27 luglio 2024

RECENSIONE - 𝐒𝐲𝐫𝐢𝐮𝐬' 𝐆𝐢𝐟𝐭 - di Priscilla Potter




Titolo: 𝐒𝐲𝐫𝐢𝐮𝐬' 𝐆𝐢𝐟𝐭

Autore: Priscilla Potter

Serie: 𝘊𝘩𝘪𝘤𝘢𝘨𝘰 𝘔𝘪𝘯𝘰𝘵𝘢𝘶𝘳𝘴 𝘉𝘢𝘴𝘬𝘦𝘵 𝘝𝘰𝘭. 3

Genere: Sport Romance, Romantic Comedy, Fake Dating, Opposites Attract, Secret

Relationship, Sister's Friend

Editore: Self Published

Illustratore: Ella Kintsugi

Pagine: 369

Disponibile: Formato Kindle, paperback e hardcover

Autoconclusivo.

Chicago.
Albert Syrius è una stella dell’NBA. Norvegese di nascita, si è trasferito negli Usa con la famiglia. È un ragazzo speciale, con una dote segreta.

Sulla sua strada incontra Elettra, studentessa universitaria, cameriera per necessità, spiritosa, nerd e gattara.

Tra amici, sorelle, fratelli, ex, un campionato da vincere e complicazioni di ogni genere, Albert ed Elettra si ritrovano vincolati da una promessa…

Il libro è il terzo della serie Chicago Minotaurs, 4 romanzi stand alone e autoconclusivi ed è così composta:
1 Polaris' Princess di Ella Kintsugi
2 Arcturus' Chance di Claudia Bacci
3 Syrius' Gift di Priscilla Potter
4 Antares' Faith di Tina Fancy

Bentrovate, anime belle, vi parlo oggi di un romanzo che vale la pena di leggere, soprattutto dovrebbero farlo quelli della nuova generazione che hanno perso un po' per strada principi e valori che, a quanto pare, non contano più come un tempo.

Non mi aspettavo niente di diverso da Maria – alias Priscilla Potter– lei che con quei ragazzi condivide le giornate e, forse, capisce bene come si muove la società di oggi, incentrata sull’apparire, sul far per forza parte di un gruppo, anche a costo di calpestare i sentimenti altrui.

Albert ed Elettra, come il nome di una delle sei stelle delle pleiadi, brilla, sempre.

Quella che la leggenda vuole come una ninfa, incastonata nel firmamento splende per dare un riferimento ai naviganti.

E per Albert questo rappresenta, una stella che indica quella via, persa da un po’, perché la fama, il successo infine ti annullano, ti rendono schiavo di quel famoso apparire, di quel dissimulare i propri sentimenti per non venire mai meno a quell’immagine che si è dovuto costruire.

Albert e il suo cuore grande, quel senso di famiglia, di impotenza davanti alla malattia di una gemella.

Elettra e il suo sorriso, il suo essere nerd il suo buonumore che regala chi la sofferenza la vive ogni giorno, quel prendersi cura di gatti randagi, gli emarginati.

Mi è piaciuto e tanto questo romanzo, per me che non guardo la virgola o il punto, è stato un libro che ti fa vivere con gli occhi dei giovani le dinamiche della nostra società.

Ragazzi che temono il giudizio degli altri, che si nascondono, che vengono messi da parte per le loro scelte di vita. Giudicati, additati per quelli sbagliati.

Il libro di Maria è un connubio di amore, amicizia quella che va oltre le apparenze, famiglia, e tratta temi delicati resi leggeri dalle battute e pensieri dei due giovani protagonisti.

Si incrociano per caso, inscenano qualcosa al solo scopo di dare un sorriso a chi da troppo tempo vive il dolore.

Finzione che si trasforma in realtà, perché due cuori puri si riconoscono anche se si perdono, anche se le nubi quelle stelle le possono offuscare, ma non potranno mai spegnere la loro luce.

Complimenti a Maria, per avermi fatto emozionare e per aver regalato un po’ di quella quotidianità che vive con i ragazzi a noi, un modo per capire meglio cosa frulla nella testolina della nuova generazione che, probabilmente, ha solo perso la sua rotta di navigazione e sta cercando quella stella che torni a indicare la via.

A presto







 

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