20 luglio 2023

RECENSIONE: - "Ma l'amore è un'altra cosa" - di Antonella B.

 




Autore: Antonella B.
Casa editrice: Land Editore
Genere: Military romance
Numero pagine: 250


Lori è un’insegnante con un solo difetto: preferisce gli aitanti protagonisti delle serie tv turche agli uomini reali. Quando il suo editore la incarica di scrivere una guida di viaggio dedicata a Istanbul, la ragazza è al settimo cielo: quale migliore occasione per conoscere meglio il Paese dei suoi sogni?
Ad accompagnarla Darek, ex soldato dall’aria ombrosa e tutt’altro che amichevole, un uomo ben diverso dagli eroi romantici delle sue amate serie tv. Eppure sarà proprio lui a offrirsi di guidarla in un viaggio alla scoperta delle bellezze della Turchia.
Piano piano, quella che doveva essere una vacanza-studio si trasforma in qualcosa di molto più profondo.
I baci di Darek la confondono, il suo atteggiamento scostante rischia di farla fuggire per sempre… se non fosse che, improvvisa come un fulmine, la sfida più importante di sempre irromperà nella vita di Lori, scombussolando entrambi.





Ma l’amore è un’altra cosa è un romance più che attuale: i tempi sono quelli del lockdown scattato con la pandemia da covid che ci ha tutti lungamente provati. È proprio il lockdown a sconvolgere i piani della protagonista Lori pronta a partire per Istanbul per coronare il suo sogno: scrivere “guide turistiche interattive” cioè resoconti digitali basati sui racconti delle esperienze dirette e corredati da immagini e foto. Così è costretta a fare ritorno in Sardegna, dove è nata, per sostenere l’amica Olivia prossima al parto. A casa di Olivia fa la conoscenza di Andrea-Darek, fratello dell’amica, dal passato traumatico e che lo ha allontanato da bambino dalla famiglia d’origine per crescere come un militare dell’esercito turco. Fra i due scocca la scintilla dell’amore. Sembra tutto rose e fiori, almeno in questa prima parte del libro, salvo poi passare a una parte più drammatica nella seconda, divisa tra Istanbul e la Sardegna.

È palese, attraverso la voce di Darek, la buona conoscenza da parte dell’autrice della città di Istanbul: “Istanbul è una città immensa, molto estesa e con tanti abitanti di religioni diverse. Ci sono zone turistiche e quartieri residenziali (…) tantissime moschee ma anche chiese cattoliche, ortodosse, sinagoghe ebraiche”. Da come la descrive si capisce chiaramente quanto l’autrice sia innamorata e d’altro canto non ne fa mistero quando nei ringraziamenti dice di Istanbul (che ha realmente visitato): “caotica, misteriosa e affascinante come una vecchia signora (…) piena di vita e di profumi mi ha stregata e non vedo l’ora di tornarci”.

Devo dire che ho apprezzato di più la seconda parte del romanzo, più intensa e drammatica, mentre la prima, nonostante sia di “presentazione e preparazione” ciò che segue mi ha dato l’impressione di una scrittura diversa, come se le due parti del libro fossero state scritte in due momenti differenti e con una consapevolezza più profonda nella seconda parte.




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