30 ottobre 2024

RECENSIONE - Segreti, cupcakes e altri problemi(P.S. Agency Vol. 3) - di Isabella Vinci

 




Titolo: Segreti, cupcakes e altri problemi

 Autore: Isabella Vinci

 Editore: More Stories

 Genere: Contemporary romance 

Trope: Slowburn,  Grumpysunshine, Single dad  Opposite attracts, Office Romance

Serie: P.S. Agency volume 3

Data di pubblicazione: 12/10/2024

Formato: Ebook € 2,99 copertina flessibile €12,99

Quando un hacker pentito e una bodyguard granitica sono costretti a collaborare non possono che essere scintille.
Emery Blackborne, ex marine e attuale capo della sicurezza della P.S. Agency, non è certo il tipo di donna che si lascia intimorire, men che meno da uno come Steven Pembroke ♥
Milionario, genio dei computer e con un passato che sarebbe meglio non indagare troppo, Steven è anche dotato di un’incredibile faccia da schiaffi. Schiaffi che Emery gli darebbe molto volentieri.
Fin dal loro primo incontro, infatti, Steven ha la capacità di metterla a disagio, e le sue battutine non fanno che irritarla. Perciò, la cosa migliore per lei sarebbe evitarlo come la peste. Peccato che lui non sia affatto d'accordo. 
E quando la sicurezza della sua adorata figlioletta Ollie viene minacciata da un'organizzazione segreta, sarà disposto a fare qualsiasi cosa – legale o illegale – pur di convincere Emery ad accettare l'incarico di proteggerla.

Tra appostamenti, microspie, battibecchi pungenti e una tensione così elettrica da poter alimentare un'intera città, i due si ritroveranno coinvolti in un'avventura che li porterà a scoprire che la vera sfida non è sconfiggere i cattivi ma abbattere i muri che hanno costruito intorno ai loro cuori. 

Riuscirà Steven a dimostrare di essere non solo un mago del codice, ma anche l'uomo giusto per quella donna eccezionale di cui si sta innamorando?

 Ed Emery potrà a lasciarsi alle spalle quel passato che le ha rovinato la vita e tolto la fiducia nell’umanità? Una cosa è certa: quando il cuore è in gioco, nessuno può dirsi al sicuro.


Ritorna P.S. Agency, un’agenzia tutta al femminile che già nei precedenti volumi mi ha regalato tante emozioni.

Questa volta a fare da protagonista, a terzo volume della serie, troviamo Emery Blackborne.

Io però, la considero più una guerriera, che di certo non pensava di trovarsi a fare da guardia del corpo a quell’elemento che abbiamo conosciuto nel primo libro: Steven Pembroke.

Emery e Steven sono agli antipodi, due caratteri diametralmente opposti.

Seria e riservata la prima l’esatto opposto lui.

Ma qualcosa le unirà, qualcosa di inaspettato per la principessa guerriera, -sopranominata cupcakes-: Ollie, una bambina che regala sorrisi e sogni da vivere a occhi aperti.

La Vinci sa come catturare l’attenzione del lettore, in quelle trame semplice e intricate al contempo, che sfumano al suspence, fattori questi che ti portano a leggere il romanzo in niente.

È la terza protagonista facente parte di questa agenzia che conosco.

Emery si è ritagliata un posto speciale però, per quel passato che l’ha segnata, per quelle cicatrici non visibili, ma che sussistono nonostante il tempo, e per quella forza che la rende unica, perché in molte si sarebbero piegate davanti a ciò che lei ha dovuto sopportare.

Ho adorato Steven, scanzonato, ironico, che nasconde tutto dietro un sorriso.

Un uomo disposto a tutto pur di proteggere chi ama.

Non sono mancati quei teatrini, fra i due, che mi hanno fatto ridere, perché davvero sopportare un soggetto come Steven metterebbe a dura prova anche un Santo.

La penna dell’autrice è accurata, bilanciata, e mai volgare.

Una serie di colpi di scena ti tengono legate alla lettura, mai monotona, sempre dinamica e poi il contorno…

Gli amici quelli che non abbandonano mai i protagonisti, quelli che diventano famiglia per chi non ne ha mai avuta una.

L’autrice fa intravedere i personaggi che potrebbero fare da protagonisti nei prossimi libri della serie.

