Galeotto fu quel bacio a cui seguì
una sberla –come poche– che diede inizio a un fantastico romanzo che porta la
firma di: Anna Zarlega.
Se avete intenzione di staccare
la spina da una giornata pesante o, semplicemente, volete allontanarvi da
pensieri che diventano alle volte troppo ingombranti, siete arrivati allo
spettacolo giusto.
Ma, attenzione, è severamente
vietato bere o mangiare qualcosa perché, fra gli effetti ecco "collaterali",
potreste incorrere nel soffocamento da… risate.
Si ha bisogno di questi romanzi,
signore, perché molte volte la nostra faccia diventa fin troppo rigida, e
quindi lasciarsi andare con il cosiddetto compagno libro non può far che bene.
Marcello e Diana insieme sono
scintille, un botta e risposta esilarante sullo sfondo di una Napoli che si
porta dietro le più belle tradizioni, compreso una famiglia ingombrante e un
padre che ha una mano simile a una bistecca.
La Zarlenga è divertimento assicurato,
e mentre leggi ti emozioni scoprendo un uomo che ha un ego smisurato, che
indossa una maschera perché è disposo a tutto pur di arrivare alle vette del
successo, anche a fingere amore verso il suo esatto opposto: Diana
Ma la finzione nasconde sempre un
fondo di verità, e le leggi della fisica parlano chiaro: gli opposti si
attraggono, sempre.
E allora il cuore e testa vanno in conflitto,
e se il primo si vuole abbondare, il secondo ti ricorda quanto hai aspettato la
tua opportunità, quanto sei rimasto da parte in attesa di un incontro che può
cambiare il futuro.
E allora oltre alle risate
subentra l’emozione, per Big M, per quella facciata da cattivo ragazzo che
nasconde solo un cuore grande e sensibile.
L’emozione per Diana, determinata
a raggiungere i suoi scopi, ma l’amore fa perdere la bussola e quel che sembra
giusto finisce per apparire non più così allettante.
Mi sono divertita e tanto, ho
letto il romanzo in una nottata perché non riuscivo a staccarmi dai due, da
quello che li circondava, dalla follia che si nasconde dietro alle persone di
spettacolo, vittime di chi crede che quella maschera la si indossa anche nella
vita privata. Prigionieri di quelle clausole che legano queste persone a doppio
filo al palco su cui si esibiscono.
Complimenti alla Zarlenga per
aver creato una storia e un personaggio, Marcello, che è davvero tanto, e che è
esploso fra le pagine, rigo per rigo, anche in quella canzone che ha scritto
per una donna che gli ha riportato alla mente i suoi sogni, quelli veri fatti
di cuore, di parole nate e create per chi si ama.
Un libro che vale la pena di
leggere per l’ironia, per i sentimenti e per la morale: tante volte le maschere
che indossiamo diventano così radicate che è difficile distinguere quello che
si è da quello che si vuol mostrare.
Ma, si sa, arriva sempre chi ci
mette davanti alla cruda realtà; dobbiamo essere bravi a capire se vale davvero
la pena continuare a fingere o , semplicemente decidere di lasciarla
andare, mostrando il nostro vero volto.
A presto
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