento di una nobile prozia. Seppur poco

convinta, Ava accetta il lascito e si ritrova all’improvviso proprietaria di un appezzamento di terreno, coltivato a luppolo, e di un cottage, entrambi situati a nord della Scozia.

Giunta sul posto, si accorge presto che nulla è come sembra: la tenuta è in stato di abbandono e ci sono delle questioni burocratiche che complicano la situazione.

Avrà soltanto una manciata di giorni per decidere se rinunciare all’eredità e tornare sui propri rassicuranti passi o se mettere in discussione le sue abitudini e certezze per affrontare qualcosa di nuovo e coinvolgente.

Quanto inciderà nella sua scelta la presenza di quello che sembra essere soltanto un

burbero bracciante?



Ava McDermoth lavora come traduttrice a Edimburgo. È una donna tollerante (perdona anche le mancanze del fidanzato Ethan) e la sua vita procede tranquilla, finché non eredita un appezzamento di terreno coltivato a luppolo con annesso il cottage adiacente a Ballater, poco distante da Edimburgo, lasciatole da una prozia che neanche conosce. Intenzionata a vendere la tenuta, è costretta a scontrarsi con la realtà dei fatti: in fondo alla tenuta c’è una casetta malmessa di proprietà di Nigel Cowan, un giovane uomo imponente, orgoglioso e che, cosa peggiore di tutte, non vuole vendere la sua parte. Rude e inavvicinabile, Nigel dapprima fa paura a un’Ava abituata a vivere sottomessa e passiva, ma si rivela un uomo che ha sofferto moltissimo a causa della sua ex e soprattutto un padre tenerissimo e protettivo con la figlia Isla di tre mesi di cui la madre non si interessa. Ava decide di aiutare l’uomo che versa in condizioni disagiate in cambio della sua esperienza per rimettere in sesto la produzione del podere.

Belli i protagonisti che, inevitabilmente, vivendo a stretto contatto sentono scattare qualcosa l’uno verso l’altra, ma entrambi ostacolano questo sentimento, Ava perché si sente “inadeguata e incapace di vivere i sentimenti nel modo giusto” e Nigel perché teme le conseguenze di ciò che la ragazza gli fa provare. Ciononostante fra i due c’è complicità anche se nessuno dei due è pronto per una relazione: entrambi hanno fatto le spese di una fiducia tradita e entrambi sanno quanto sia difficile uscirne. Ava e Nigel si completano: “erano entrambi un connubio di forze e debolezze che trovano equilibrio soltanto stando vicini e sostenendosi a vicenda”.

Interessante, per me, un tema presente nel romanzo: la paternità. Quella di Nigel è una paternità che oltrepassa la sola condizione del significato di “padre” in senso biologico: la paternità di Nigel è una paternità attiva, accudisce la figlia come una madre e la protegge a costo anche di se stesso come il padre che è. È una figura di padre tenera, nonostante lui si mostri ruvido e inattaccabile a protezione di un nido che manca della figura materna. Quello della paternità mi porta anche a parlare del tema della famiglia, una famiglia bizzarra quella che si forma per forza di cose all’inizio, ma già colma d’amore perché fa tesoro di famiglie solide alle spalle: quella di Ava che la sostiene in ogni decisione e quella di Nigel pronta a soffrire e a gioire insieme, non appena lui abbasserà la guardia.

Ambientazione godibile attraverso le descrizioni legate alle sensazioni dei personaggi che ti immerge piacevolmente nella “versione tascabile ed elfica di Edimburgo (…) con altezze e materiali e dimensione rurale”.







 

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