 E io, ancora una volta, confermo: non vedo l’ora di leggere le altre emozionanti avventure di questa squadra.

Donna non vuol dire sempre danno, ma anche dono, di quello che colma il cuore di un uomo, non abituato a guardare all’amore come un sentimento che può legare due persone diverse, come il giorno e la notte.

Ma si sa sono proprio i poli opposti ad attrarsi.

Complimenti a Isabella e, in attesa del prossimo romanzo della serie, le cinque stelle sono meritatissime per un romanzo che consiglio davvero di leggere.

A presto



 







29 ottobre 2024

RECENSIONE - Delitto in casa Le Mezzelane - di Andrea Ansevini e Alessandra Piccinini




 

Rita Angelelli è stata assassinata. Il Sostituto procuratore, suo fan accanito, vuole far luce sulla morte della scrittrice, ma la capo editor Maria Grazia Beltrami e il famoso occultista Alister Crowley cosa hanno a che fare con l’atroce delitto?

di 
Alessandra Piccinini e Andrea Ansevini

Il 29 giugno 2019 Rita Angelelli, affermata scrittrice ed editrice, sparisce misteriosamente dalla spiaggia di Palombina, dopo uno spettacolo da lei stessa ideato. Il ritrovamento dei suoi oggetti personali e le scarpe insanguinate non lasciano spazio ai dubbi: Rita Angelelli è stata assassinata. I protagonisti dello spettacolo, che sono dodici autori della sua casa editrice, vengono interrogati a lungo dalle autorità inquirenti, e appaiono subito uno più strano dell’altro. Quasi tutti gli autori hanno scritto di morti misteriose, omicidi, occultismo. Il titolare del locale che, a causa di una prenotazione errata, poche ore prima aveva avuto uno scontro con alcuni dei protagonisti dello spettacolo, è un tipo violento e minaccioso. Il Sostituto Procuratore Marco Polo non si darà pace fino a che non troverà il colpevole, ma le indagini si riveleranno tutt’altro che semplici: Rita ha molti nemici e ogni autore ha un segreto da nascondere; il corpo e l’arma del delitto non si trovano; al cimitero di Tavernelle si verificano strani movimenti; una delle autrici presenti allo spettacolo si toglie la vita in circostanze misteriose. E forse lo stesso Sostituto Procuratore Polo, all’apparenza integerrimo, nasconde un segreto inconfessabile.

Ne sanno qualcosa Andrea Ansevini e Alessandra Piccinini, che proveranno a far luce sul misterioso omicidio.

Ne sa certamente qualcosa anche Roberto Ricci, il famoso autore di noir detto “il parrucchiere del brivido”, principale sospettato.

Ma che cosa c’entrano in tutto questo la capo editor Maria Grazia Beltrami e il famoso occultista Alister Crowley?



Ho avuto modo di immergermi, giorni fa, nel misterioso e bizzarro mondo di "Delitto in casa Le Mezzelane", un romanzo che intreccia abilmente suspense, intrighi e un pizzico di umorismo nero. Gli autori ci trascinano in una storia dove ogni personaggio sembra avere più scheletri nell'armadio di un cimitero gotico.

La trama si snoda attorno alla scomparsa di Rita Angelelli, scrittrice ed editrice di successo, che si volatilizza come un fantasma in una notte nebbiosa. Il Sostituto Procuratore Marco Polo, con un nome che grida avventura, si lancia in un'indagine, dove ogni autore della casa editrice diventa un sospetto. Non c'è da stupirsi se il lettore inizia a sospettare persino dell'ombra sul muro. 

I sospetti di un presunto omicidio e occultazione di cadavere cadono su Roberto Ricci, "il parrucchiere del brivido", che con un soprannome del genere potrebbe anche essere un supereroe segreto o un villain.

Il libro è un carosello di colpi di scena, con un finale che è un vero e proprio "mic drop" che mi ha strappato più di un sorriso. Si legge molto velocemente e ti lascia quel senso di soddisfazione che solo una lettura leggera può dare.

"Delitto in casa Le Mezzelane" è un viaggio in una montagna russa di emozioni, dove ogni capitolo ti porta più in alto fino a lasciarti cadere in picchiata nel capitolo successivo. Un libro che non teme di giocare con le aspettative del lettore, e che dimostra come Ansevini e Piccinini siano maestri nel tessere una narrazione che è tanto intricata quanto divertente.

