15 luglio 2024

Recensione: - Vostra Orcosità Lord Luther - di Ilas Colli

 





TITOLO: Vostra Orcosità Lord Luther

AUTORE: Ilas Colli

GENERE: Historical romance/victorian age

RILASCIO: 22 giugno




“È possibile innamorarsi di un Duca che a tratti si detesta?
Volerci parlare per ore anche se ogni argomento diventa motivo di discussione?
Si può amare e odiare lo stesso uomo?”

Miss Adeline Osmont lascia la sua amata Irlanda e giunge a Londra con il cuore pieno di speranze.
Ma al suo arrivo saranno tutte infrante da un orco dall'orribile carattere e dalla bellezza esagerata.
Lord Luther De Montfort sarebbe il Duca più ambito di Londra se non vivesse di eccessi che scatenano uno scandalo dopo l'altro.
La presenza di una fanciulla in casa sua è un problema e farà di tutto per mandarla via. Ma lei non ha un altro posto in cui stare…
Tra cene, balli e discussioni sempre più accese nascerà tra loro un desiderio incontrollabile.
Sbagliato.
Lui è un Duca e ha bisogno di un erede.
Lei è una dama ribelle.
Stare insieme è impossibile.
Sua Grazia, tuttavia, è abituato a prendersi ciò che vuole.
Purtroppo, qualcuno ci metterà lo zampino e creerà tra loro una distanza che sembra impossibile da dissipare.


Faccio una premessa non conoscevo l’autrice e, da quello che ho potuto constatare, questo è anche il primo romanzo storico che scrive Ilas.
Penso che alcune scrittrici sia particolarmente portate per un genere che, comunque, comporta delle grosse difficolta rispetto a un contemporary.

La Ilas non solo è stata bravissima, ha dato rilevanza anche a tutti quei particolari tipici della società del tempo, dettagli che comportano anche pregiudizi che volevano una donna simile a una marionetta nelle mani di un uomo.

Ma il romanzo non è solo questo, è Miss Adeline Osmont e un Duca spezzato: Lord Luther De Montfort.

È battaglia allo stato puro fra Adeline e Luther.

Un mulo e un asino, una ragazzina irlandese che non si tira indietro davanti a un duca brontolone, lo affronta, non retrocede, in un susseguirsi di botta e risposta che ti rimbalzano dall'uno all'altra in dialoghi che ti strappano il sorriso.

E c'è amore, perso ritrovato e di nuovo perso, c'è sofferenza perché, il destino, molte volte si accanisce su quello che ritiene probabilmente più adatti a sopportare determinate prove.

Fino più della metà del libro è stato un susseguirsi di emozioni che mi spingevano a saperne sempre di più.
Tuttavia, non discuto le scelte narrative dell'autrice, poi qualcosa non mi è piaciuto.

È ovviamente un mio parere, un mio modo di vedere e immaginare una storia in cui avrei voluto vedere altri risvolti, e di cui non posso parlare perché incorrerei nello spoiler.

Un romanzo che comunque cattura il lettore e lo trascina in un susseguirsi di litigi e riappacificazioni, portando le barriere che si sono issate a causa dei dolori che i due protagonisti hanno patito, a infrangersi.
Un libro per capire anche come vivevano le donne in quella società che, purtroppo dovevano scendere a compromessi per riuscire a vivere.
Un tempo legato sempre all'apparenza, che si rimetteva al giudizio del Ton, pieno di pregiudizi e pettegolezzi che, ahimè, per alcuni versi si sono protratti fino ai nostri tempi.

Lascio questa recensione con un mio pensiero personale che, credo, ben racchiuda bene l'essenza del romanzo:

Ci sono amori che fanno giri immensi, ma riescono sempre e comunque a ritrovarsi.

Faccio ancora i complimenti all’autrice per aver creato un libro che porta con sé il perfetto equilibrio fra risate e dolore, muovendosi con maestria in un’epoca in cui nulla era scontato.

A presto.



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