Bentrovate, anime belle, vi parlo
oggi di un romanzo che vale la pena di leggere, soprattutto dovrebbero farlo
quelli della nuova generazione che hanno perso un po' per strada principi e valori
che, a quanto pare, non contano più come un tempo.
Non mi aspettavo niente di
diverso da Maria – alias Priscilla Potter– lei che con quei ragazzi condivide
le giornate e, forse, capisce bene come si muove la società di oggi, incentrata
sull’apparire, sul far per forza parte di un gruppo, anche a costo di
calpestare i sentimenti altrui.
Albert ed Elettra, come il nome
di una delle sei stelle delle pleiadi, brilla, sempre.
Quella che la leggenda vuole come
una ninfa, incastonata nel firmamento splende per dare un riferimento ai
naviganti.
E per Albert questo rappresenta,
una stella che indica quella via, persa da un po’, perché la fama, il successo
infine ti annullano, ti rendono schiavo di quel famoso apparire, di quel
dissimulare i propri sentimenti per non venire mai meno a quell’immagine che si
è dovuto costruire.
Albert e il suo cuore grande,
quel senso di famiglia, di impotenza davanti alla malattia di una gemella.
Elettra e il suo sorriso, il suo
essere nerd il suo buonumore che regala chi la sofferenza la vive ogni giorno,
quel prendersi cura di gatti randagi, gli emarginati.
Mi è piaciuto e tanto questo romanzo,
per me che non guardo la virgola o il punto, è stato un libro che ti fa vivere
con gli occhi dei giovani le dinamiche della nostra società.
Ragazzi che temono il giudizio degli
altri, che si nascondono, che vengono messi da parte per le loro scelte di
vita. Giudicati, additati per quelli sbagliati.
Il libro di Maria è un connubio
di amore, amicizia quella che va oltre le apparenze, famiglia, e tratta temi
delicati resi leggeri dalle battute e pensieri dei due giovani protagonisti.
Si incrociano per caso, inscenano
qualcosa al solo scopo di dare un sorriso a chi da troppo tempo vive il dolore.
Finzione che si trasforma in
realtà, perché due cuori puri si riconoscono anche se si perdono, anche se le
nubi quelle stelle le possono offuscare, ma non potranno mai spegnere la loro
luce.
Complimenti a Maria, per avermi
fatto emozionare e per aver regalato un po’ di quella quotidianità che vive con
i ragazzi a noi, un modo per capire meglio cosa frulla nella testolina della
nuova generazione che, probabilmente, ha solo perso la sua rotta di navigazione
e sta cercando quella stella che torni a indicare la via.
A presto
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