Se amate i gialli con un tocco di eccentricità, questo è il libro che fa per voi. 

Buona lettura!




RECENSIONE - Il Risveglio (Le Nebbie del Dìog Vol. 1) - di Arianna Colomba






Alcuni ricordi dovrebbero restare perduti… e certi amori non dovrebbero mai essere risvegliati.

Doolway doveva essere un rifugio, un luogo dove Sara e sua madre avrebbero finalmente ritrovato la pace dopo anni di sofferenza. Ma la quiete del piccolo villaggio nasconde segreti che sfidano ogni logica.

Quando Sara incontra Chris, il tipico bello e tenebroso, l’attrazione tra loro è immediata e travolgente, ma segnata da un’ombra che minaccia di distruggerli entrambi. Tutto ciò che Sara credeva di sapere si sgretola all’istante, perché Chris conosce cose che leistessa ha dimenticato, dettagli che riaffiorano come frammenti di un incubo. Ogni suo sguardo sembra volerle dire qualcosa di più, mentre i Sussurri, creature fatte di cenere e polvere, la perseguitano reclamando un ricordo che le sfugge.

Chi sono i Guardiani e quale legame hanno con lei e Chris? Perché ogni strada sembra condurla al Dìog, un luogo dimenticato dove i ricordi perduti si accumulano come nebbia tra le montagne?

Divisa tra il richiamo di un amore proibito e la paura di risvegliare verità pericolose, Sara dovrà lottare per non lasciarsi travolgere da un passato che minaccia di inghiottirla. Scoprirà che anche i sentimenti più puri possono celare i più oscuri dei misteri… e che la linea tra amore e sacrificio è più sottile di quanto avrebbe mai immaginato.

Che cosa succede se il destino che temi fosse l’unica chiave in grado di salvarti?


TRIGGER WARNING:
Linguaggio esplicito, scene di violenza fisica e psicologica, scene spicy non adatte a un pubblico sensibile e/o di minori.



Il risveglio e il primo volume, autoconclusivo, della serie Le nebbie di Dìog. Un urban fantasy ma i tratti di suspance sono ben evidenti. Narra le vicende della giovane Sara costretta a trasferirsi Doolway per lasciarsi dietro un passato fatto di troppo dolore e sangue. Lo stesso che la ragazza vive nei suoi incubi, da cui non riesce a liberarsi nemmeno quando la quiete di quella casa che racchiude i suoi ricordi d’infanzia l’avvolge. Sara a stento si riconosce a stento riconosce quella madre Donna, che non ricorda più nemmeno a cosa è allergica la figlia. L’incontro con il bad boy della storia aumenta a dismisura i misteri che avvolgono la cittadina di Doolway e i suoi abitanti. Chris fa di tutto per apparire il cattivo ragazzo, quello che risolve tutto con una battuta un sorriso di sghembo, quello che dice di non essere un cavaliere che protegge le belle principesse eppure è sempre lì, un’ombra a proteggere Sara, quella ragazzina che lo fa impazzire, quell’anima persa nel tempo…

Credo non si possa proseguire con una pseudo trama che potrebbe raccontare poco, pochissimo di questo romanzo dove le trame si intrecciano come fili del destino lo stesso che ti porta a chiedere se una vita basta a due anime per consumarsi per proteggersi e proteggere ciò che assume contorni non definiti fino a che non si arriva agli ultimi capitoli. Ne Il risveglio, niente è come sembra, nulla è realmente ciò che la mente percepisce. L’autrice è stata brava a disseminare briciole di indizi che tu lettore riesci a mettere insieme solo a libro concluso, perché è tutto avvolto dalla nebbia la stessa di Dìog quella che fa oscillare fra sentimenti di paura, gioia o dolore e ansia tanta perché il linguaggio della autrice è cosi ben articolato, in terza persona, da trasmetterti ciò che vivono i protagonisti e anche le comparse, perché Il risveglio non è solo di Sara e Chris il Risveglio appartiene a tutti quelli che interagiscono con i protagonisti, ogni elemento è fondamentale per incastrarsi nel puzzle che porta, solo alla fine della storia, alla visione completa di quello che è stato e di cosa ci aspetterà nei prossimi volumi. Ho apprezzato l’utilizzo di alcuni fattori appartenenti a varie leggende popolari, anche se l’autrice è stata in gamba a modificarne il vero significato adattandolo alla trama. Ho adorato Chris, la sua strafottenza, quel modo di nascondere i suoi sentimenti dietro una battuta, il botta e risposta fra i due, quella complicità che li ha visti legati dal primo sguardo, ma anche per questo c’è un motivo valido, che puoi solo intuire perché tutto diventa conferma quando le carte vengono scoperte e i tesori ritrovati dopo la loro ricerche.

