05 giugno 2024

RECENSIONE: - "Lo Scapolo perfetto" - di Valentina Piazza

 




Titolo: Lo Scapolo perfetto

Autrice: Valentina Piazza

Genere: Romance storico, Regency

Uscita: 3 Giugno

Prezzo lancio per qualche giorno a 0.99€.



Inghilterra, 1816.

Il barone Andrew Hastings è un furfante della peggior specie: libertino, arrogante e

 pieno di sé, è soprannominato il Selvaggio di Hungerford, e non ha mai fatto nulla

 per smentire la sua fama, ma quando rivede Rhiannon deve fare i conti con il suo

 passato e con tutti gli errori che ha commesso.

Rhiannon deve sposarsi, o finirà i suoi giorni da zitella. Resta solo un dubbio: quale

 pretendente scegliere, se l’unico che l’attrae è anche il solo da cui deve tenersi alla larga?

La Stagione non si preannuncia per nulla tranquilla e la fanciulla dovrà destreggiarsi

 tra una passione indomabile, nemici insospettabili, una famiglia ingombrante e un

 cuore ribelle che non riesce calmarsi, soprattutto quando i suoi occhi incrociano

 quelli neri e brucianti del barone…


Credo che la Piazza sia ormai così immersa nel mondo Regency da riuscire a trasferire al lettore ogni sfumatura di quel periodo.

Un’epoca dove l’apparenza era tutto, dove una donna era ripudiata dal Ton se non seguiva l’etichetta

Una discriminazione che si estendeva agli uomini che non tenevano un comportamento consono.

Ho letto tutti i suoi romanzi, belli, non ce n'è uno che supera l’altro, ma questo, care lettrici, me lo sono portata dietro per giorni.

Valentina è riuscita a far passare quel dolore che logora un’anima nel tempo, quell’amore che non ha avuto il coraggio di dichiararsi, quei pregiudizi che purtroppo la società odierna non ha dimenticato.

Non è una storia, sono tre, intrecciate con maestria a quella principale.

Amori ritrovati, che si negano, che non si accettano e la sofferenza di due anime che non sono riuscite a regalare il proprio cuore a nessun altro, dopo quel bacio proibito.

Ho vissuto con intensità la storia dell’affascinante Andrew, della dolce ma determinata Rhiannon.

Ma è stato il contorno a farmi innamorare, le famose altre storie di cui non parlerò, ma che vanno lette.

Sono stati i paesaggi a incantarmi, narrano leggende, miti che il tempo ha logorato come le pietre che rimango a testimonianza di un Re che governerà sempre sugli altri.

E poi quel passato, che pesa come un macigno, che genera rancore e la fine di una amicizia verso chi si chiamava fratello.

Incalzante la narrazione, il voler scoprire chi nasconde cosa.

E quando le maschere cadono, ciò che rimane sul volto di chi le indossa, può essere verità oppure menzogna.

Delicata l’autrice in quelle scene spicy che sanno di amore, anche quelle mai eccessive, ma adeguate al contesto; perché, soprattutto uno storico, non può essere trattato alla stregua di un erotico.

Si perde la magia di quei tempi, dove una donna era ancora innocente, ingenua.

La cosa che più mi ha affascinato in questo libro è che non seguivo più solo la storia dei protagonisti principali, ma anche dei comprimari che sono stati trattati con eguale intensità.

E non è per nulla facile, si rischia sempre di non riuscire a dosare quella componente che può rendere un romanzo bello, ma anche noioso.

Valentina è stata attenta a tutto e per l’ennesima volta le faccio i complimenti, perché ogni romanzo significa una crescita per l’autrice e non è detto che ci sia sempre.

Lei va sempre avanti, donando sempre qualcosa di nuovo, incantando una lettrice che a fine libro si chiede: Quando pubblicherà il prossimo?

A presto 




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