29 giugno 2024

RECENSIONE: - "Tutta colpa di una mela" - di Susy Tomasiello




TITOLO: TUTTA COLPA DI UNA MELA

SERIE: FAVOLE REGENCY #2

AUTRICE: SUSY TOMASIELLO

CASA EDITRICE: WORDS EDIZIONI

GENERE: HISTORICAL ROMANCE

FORMATO: EBOOK AMAZON (IN OFFERTA LANCIO A 2,69)

Votata all’altruismo, lady Edith Brooks ha fatto della scuola per orfani di Arundel la propria missione di vita. 
Nonostante venga emarginata da quello stesso ton a cui appartiene per nascita, è fiera del proprio  operato e ha imparato a curare le proprie ferite grazie alla gioia che le infondono i suoi piccoli allievi e l’amicizia della cara lady Byrd, Duchessa di Arundel.

La vita di Edith, tuttavia, cambia all’improvviso alla morte del padre: la ragazza si trova priva di mezzi e in difficoltà e in suo soccorso arriva l’amico d’infanzia, il Conte di Burke. 

Il giovane le offre una soluzione: un matrimonio di facciata che possa calmare le acque e permettere a lei di conservare una posizione rispettabile e a lui di assolvere ai propri doveri familiari. 

Titubante, ma senza alternative, lady Brooks finisce con l’accettare la proposta dell’amico, nei cui confronti prova da sempre un sentimento di affetto sincero. 

Tuttavia, col passare del tempo, Edith inizia a rendersi conto che quella messinscena farà soffrire solo il suo cuore innamorato.

Eppure, l’atteggiamento di Lucas è ambiguo e non sempre chiaro. E quando entra in scena una perfida donna, le carte in tavola saranno presto svelate… per colpa di una mela.

Secondo romanzo della Tomasiello, siamo ad un’altra fiaba: Biancaneve.

Devo essere sincera, non è mai stata la mia principessa preferita, non la vedevo battagliera, ma fin troppo arrendevole.

 Bene se l'avessi conosciuta come l'ha presentata l'autrice, me ne sarei innamorata.

Il personaggio è ben noto per chi ha letto il primo volume della serie.

 Edith è quella amica su cui Jane ha fatto affidamento, quella lady poco convenzionale, che cura i bambini di un orfanotrofio come se fossero figli suoi.

Non è fisicamente una bellezza, non almeno per i canoni dell'epoca regency, ma con un cuore così grande da fare arrossire le dame dell’epoca.

Edith e il suo amico di sempre Luke, il compagno di giochi, quello con cui è cresciuta, e che non ci pensa un attimo a tirarla fuori dai guai.

Un matrimonio di apparenza per non farla criticare da quel bonton che per l'epoca era una sorta di giudice e che più volte l’aveva rilegata in un angolo.

Per Luke è dovere, per Edith un sogno che si realizza, perché lei quell'amico lo ha sempre amato.

E forse sarà che sono le storie che mi piacciono di più, sarà per il coraggio che ha mantenuto per tutto il romanzo, sarà per quella forza che ha accompagnato il personaggi per tutta la durata del libro, io questa versione di Biancaneve l’ho adorata.

Troviamo personaggi nuovi e vecchi, un assaggio di quello che l’autrice andrà a presentarci nei prossimi romanzi e io sono davvero curiosa, perché è un modo diverso e al contempo uguale di concepire le fiabe.

Edith è poco convenzionale, e riflette tutti quegli attimi di sfiducia che sono propri di ogni donna, quando non si sente abbastanza, quando permette allo specchio di riflettere un’immagine distorta di sé: il bello non è quello che deve apparire ma ciò che appartiene a ognuna di noi.

Non è un chilo in più a fare la persona, ma il suo cuore sempre pronto a mettersi a disposizione dell’altro.

Le cinque piume sono meritatissime per una rivisitazione di Biancaneve che, credetemi anime belle, vi conquisterà.

A presto



 







 

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