Complimenti alla Colomba e le cinque piume sono meritate, in attesa del secondo volume della serie

A presto

 



 



28 ottobre 2024

Review Party - Fin dal primo istante - (Serie Beckett - Vol.3) - di Joanne Wood


 

       TITOLO: Fin dal primo istante

 GENERE: Romance storico - Regency Era

 TROPE: Regency Romance, Family Romance, He falls first, Second chance, Slow Burn, Romantic,

 SERIE: Serie Beckett, Vol.III

 AUTOCONCLUSIVO

Londra 1816.  

Benjamin Beckett è un inguaribile romantico, disperatamente alla ricerca del vero amore, ma questo sembra non arrivare mai e, nel frattempo, senza volerlo, rischia di rimanere incastrato in un fidanzamento privo di felicità.

Le cose cambieranno all’improvviso quando si imbatte nella bellissima Alice Paveril. Non sa chi sia, né cosa gli nasconda, ma sa che è tutto quello che ha sempre desiderato ed è deciso a conquistarlo.                                       

Eppure, il passato di Alice è oscuro e dopo anni è pronto a tornare a galla.

Riuscirà il vero amore a essere più forte delle difficoltà che presente e passato porranno sulla loro strada?


Ritorniamo alla Londra del 1800, con un’autrice che ho apprezzato fin dalla prima volta che ho letto.

Non è mai semplice scrivere uno storico. Dietro c’è tanto studio, una cura dei particolari che non tutti sono in grado di trasmettere.

Joanne Wood è una di quelle scrittrici che è particolarmente portata per questo genere. Sa come muoversi, destreggiarsi in un’epoca che non era fatta solo di pizzi e merletti, non di balli e corteggiamenti che potevano rendere felice una ragazza del ton.

Joanne ci riporta alla famiglia Beckett, ci fa conoscere un nuovo personaggio: il sensibile e romantico Benjamin.

Lui che vuole un’unione fatta d’amore, che porta il peso della famiglia, che sogna quel sentimento che unisce due persone non solo per contratto, per soldi e terre che diventano aride senza amore. Quello che incontra in due occhi che gli fanno battere il cuore, in quella donna che riconosce come la sua metà perfetta.

Un gioco di sguardi, un sorriso, la gentilezza di una fanciulla –Alice – che si porta dietro un grande fardello.

Le tematiche trattate in questo romanzo, non sono le classiche che trovi negli storici.

Parlano del lato più oscuro del ton, di una società fatta di pregiudizi, di donne che potevano considerarsi feccia se rovinate.

Joanne è stata di una delicatezza esemplare nella descrizione di quelle scene che mi hanno commosso profondamente.

Nella costruzione di una storia che vede un uomo buono e una donna rotta perdersi e ritrovarsi anche se nella stessa casa.

Una penna sensibile, attenta a ogni dettaglio, che sia un ballo o la vita di tutti i giorni l’autrice ha fatto sognare ed emozionare in questo storico.

E quando chiudi un romanzo, sperando di leggere presto il nuovo personaggio di questa bellissima famiglia, vuol dire che la scrittrice ha fatto centro.

Che non è di meno di quelle navigate in questo genere, ed è coraggiosa, perché farsi largo in un mondo dove nomi noti scrivono gli storici non è semplice.

Le cinque stelle sono davvero meritate, per una storia che ti prende dall’inizio alla fine, per Benjamin, impacciato e puro di cuore, per Alice, bella e distrutta e per quella famiglia che è sempre a un passo da un fratello o una sorella in difficoltà.

Sapete ormai che non faccio le classiche recensioni, scrivo di pancia, a caldo, quello che mi lascia un libro.

