07 giugno 2024

RECENSIONE: - "Gabriel e la Regina delle Tenebre" - di Susanna Tagliaferro

 



Titolo: Gabriel E La Regina Delle Tenebre

Autrice: Susanna Tagliaferro

Casa Editrice: Self Publishing

Data Di Pubblicazione: 07 Maggio

Genere: Paranormal Romance/ New Adult


"L’amore è la forza che muove l’universo, non è mai un sentimento sbagliato. Sono gli errori che si fanno in nome dell’amore ad esserlo."


Lui è un arcangelo devoto, inviato sulla Terra per compiere un’importante missione.
Lei è la Regina delle Tenebre, nascosta tra gli esseri umani per conto di Lucifer.
Bene e male. Luce e oscurità.
Non potrebbero essere più diversi.
Quando le loro strade si incrociano, vengono travolti da un sentimento nuovo e potente.
Gabriel e Lilith dovranno scegliere se seguire un destino già scritto o il proprio cuore.


"Si era illuso di poterla amare, di poter stare insieme per sempre. Ma lei stava ordendo un terribile piano contro l'umanità e lui doveva fermarla."

"Forse è l’amore a non avere senso. Ti colpisce all’improvviso, legandoti alla persona più improbabile, quasi volesse metterti alla prova. Come se il destino si divertisse a vedere quanto soffrono due persone che non possono stare insieme, o fosse solo curioso di scoprire se riescono a superare tutti gli ostacoli."

"I loro cuori erano desiderosi d’amore, ma la ragione li aveva riportati alla realtà: non c’era alcun futuro per loro. Entrambi stavano vivendo una menzogna e presto sarebbero dovuti tornare alle loro rispettive dimore, lui in Paradiso e lei all’Inferno. Prolungando quella farsa si stavano facendo solo del male e più si avvicinavano, più il dolore per la separazione li avrebbe lacerati."


Il fantasy romance di cui vi parlerò oggi tratta dei temi a dir poco meravigliosi: angeli, demoni, paradiso, inferno… Amo così tanto questi argomenti, che io stessa ho scritto, due anni fa, un libro incentrato proprio su questo.

Ma torniamo a noi.

I protagonisti delle vicende sono Gabriel e Lilith, il bene e il male, la luce e l’oscurità. Devo dire che l’autrice è stata straordinaria nel descriverli: entrambi sono perfettamente delineati e coerenti nelle loro azioni, per tutta la durata del romanzo.

Anche se (si tratta di gusto personale) Gabriel non mi ha fatto impazzire, e ora vi spiego il perché:

Lui è un arcangelo, una delle creature più antiche e potenti che si conosca. Gli arcangeli sono esseri dotati di un’intelligenza imperscrutabile, sono esseri appartenenti a una gerarchia superiore di angeli, ma Gabriel, durante la sua missione sulla Terra, si comporta in maniera sciocca e insulsa. Chiaramente, la realtà terrena è molto diversa da quella celeste, e questo può alterare l’equilibrio di un’entità che non appartiene a questo mondo, ma visto che la sua essenza non cambia, perché è chiaro che rimane tale malgrado i cambiamenti a cui andrà incontro, reputo che avrebbe potuto mostrare un minimo di carattere in più e una personalità temprata, decisamente più adatti a ciò che la sua figura è e rappresenta. Invece, contrariamente a ciò che ci si potrebbe aspettare, sembra un cucciolo impaurito che non sa dove andare e cosa fare. Non sa come muoversi neppure in riferimento alla missione che gli viene affidata sulla Terra. Il che lascia un pochino spiazzati.

Tuttavia, “Gabriel e la regina delle tenebre” è un romanzo che tiene il lettore incollato alle pagine. Non ne hai mai abbastanza, a ogni capitolo non vedi l’ora di scoprire cosa accadrà in quello successivo. In alcune circostanze l’ho letto anche di notte; la scrittura di Susanna è coinvolgente, accattivante: il suo romanzo è scritto bene e scivola via che è una meraviglia.

Anche i personaggi secondari sono, a mio avviso, descritti bene. Un po’ meno quelli celesti, dai quali traspaiono caratteristiche che ho reputato un tantino inverosimili. Ciononostante, ho amato Evelyn e il suo carattere dolce. Mi sono piaciute molto anche le descrizioni presentate dall’autrice: non troppo prolisse né troppo lunghe, ma dosate nella giusta maniera per far sì che il lettore possa immaginare, in maniera abbastanza chiara, gli scenari sui quali si muovono i personaggi.

La storia tra Gabriel e Lilith si sviluppa in maniera graduale – particolare che io apprezzo tantissimo nei romanzi – e comincia a delinearsi nella seconda metà del testo.

La scelta di scrivere in terza persona è un elemento degno di nota. Dimostra non solo le abilità di Susanna come scrittrice, in quanto utilizzare la terza persona è cosa tutt’altro che semplice, ma dona al lettore una visuale ancora più ampia su tutte le vicende narrate.

Faccio i miei complimenti all’autrice, ho divorato questo romanzo in pochissimo tempo, ragion per cui lo consiglio a tutti gli amanti del genere: vi assicuro che berrete le pagine, impazienti di scoprirne di più.

Alla prossima!





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