Titolo: Il Compositore di Sogni Infranti
Autore: Laura Rocca
Editore: Self Publishing
TROPE: Hate to Love
Grumpy Vs Sunshine Forced Proximity
Music Romance
Autoconclusivo
Data pubblicazione: 9 aprile 2023
Lunghezza: 451 pagine
Prezzo: ebook 2,99 € - Copertina Rigida: 20,50 € - Copertina Flessibile: 16,50 €
Non tutti i romanzi hanno la capacità di sfiorarti
l'anima, non tutte le autrici ti accarezzano il cuore quando sfogli le pagine
dei loro libri. La scrittura è una forma d'arte, che ti mette in mano un
pennello, per permettere a chi ha questo dono di dipingere su tela i colori
delle emozioni e allora, in un cielo grigio compare quel ponte meraviglioso che
è l’arcobaleno, uno di quelli capaci di illuminare la vita di chi cammina nelle
tenebre. Laura ha questa capacità, quella di dare un tono, un colore alle pagine
bianche che va a riempire con la sua scrittura. Lei scrive emozioni, come
quelle che scaturisce la musica, uno strumento e fra tutti ha scelto quello che,
con le sue quattro corde, ti regala sogni, di quelli che si possono anche
infrangere, perché la caratteristica dell'autrice è di trattare quei temi
delicati che siamo soliti ignorare, forse presi più da noi stessi, dalla
quotidianità, da quelli che per noi sono problemi, ma per chi soffre realmente
sono solo piccoli intoppi. Nella sua Amethyst, nel suo Ermes, ha convogliato
luce e oscurità, come due pezzi di un frammento di vetro che possono donare
dolore o meraviglia quando vengono attraversati della luce. Frammenti di vita
che alcuni vedono lontana, altri ci combattono tutti i giorni.
Ermes, il cui nome ricorda quello di una divinità,
un demone con il volto di un angelo quello presentato dall'autrice o almeno
così sembra, ma tante volte le maschere si indossano per celare un altro tipo
di dolore, quello che lacera l'anima, quello che il respiro lo spezza, che
imperla la fronte di chi si chiude dietro a un muro fatto di scherno, odio che
poi è l'altra faccia dell'amore. Lo stesso che Aimieee distribuisce a
tutti, lo stesso che dona a quell'essere etereo che suona le quattro corde del
suo violino facendoti sentire l'Inverno addosso. Chi conosce i mostri di
Ermes può comprendere nella scrittura di Laura quanto ci sia di vero. Quanto
ogni sintomo riconduca a una realtà che alle volte diventa un peso troppo
difficile da sopportare. Ormai lo sapete, non seguo uno schema per le
recensioni, è inutile parlare di metodi, tecniche, linguaggi, di cui Laura è
maestra. È l'anima che l’autrice mette in quello che scrive a far vibrare il
cuore, come quando un archetto sfrega sulle corde, come quando un violino
acquista un’anima. Nel PoV, non sempre alternato, c’è un mix di emozioni che ti
arrivano sottopelle, quel dolore, quella morte, la rinascita in un arcobaleno di
colori che variano dal bianco al violetto. Lo stesso che porta negli occhi Amethyst,
lo stesso che cerca di allontanare Ermes. Lui così chiuso nei suoi schemi, in
quella rabbia che cela con l'odio, in quella paura di essere felice, in quella
malattia, che solo chi non conosce non può capire. Ho la fortuna di vivere con
un violinista e ciò che genera un accordo, un motivo che dal lento passa all’adagio,
fino ad arrivare al tempo noto come prestissimo è qualcosa di indescrivibile.
Un polpastrello che si consuma su una corda, a furia di provare, a furia di
farlo scorrere su quei fili che diventano musica, che asseconda le emozioni di
chi la suona e ne genera altre in chi l'ascolta. Laura ha fatto sentire tutto
ciò, non solo una melodia, ma quel qualcosa di fisico del personaggio, Ermes,
che io ho amato, perché umano, non costruito su stereotipi, con quella
sensibilità propria di chi concentra in uno strumento la sua anima. Sono
rimasta senza fiato in alcune parti del libro, fino ad arrivare al gran finale
dove questa volta è l'oscurità che sembra prevalere sulla luce. Fino a quell’epilogo,
quando il nodo in gola è stato difficile da far scendere. I toni delicati di Laura,
li ho avvertiti tutti, quello che lei ha donato ai suoi personaggi è stata tempesta.
Il pezzo di anima che ha messo fra le pagine, facendone un dono a chi la legge,
indescrivibile. I miei complimenti vanno a un’autrice che scrive come se
suonasse uno strumento, con il suo modo di cedere emozioni a chi sa leggerle, a
chi sa capirle e a chi va oltre alle semplici parole.
A presto
Nessun commento:
Posta un commento