 E, questo, mi ha dato tanto in quel tema attuale e oggi trattato, ma nascosto in un’altra epoca.

Non dico di più perché merita di essere letto e rinnovo i complimenti a Joanne con la preghiera di non farci aspettare troppo per il prossimo romanzo.

A presto 






25 ottobre 2024

RECENSIONE - La Casa sulla Scogliera - di Riley Sager

 



Gli omicidi della famiglia Hope sconvolsero la costa del Maine in una notte del 1929. Sebbene la maggior parte delle persone ritenesse responsabile la diciassettenne Lenora Hope, la polizia non è mai riuscita a dimostrarlo. A parte la sua smentita dopo gli omicidi, non ne ha mai più parlato pubblicamente, né è mai più uscita da Hope’s End, la casa sulla scogliera dove avvenne il massacro. È il 1983 e l’assistente domiciliare Kit McDeere arriva alla villa per occuparsi di Lenora, sulla settantina e costretta su una sedia a rotelle. Negli anni, è diventata muta in seguito a una serie di ictus e può comunicare solo attraverso una vecchia macchina da scrivere. Una notte, le fa una proposta: raccontarle ciò che è successo veramente. Mentre Kit l’aiuta a scrivere gli eventi che hanno portato al massacro della sua famiglia, diventa chiaro che c’è molto di più di quanto si sia mai scoperto. Quando vengono alla luce nuovi dettagli sulla precedente infermiera, Kit inizia a sospettare che Lenora non stia dicendo tutta la verità e che la donna, apparentemente innocua, possa essere molto più pericolosa di quanto pensasse.


Devo essere sincera ho sempre seguito le uscite di Riley Sager con la promessa che prima o poi avrei letto qualcosa di suo, proprio per tutti gli elogi fatti per la sua maestria nel tessere trame intricate e personaggi ambigui. Beh finalmente ho potuto con "La casa sulla scogliera" trovare e provare tutto questo. Essendo il primo libro che leggo non posso fare paragoni con gli altri, ma di una cosa sono sicura che prima o poi recupererò quelli passati.

 La storia è ambientata in una dimora isolata sulla costa, dove l'atmosfera si fa cupa e sospesa e dove il passato incombe minaccioso sul presente.

 Ho notato che in questo romanzo, l'elemento investigativo passa in secondo piano, lasciando spazio a un'analisi profonda dei personaggi. Kit, la protagonista, non è solo una semplice osservatrice, ma un'ingranaggio fondamentale della macchina narrativa.
Tutti i personaggi sono ben costruiti e sfaccettati. Lenora Hope, in particolare, è un personaggio affascinante e ambiguo, che mi ha lasciato con più domande che risposte. Anche i personaggi secondari, come Archie e la signora Baker, hanno un ruolo fondamentale nel dipanarsi della trama e nel rivelare i segreti nascosti della casa.

 La casa isolata, le tempeste in mare, i segreti nascosti: ogni elemento contribuisce a creare un'atmosfera di inquietudine che accompagna noi lettori fino all'ultima pagina. 
I colpi di scena, ben dosati e inaspettati, mantengono alta la tensione e mi hanno costretto a rivalutare continuamente le ipotesi che avevo costruito nella mente.

Un finale sorprendente che lascia il segno, quello di "La casa sulla scogliera". 
Mi ha costretto a rivedere l'intera storia sotto una nuova luce. Sager è riuscito a sciogliere tutti i nodi della trama in modo coerente e soddisfacente, lasciandomi però allo stesso tempo con una sensazione di inquietudine e di incompletezza, leggendolo capiterete anche voi a cosa mi riferisco.

I complimenti non vanno solo all'autore ma anche a chi ha tradotto che non ha tolto nulla del clima cupo che si voleva dare all'intera storia.
Se amate i romanzi di Riley Sager e siete amanti dei thriller psicologici non potete perdervi questo nuovo capitolo della sua produzione che a me è piaciuto moltissimo.

Alla Prossima!









