27 maggio 2023

Recensione: - Once more upon a time. C'era una volta ancora - di Roshani Chokshi

 



Titolo: Once more upon a time. C'era una volta ancora

Autore: Roshani Chokshi

Editore: Fanucci

Genere:  Fantasy

Data pubblicazione:31 marzo 2023

Lunghezza: 180 pagine -Autoconclusivo

Traduttore: Laura Molinari

Prezzo: ebook 9,99 € - Copertina Rigida 14,15 € 


C’era una volta, in una terra chiamata Fortezza dell’Amore, un re e una regina che si amavano, ma ahimè non più. Se, dopo un anno e un giorno, non avessero ritrovato l’amore che li univa, il loro destino li avrebbe portati a essere banditi dal regno. E così fu. Imelda e Ambrose non ricordano il motivo del loro matrimonio perché, un anno e un giorno prima, Ambrose si è recato da una strega barattando il loro amore per la vita di Imelda. Nel giorno in cui sono costretti ad abbandonare il regno, quella stessa strega fa loro visita chiedendo a sua volta un favore. In cambio, promette di realizzare tutti i loro desideri. Non avendo più nulla da perdere, Imelda e Ambrose accettano e si avventurano in un viaggio incantato durante il quale recuperano la memoria e ricordano cosa li fece innamorare la prima volta. Con la fine del viaggio sempre più vicina, una nuova decisione li attende: Imelda e Ambrose inseguiranno i loro sogni o sceglieranno di amarsi, ancora una volta?

C’era una volta… cosi iniziano in genere le favole, ma non questa a cui, alla ormai celebre frase, viene accostata una singola parola che ne cambia tutto il senso, ancora…

Già perché non è detto che tutte le favole siano semplici e lineari, con la solita strega che si mette di mezzo, con una mela che diventa un pomodoro, con un mantello che si sente un destriero e con un tasso, o era una puzzola? Che cerca di rubare l’identità di un bel principe. Già non tute le favole hanno delle scarpette che ti rendono prigioniera invece di farti sentire libera di volare… eccetto un paio… quelle donate da un re che ha perso la corona, oltre che l’amore, e da una ex regina che vuole solo essere libera, senza nessuna costrizione o ordine dettato da un uomo. Ed è cosi che si fa la conoscenza di Ambrose e Imelda, loro si sono amati al primo sguardo e sognavano il loro per sempre felice e contenti, ma l’amore esige un prezzo e per salvarlo si è disposti pure a sacrificarlo. E allora entra in scena la famosa strega, che va matta per le borse e che propone un patto al nostro bel Ambrose, la vita in cambio dell’amore, che verrà dimenticato, sepolto sotto strati di macerie di un cuore ormai spezzato. Ma è poi davvero così? L’amore si può dimenticare?

Sono tornata bambina con una favola alquanto bizzarra, dove il sorriso non è mancato. Una lettura adatta a un pubblico vasto, questa. Un romanzo per chi ha voglia ancora sognare, perdendosi su una strada dorata che conduce a regni sconosciuti, con in mano una pozione che trasforma la carne in pietra, ma lascia l’anima intatta, capace di ascoltare ciò che alle volte le orecchie rifiutano di fare. Una lettura per chi spera che quell’amore ritorni fra i due protagonisti che non si sopportano, almeno così sembra. Una storia dove, una principessa o ex regina ha la tempra di una guerriera, dove la morale diventa chiara sulle battute finali.  Amore è conoscersi e non sempre una favola termina con è vissero felici e contenti, può anche farlo con una frase che è molto più significativa, e vissero per sempre con fiducia e speranza. Perché poi è cosi, l’amore non è tutto baci e abbracci, l’amore è prendersi per mano e affrontare tutti quegli ostacoli che la vita ci propone, non importa quanto ci metteremo a superarli ciò che conta e farlo con l’altro, mano nella mano, poi chi lo sa, potrebbe arrivare sempre quel mantello che scalpita pensandosi un cavallo, ma che ricopre due anime che non hanno dimenticato l’amore ma semplicemente hanno dimenticato com’è amarsi.

Mi sono ritrovata bambina e adulta durante la lettura, in quella terra chiamata Fortezza dell’Amore. Le cose le ho guardate con gli occhi di chi legge una favola bellissima, ma con la maturità che ha scorto nelle peripezie dei due protagonisti, un modo per ritrovarsi e per ritrovare quella strada che alle volte crediamo di aver perso, ma in realtà rimane nelle nostre tasche, va solo srotolata dal rocchetto di filo in cui è imbrigliata

A presto 









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