Titolo: Rosa di tenebra
Autrice: Peony Wentworth
Genere: Regency, soft dark
Editore: Self
Data di pubblicazione: 1 Giugno 2024
“Sono diventata una sgualdrina, ora.”
“Sì Rose, ora lo sei. Ma soltanto mia. La mia sgualdrina, e di nessun altro.”
Yorkshire, 1842
Il Duca Karl Edward Fitzroy di Darkenton Manor è un uomo oscuro e imponente, tormentato da lutti familiari e dalla devastante esperienza della guerra che due anni prima gli ha procurato cicatrici nel volto e nell’anima.
Rose Maher è una giovane ricamatrice immigrata irlandese, bellissima ma anche istruita e appassionata di letteratura, dal carattere fiero e orgoglioso che finisce per lavorare come sguattera nel castello di lui, attirando su di sé l’oscura passione del lord che la sottomette con il ricatto. Lei giura a se stessa di concedergli il suo corpo ma mai la sua mente e il suo cuore. Fiera e determinata, riesce a realizzarsi ottenendo un prestigioso impiego come redattrice nella pagina culturale di un importante giornale di Londra. Contemporaneamente, il Duca deve trovare una moglie di rango per il casato, combattendo contro i suoi devastanti demoni interiori e l’oscura passione per la bionda dagli occhi viola che non smette di ossessionarlo con la sua purezza e il suo coraggio.
Mentre l’incandescente incontro dei corpi diventa sempre di più incontro di anime, la loro storia si intreccia a quella di altre due giovani coppie alla scoperta della passione e di due coppie mature che vedranno il loro legame risorgere dal lacerante dolore della separazione e dal gelo di un matrimonio di convenienza.
Fino a che un terribile evento non sconvolgerà le vite del Duca e di Rose, cambiando per sempre il corso del destino.
Ci sarà mai un domani per questa passione proibita e oscura, come una rosa nelle tenebre?
Una lettura dedicata alle amanti del romance storico con sfumature soft dark, perfetta in estate quando sole e mare risvegliano i sensi oppure nelle serate d’inverno sotto il piumone, sorseggiando un the caldo con il suono del temporale in sottofondo.
Romanzo autoconclusivo.
Amici lettoræ, oggi desidero parlarvi di un bellissimo historical romance, scritto da Peony Wentworth.
Ci ritroviamo immersi nell’epoca più letta negli ultimi anni: l’affascinante e intrigante XIX secolo, che in tanti amano per svariate ragioni.
Sin dalle prime pagine, ho subito apprezzato la protagonista, Rose Maher, una ragazza dalla rara bellezza e dalla personalità dolce ma decisa. Rose mi è piaciuta parecchio perché, sebbene si trovi in una realtà in cui le donne faticavano a emergere ed erano costrette a sottostare a fin troppe regole, Rosa sa farsi valere.
Altra impressione, invece, l’ho avuta del duca Karl Edward Fitzroy, che si è subito rivelato per quello che è: un uomo prepotente e scontroso. Un animo buio che riflette la propria oscurità anche nelle azioni.
Quella che però si scatena tra Rose e il duca è una passione carnale bruciante che, all’inizio, non ho apprezzato granché a causa dei modi irruenti adottati da lui. Poi però, pian piano, le cose cominciano a evolversi e la penna dell’autrice ci porta con sé in un viaggio in cui la crescita graduale dei personaggi cambia radicalmente anche la percezione del lettore.
Lo stile dell’autrice è incalzante nel raccontare gli avvenimenti, anche se ho trovato l’intera storia ricca di aggettivi: ogni singola parola ne ha uno e questo appesantisce un po’ la lettura.
Tuttavia, il suo modo di presentare scenari, personaggi e situazioni è abbastanza vivido e ricco di dettagli, necessari al lettore affinché possa avere una chiara visione di ciò che accade, in accordo con la personalità con cui Peony ha delineato i suoi protagonisti. Non vi sono contraddizioni o situazioni poco chiare, anzi, l’autrice ha dimostrato una certa abilità e credibilità nel delineare condizioni di natura psicologica anche complesse.
Il romanzo mi è piaciuto molto e, in egual modo, ho amato anche il linguaggio forbito adottato dall’autrice, perfettamente adatto all’epoca presentata e conforme a ciò che ci si aspetta da un historical romance.
Se consiglio questo libro? Assolutamente sì, soprattutto perché il susseguirsi di eventi vi terranno incollati alle pagine fino all’epilogo.
Alla prossima!
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