REVIEW PARTY - Light & Shadow Vol.2 - di Melissa Spadoni

 



LIGHT and SHADOW Vol. II
di
Melissa Spadoni

Genere: Fantasy contemporaneo.
Trope: Age gap – Love Triangle – Opposite Attract – Secret and lies – Urban paranormal – Enemies to Lovers – New Adult- POV- paranormal romance
Volume: Secondo di una dilogia
Data di pubblicazione: 2/10
Formati: ebook e cartaceo
Prezzo ebook: €0,99 (prezzo lancio) – €2,99 (prezzo definitivo)
Prezzo cartaceo: da definire Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited
  
TRAMA

 
Una faida senza tempo si avvia alla sua conclusione.
Luce e Tenebre si scontreranno nelle vesti degli Aurelius e Orpheus e, la piccola Eva, si troverà in bilico tra i due mondi e tra loro: Liam e Viktor.
Uomini potenti, pericolosi e bellissimi che si contenderanno la sua attenzione e il suo cuore.
Le alleanze si confonderanno e i segreti verranno infine svelati.
Il piccolo raggio di sole sarà così forte da riuscire ad accettare quella verità che ha tanto cercato?
Quale strada sceglierà di perseguire?
E chi fra i due rimarrà al suo fianco?
Siamo, finalmente giunti, alle battute finali di una guerra nata agli albori della storia e consumatasi nel tempo.
Aurelius o Orpheus, Liam o Viktor, Eva sarà l’ago della bilancia che decreterà l’epilogo di questa vicenda.
E tu con quale team deciderai di schierarti?








Oggi voglio parlarvi del secondo volume della saga paranormal romance, scritta da Melissa Spadoni.

Chi mi conosce sa che questo è uno dei miei generi preferiti, ma ho apprezzato in particolar modo questa storia e l’ho amata dall’inizio alla fine, personaggi inclusi, per il ritmo incalzante e la trama coinvolgente.

Quello scritto dall’autrice è un romanzo che, quando si inizia, si ha difficoltà a smettere di leggere. E in questo secondo volume, abbiamo finalmente ripreso tutte le dinamiche lasciate nel primo – non vedevo l’ora di scoprire cosa fosse accaduto di lì in poi.

Nel primo volume avevo palesato il mio amore per Liam e il mio apprezzamento per alcune sfumature del suo carattere. La sua personalità non rispecchiava affatto quella del cattivo ragazzo con dozzine di scheletri nell’armadio. Tuttavia, qualcosa in questo secondo volume è cambiato, ma non posso dirvi il perché per non spoilerare.

Così, via via, la figura di Liam è stata gradualmente oscurata dall’oscuro e affascinante Viktor, subentrato in questa nuova lettura come un fulmine che conquista la notte. E, a questo punto, posso dichiarare senza ombra di dubbio che lui è il mio indiscusso e insostituibile personaggio preferito. Anche se, a dirla tutta, ciascuno dei personaggi presenti nella storia ha una propria personalità ben delineata, e sono tutti dotati di specifiche peculiarità, studiate con ragguardevole attenzione ai dettagli. Di fatto, quello che ho apprezzato di più, oltre alla trama, è stato proprio questo: la caratterizzazione dei personaggi, che oserei definire impeccabile.

Faccio i miei complimenti all’autrice, la sua penna conquista, è penetrante e ti fa vivere le cose insieme ai protagonisti come se fossi lì, con loro. Il suo è un romanzo che avvolge e coinvolge. Anche se, nel corso della lettura, ho notato che la forma di molte frasi andava rivista, ma trattandosi di una copia Arc presumo che quella non sia la versione definitiva.

In ogni caso, consiglio questo romanzo a tutti gli amanti del genere, soprattutto a coloro che amano i triangoli amorosi. Vi assicuro che non riuscirete più a staccarvi dalla storia e le pagine scivoleranno via come acqua dalle dita.






24 ottobre 2024

Recensione: - Obscure Secret- di Esther W.

 






Titolo: Obscure Secret

Autore: Esther W.

Genere: Novella, romantasy autoconclusivo. 

Scrittura: Terza persona. 

Pagine cartaceo: 106

Trope: FriendsToLovers 

Da secoli una maledizione incombe sulla città di Nabel City.
Le anime erranti che sono state sepolte in modo inadeguato o che devono scontare le colpe di cui si sono macchiati, si manifestano nella notte di Halloween.
A Megan poco importa di quello che succede in quel giorno, lo passa rinchiusa in casa a guardare film horror, protetta da incantesimi potenti che lei stessa crea.
Gli abitanti sono ignari degli eventi che ogni anno si verificano, fino a quando, un mese prima della vigilia di tutti i Santi, alcuni bambini impazziscono e il migliore amico di Megan si trova a dover mutare tutte le notti in un lupo.

