Titolo: Dove batte ancora l’amore
Autore: Ilaria Merafina
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: slow burn, hate to love, Contemporary romance
Prezzo ebook: € 2.99 offerta prime 24h
poi 3.49
Prezzo cartaceo: € 15.90
Data pubblicazione: 12 aprile
Pagine: 500
Autoconclusivo
La burrascosa fine della sua relazione e
alcuni successivi esperimenti non andati a buon fine hanno portato Darlene
Sawyer, ragazza dalla personalità frizzante ed estroversa, a chiudersi a riccio
nei confronti dell'amore.
Decisa a concentrarsi sull'ultimo anno
alla prestigiosa università di Yale, un nuovo legame destinato solo a
complicarle la vita è proprio l'ultima cosa che desidera.
In balia di se stessa e di mille
incertezze, Darlene farà un inaspettato incontro con Ruel, avvenente avvocato
dai modi freddi e bruschi, un cupo ed eremitico individuo con il quale Darlene
si ritroverà, suo malgrado, a condividere un pesante segreto.
Sarò ripetitiva, ma nel momento in cui termino un
romanzo colmo di emozioni ho necessità di prendere quel fiato che le
parole del libro mi ha tolto. Racimolare idee e mettere in ordine quelle
emozioni che ti portano una mano sulla bocca per sopperire un
singhiozzo che non ti chiede il permesso per venir fuori. Leggere un romanzo O.D.E
è diventata una garanzia, è una di quelle CE che cura il dettaglio al
millesimo, ma se una casa editrice ritocca ogni piccolezza per rendere il tutto
un quadro perfetto, ciò che lo fa splendere è l'anima che l'autrice ci mette
dentro. Dove batte ancora l'amore è una scatola chiusa, nel
momento in cui viene aperta la ricchezza di sentimenti che contiene ti travolge
in una maniera tale che, arrivata a un punto in particolare del romanzo, mi
sono trovata a chiudere il Kindle per prendere fiato. E se Darlene mi ha
regalato il sorriso per il suo essere stramba, per il suo equilibrio da giraffa
zoppa, per quei buffi pigiami o intimo che riportano animali che sembrano più
mutazioni che veri e propri esseri a quattro zampe chi mi ha conquistato è
stato Ruel. Lui con i suoi meravigliosi occhi, con quella finta maschera atta
solo a difendere sé stesso e gli altri da quel demone che si porta dietro, con
quel peso sulle spalle che in solitudine lo schiaccia, quell'amore che diventa
negazione quando non vuoi fare soffrire chi ti sta a fianco. Ho l'abitudine di
trattare i personaggi dei romanzi come se fossero persone con cui mi
interfaccio realmente e la Merafina li ha resi vivi, con le loro paure, con
quell'ansia che li attanaglia per l'incertezza che il futuro presenta. L'autrice
ha tratteggiato una vicenda che assume quei contorni sempre più definiti,
chiari man mano che sfogli le pagine, con quel PoV in terza persona che sembra
poesia , con quelle parole che il cuore te lo stritolano, passi dal riso al
pianto come se niente fosse, una giostra di emozioni che ti porta a stretto
contatto con tutti gli elementi del romanzo, che non sono solo Ruel e Darlene, ma
anche gli amici , un fratello chiuso dietro un muro di apparente indifferenza,
quei genitori che appaiono come figure evanescenti, troppo presi dagli affari
più che dai sentimenti. Di proposito non accenno alla trama reale per evitare
spoiler, perché una parola in più significherebbe scoprire ciò che questo
meraviglioso romanzo nasconde. Ci sono autrici che quando scrivono pare abbiano
in mano un pennello, sapientemente lo intingono nei colori, e danno vita a un
quadro di una bellezza tale da catapultarti in quei paesaggi, accanto alle
figure che lo popolano. Usano tonalità così forti da farti sentire le emozioni
sulla pelle. Cinquecento pagine che non senti, perché il linguaggio usato è
così fluido e leggero che ti trovi alla fine del libro senza avvertire la
benché minima stanchezza o noia, e sul finale ti porti dietro quella frase
“L’amore era la forza di un cuore che
riprendeva a battere”,
che racchiude tutto il senso della storia.
Davanti a questo spettacolo le cinque piume sono solo indicative per attribuire
un voto a un romanzo che ne merita molte, molte di più.
A presto
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