06 giugno 2024

REVIEW TOUR: - "Chiaro di Luna" - di Nina Talvi



Titolo: Chiaro di Luna

Autore: Nina Talvi

Retelling, Capitan Uncino vs Campanellino

Genere: Paranormal romance

Self publishing. 

Kindle Unlimited!

Gwendolyn ha perso ogni cosa: l’isola in cui viveva, i ragazzi sperduti, le sue ali. 

Ma, soprattutto, ha perso la fiducia dell’uomo che amava. Catapultata sulla Terra, si costruisce con fatica una nuova vita, stando attenta a cambiare spesso casa in modo che lui non la trovi. 

Eppure, dopo settant’anni, il motociclista che si presenta nel bar di Creta in cui lei lavora come cameriera è proprio James “Hook” Teach.

 Ha un incarico per lei, e non è disposto a ricevere un no come risposta. 

Anche James ha perso ogni cosa: metà della sua ciurma, la sua nave, il porto sicuro di Neverland. 

Tutto perché si è fidato di Gwendolyn ed è stato tradito nel peggiore dei modi.

 Ricominciare una vita come Presidente del Rogers MC sembra la strada giusta per dimenticarla, finché i suoi uomini iniziano a dissolversi come cenere al vento.

 L’unico antidoto è il vino fatato dell’Isola, e l’unica in grado di produrlo… è lei.

 Mentre una minaccia fin troppo nota riemerge dall’ombra, James e Gwendolyn dovranno fare i conti con il loro passato e con i segreti che hanno custodito fin troppo a lungo. Anche quelli sepolti in fondo all’anima.


Bentrovate, anime belle.

Altro giro di review tour, questa volta la recensione verte su un Retelling di una delle mie favole preferite: Peter Pan.

Sono sempre restia a leggere, nella modernità, pagine che hanno fatto la storia della fantasia, ma devo dire che l’autrice mi ha piacevolmente sorpreso.

Partiamo dalla scelta del genere: Paranormal, uno dei miei preferiti.

Azzeccatissimo per questa storia che è una trasposizione della classica favola dell’eterno bambino, ma qui c’è un’inversione delle parti, e i buoni diventano cattivi.

 Ed è stato affascinante scoprire come possano cambiare di prospettiva gli eventi, quando vengono narrati da quelli che la storia addita come villain.

Ti ritrovi a perdere la testa per il famoso “Capitan Uncino”, e per la sua ciurma che non sono solo pirati.

Un viaggio che inizia dove tutto si è perduto, con una protagonista femminile Gwendolyn – che conosciamo come Campanellino- che ha perso tutto, anche quelle ali impalpabili che la rendevano magica.

L’amore si fa largo fra due protagonisti che abbiamo imparato ad apprezzare, quando eravamo bambini.

Una descrizione perfetta, anche se agli antipodi di ciò a cui siamo abituati.

Fra fate, sirene, ombre e Fae mi sono ritrovata immersa in una storia dove il presente si scontra quel passato, con quel “C’era una volta”, preludio di una favola che si trasforma in incubo.

James o Hook e una dualità creata da una crepa chiamata fiducia, quello che un uomo perde verso una donna che ritiene artefice della sua disfatta.

Ma, sull’isola che non c’è, niente è come sembra…

La figura di Peter Pan è apparsa come oscura, infetta da quel buio che si acquista man mano che si cresce.

L’ho visto così quel ragazzino che indicava felice la seconda stella a destra, per arrivare in un mondo fatto di sogni, su quella terra che diventa parte integrante del suo essere. 

Padrone degli elementi e vittima di quella realtà che probabilmente il suo essere fatato non ha accettato, ogni qual volta metteva piede sul nostro mondo.

Un mondo dove esiste la cattiveria che contamina gli animi più nobili.

In mezzo a tutto l’amore fra una fata e un pirata, quelle parole che non devono essere mai pronunciate (quando ero piccola battevo le mani per annullare l’incantesimo).

Un sentimento fatto di rancore, rabbia, dolore dovuti all’incoscienza, alla convinzione, al fermarsi a ciò che si vede senza andare a fondo.

Un Retelling che è un paranormal, ma ha molte sfumature dark.

L’autrice ha descritto alla perfezione molti passaggi che sono tipici del genere sopra citato, ma non facili da mettere su carta.

Sono rimasta incantata dalla sua scrittura, ho sognato anche se non era la favola che amavo da bambina, ho apprezzato ogni venatura di una storia che mi ha tenuto con il fiato sospeso.

Non è facile mettere su qualcosa che gli altri conoscono, e capovolgerlo.

 Anche per questo mi complimento con Nina Talvi, per aver avuto il coraggio di incentrare un libro su quei personaggi che sono stati sempre un po' hai margini, anche se presenti, e per aver dato vita a una storia entusiasmante che prende già dalla prima pagina, e da quei ricordi che rappresentano l’inizio della fine… o forse no?

A presto 



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