Secondo romanzo che leggo dell’autrice, e la mia opinione nei suoi confronti rimane tale.

Ci sono scrittrici nate per determinati generi.

Esther è una di quelle che ti fa vivere il fantasy sulla pelle.

Una storia differente dalla prima, ma emozionante in egual misura.

Una novella che viaggia fra streghe, magia bianca e nera, fantasmi e uomini che prendono sembianze di lupo al sorgere della notte.

Sopra tutto l’amore, quello fatto di un legame che va al di là della natura, un amore atavico, antico, come quelle regole dettate dalla magia che fanno parti di leggi stipulate nella notte dei tempi.

Ester mi ha accompagnato in un viaggio fatto di incanti sussurrati, di libri che appartengono alle famiglie di queste donne, che sacrificano sempre una parte di loro con la magia.

Avrei voluto leggere di più, perché centocinquanta pagine alle volte non bastano per farti uscire da un mondo in cui ci sei entrato con entrambi i piedi.

La storia d’amore che fa da contorno ed è fulcro di questo romanzo è di una dolcezza disarmante.

Bryan lo è stato, con il suo sguardo, con il senso di protezione, con quel sentimento che mette sopra la sua stessa persona.

Non si può dire di più perché andrei a intaccare una trama che nasconde molti colpi di scena.

Complimenti Ester, continua a incantarci con le tue storie che sanno di un mondo che molte di noi vorrebbe abbracciare.

A presto,





23 ottobre 2024

RECENSIONE - L'osmosi del Coc-co-dril-lo - di Malik Tariq Bashir

 



È il 31 luglio del 2010, un’afosa serata romana, e Renato Sfamanti, dopo aver chiuso definitivamente il suo negozio di giocattoli, si ritrova a camminare per le vie della capitale, in preda a rimorsi e rimpianti. È perso nei propri pensieri quando, arrivato alla Fontana di Trevi, assiste a un’aggressione: interviene immediatamente e riesce a soccorrere la vittima, l’anziano Ignazio Sperlì, ma non a fermare il colpevole. Sperlì, forse per lo shock o forse per l’età, pronuncia alcune frasi apparentemente senza senso, supplicando Renato di salvare i suoi piccoli dal terribile coc-co-dril-lo. Da questo momento, in Sfamanti si insinua un tarlo che, facendolo ondeggiare tra la realtà e i sogni, lo guida in un’indagine privata alla disperata ricerca di due bambini scomparsi nel nulla.





Oggi vi parlo di "L'osmosi del coccodrillo" , il nuovo romanzo di Malik Tariq Bashir. Un'avvincente storia di mistero e avventura, dove i confini tra realtà e immaginazione sono molto sottili.

Il protagonista, Renato Sfamanti, è un uomo che si trova nel momento più oscuro della sua vita, un punto di svolta dove le scelte passate si intrecciano con le possibilità future. Bashir dipinge Sfamanti come un sognatore perduto, un uomo che ha scelto un volo miope e scomposto, fuggendo ciecamente dai propri fantasmi senza una bussola che guidi il suo cammino. Dopo aver fallito nella sua ultima attività lavorativa, si ritrova, suo malgrado, a inseguire un mistero che lo porterà a confrontarsi con i propri demoni interiori e con le proprie paure più profonde. 
La narrazione si snoda attraverso una serie di eventi che sfidano Renato a guardare oltre le apparenze. Anche se sente il pericolo, la sua voglia di arrivare fino alla fine e scoprire la verità è forte, questo anche a discapito della propria incolumità.

Bashir ha uno stile molto particolare che, già avevo osservato nel romanzo "Il profumo dei Valgesi", utilizza una prosa evocativa e fantasiosa, con descrizioni che dipingono vividi quadri mentali e dialoghi che rivelano la complessità dei personaggi. 

Un libro che merita di essere letto per la sua capacità di toccare corde profonde e per la sua esplorazione audace delle sfumature dell'esistenza umana.

Alla Prossima!