Trentenne newyorkese con evidenti problemi di socializzazione, Olivia si dibatte tra la sua feroce ipocondria e la farmacia in cui lavora.
Tra uno Xanax e un mojito, sembra filare tutto liscio, almeno fino a quando non compare lui: sorriso spavaldo e sguardo da canaglia. Il suo nuovo vicino di casa è un metro e novanta di arroganza e testosterone; casa sua è un via vai di femmine, via una sotto un’altra, ma ciò che davvero fa imbestialire Olivia è quella sua totale mancanza di rispetto per le più basilari norme igieniche. Quel tizio tiene in appartamento una gallina, ci rendiamo conto?
Fanatico praticante di sport estremi, Christopher si guadagna da vivere facendo l’influencer. Impulsivo e sprezzante del pericolo, affronta la vita di petto, prendendosi tutto ciò che vuole senza pensare alle conseguenze. E quella vicina nevrotica, che non perde occasione per lamentarsi di ogni cosa, è per lui una vera spina nel fianco.
Tra riunioni condominiali all’ultimo sangue e velenose battute sui social, è chiaro che i due non hanno nulla in comune, se non una forte antipatia reciproca.
Eppure, complice un battibecco su Instagram che diventa virale, si ritrovano imbarcati per un viaggio in Alaska. Premio finale: 500.000 dollari. Per contratto dovranno imparare a cooperare, loro due, soli, nella natura selvaggia.
Cosa potrà mai andare storto?
Prima di iniziare questa recensione mi sento di darvi
un consiglio: Non leggete il suddetto romanzo con qualsiasi forma di liquido o
solido nella vostra bocca. Rischiate il soffocamento.
Ebbene sì, anime belle, mi sono trovata a sputare l'acqua che stavo bevendo e,
la protagonista di questo romanzo, la cara Olivia avrebbe iniziato a
sterilizzare anche l’aria, indossando guanti e mascherina.
Angelica Romanin ritorna in una veste nuova rispetto al precedente romanzo e,
credetemi, vale la pena leggere Giochiamo al dottore?
Ma da dove inizio… Ah sì ecco:
C'era una volta, una gallina che si credeva un gallo, che di continuo disturbava il sonno della Principessa riccio che, con tanta grazia, ha pensato bene di lasciare un biglietto al proprietario, un tale principe Orso, dell'innocuo volatile.
Galeotto fu quel foglietto passato sotto la porta, perché inconsapevolmente
la dolce principessa ha dato il via a una guerra a colpi di… tutto.
Ma non finisce qui.
Il nostro principe
(che ha il cognome di noto serial killer), è talmente conosciuto che ha deciso
si scatenare i suoi cari sudditi (o follower) contro la principessa.
Lei orgogliosa, anche se ipocondriaca, non manca di
una lingua affilata come una spada e allora, inizino le danze a colpi di botta
e risposta sui social.
Risultato: il divertimento assicurato.
Fra viaggi in terre non proprio ospitali ma bellissime, gatti che si credono sindaci, falsi malanni, sbronze da Xanax e
baci rubati, il principe e la principessa vi trascineranno in una storia che la
sottoscritta ha letto in una notte, con grande disappunto del povero consorte che
è stato disturbato nel sonno.
Ma ogni favola ha la sua morale e sta noi lettori
carpirla fra le risate che i due protagonisti scateneranno.
I limiti, molte volte, sono imposti solo dalla nostra testa.
Niente ci vieta di essere come l'altro, sta tutto lì,
in quei neuroni che ci bloccano, che impongono: tu non ce la puoi fare.
La vita è strana perché poi basta un input per mettere
da parte tutto.
Esattamente com'è successo alla signorina Murphy e al signor Bundy, uno
l'opposto dell'altra.
Il giorno e la
notte, gli antipodi che insieme collidono, fanno scintille, ma che creano
equilibrio, perché alla fine i poli opposti si attraggono e uno compensa
l'altro.
Angelica è stata spettacolare in questo romanzo che consiglio.
Un libro ha la capacità di farti staccare il cervello
che impone quegli stupidi limiti, che si arrovella in pensieri e problemi che
vediamo insormontabili.
Per esperienza ho imparato a sorridere anche nei
momenti più bui, e lì ho trovato l’illuminazione: la vita, spesso e volentieri,
siamo noi a complicarcela quando, magari, abbiamo la soluzione ai nostri
problemi a un palmo dal naso. Ci serve una spinta, come lo è stato Christopher
per Olivia o il contrario.
Perché il riccio punge solo per difendersi, e l'orso
attacca l'uomo per marcare il territorio, ma sé lasciati liberi diventano
innocui.
La libertà è una cosa che non riguarda solo le azioni,
ma anche e soprattutto i pensieri.
Le convenzioni, i pregiudizi, le abbattiamo solo se
vogliamo.
Chris e Livy ci insegnano ad assaporare la vita sotto diversi punti di vista,
in uno scambio di battute che diviene una partita di Ping-pong che ti diverte e
affascina insieme.
Un libro di cui senti la mancanza dei suoi
protagonisti una volta chiuso e ridi ancora per un po', anche quando arrivi
alla parola epilogo, ripensando a quante ne hanno combinate a come ti hanno
tenuto compagnia.
Un romanzo è un amico e, non volendo, diventa quella
chiave per aprire una porta che ti allontana da tutto e tutti.
Tu sei lì con loro, poi se vuoi impersonare un animale,
uno sciamano o l’amica che si ingozza sul divano, be' sta sempre a noi la
scelta.
Complimenti Angelica, il grazie è d'obbligo per avermi regalato la
spensieratezza che, tante volte, si cerca dopo una brutta giornata.
A presto
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