10 giugno 2024

RECENSIONE: - "Benvenuti a Oak Cottage" - di Marina Galatioto

 



Titolo: Benvenuti a Oak Cottage

Autrice: Marina Galatioto

Genere: Romanzi storici e rosa



Gareth Evans abita da sempre a Copthorne dove gestisce una finanziaria. È abituato a dire di no quando un progetto gli sembra irrealizzabile. Ed è appunto no che dice a Ellie quando questa si presenta per chiedere un prestito con cui rimettere in sesto Oak Cottage.

Ellie però reagisce in modo inaspettato, tirandogli una scarpa e mettendolo in imbarazzo davanti a tutti. Da quel momento saranno uno contro l’altra in una corsa contro il tempo. Lei vuole salvare il cottage, lui è interessato soltanto a scoprire se i capelli rossi della ragazza sono davvero segno di passione… ovviamente tra le lenzuola.

Mentre Ellie, grazie a una nuova amicizia, impegna tutte le sue energie nel salvataggio del cottage organizzando una raccolta fondi, Gareth si dibatte fra bisogni, desideri, pregiudizi e preconcetti.

Chi avrà la meglio?
Riuscirà Ellie a salvare il cottage, realizzare i suoi sogni e forse anche a trovare l’amore?

Un romanzo ambientato nella campagna inglese, dove tutti i luoghi descritti sono reali, tutti tranne Oak Cottage.

Ellie e Gareth ti aspettano fra le pagine per un tuffo nel lussureggiante West Sussex dove se vuoi veramente qualcosa devi fare di tutto per conquistartela.



Bentrovate anime belle, devo essere sincera, mi aspettavo di più da questo romanzo avendo già letto l'autrice.

E, a mio dire, sarebbe stato molto più fluido se non avessi letto di continuo il pensiero ricorrente del personaggio maschile che si è protratto per tutto il testo.

Ma andiamo per ordine, la storia di per sé è molto carina.

Siamo davanti a una donna che con le unghie e con i denti cerca di realizzare il suo sogno, rimettere a nuovo quel cottage ereditato da suo padre.

Un modo per Ellie di ricominciare, abbandonare quella città piena di ricordi e di un fidanzato che non ha pensato due volte a tradirla.

I tradimenti non sono quelli fisici, ma soprattutto quelli ingegnati con l’intento di ledere qualcuno.

Ellie trova un nuovo motivo per andare avanti.

Rimettersi in gioco però comporta un ostacolo che si chiama Gareth.

Gareth e la sua ossessione per le donne, lui e quella clausola, quel modo disinibito di chiedere sempre la stessa cosa.

Un concetto ripetuto all'estremo e che - sempre a mio dire- ha penalizzato la storia che poteva dare molto.

L’ambientazione, la descrizione, quei lavori su una struttura a cui è legata una storia che sa di tempi passati, sarebbe stato (sempre a mio avviso) perfetto senza quel ripetere di continuo: devo portarmela a letto.

Non ho apprezzato questo modo di vedere una donna, uno strumento per soddisfare un piacere.

I sentimenti sono arrivati sul finale.

Ovviamente è una mia valutazione oggettiva del romanzo, infondo un libro può essere letto con occhi diversi, è quello che rimane che fa la differenza.

Con questo scritto senza dubbio è rimasta la determinazione di Ellie, ma in quanto a Gareth, beh mi ha lasciato solo l'immagine di un uomo che guarda in primis al piacere e poi ai sentimenti.






Nessun commento:

Posta un commento