18 luglio 2023

REVIEW PARTY : - "Il problema sei tu" - di Anna Zarlenga

 




Titolo: Il problema sei tu

Autore: Anna Zarlenga

Genere: Contemporary Romance

Numero pagine: 256

Costo: 5,99€

Casa Editrice: Newton Compton

Prima Edizione: 18 luglio 2023

Vittoria disegna abiti da sposa. Le sue creazioni sembrano uscite da una favola, un po’ come la sua vita: ama follemente il suo lavoro, ma soprattutto ama Dario, bello e in carriera proprio come lei. È sicura che presto le chiederà di sposarlo, regalandole il lieto fine che tanto aspetta. O almeno così crede. Basta infatti un imprevisto, una questione ereditaria da risolvere, a far vacillare le sue certezze. Costretta a vendere la vecchia casa di famiglia a Positano, Vittoria parte da Milano alla volta della costiera amalfitana. È decisa a unire l’utile al dilettevole e a concedersi anche qualche giorno di meritato riposo, mentre tenta di risolvere il problema immobiliare. Ma non ha fatto i conti con il passato. Né con Andrea, l’amico più caro durante le indimenticabili estati trascorse a Positano, ora medico di base del paese. Il timido ragazzino di un tempo è diventato un uomo affascinante e sicuro di sé, ed è intenzionato a darle del filo da torcere: sono le sue zie quelle che Vittoria vorrebbe buttare fuori dalla casa in cui vivono da tantissimi anni. Entrambi sono determinati. Nessuno dei due è disposto a cedere. Ma la guerra in corso tra loro potrebbe risvegliare sentimenti sempre più difficili da ignorare

“Ci sono sentimenti che restano intatti anche se il tempo passa”

Tante volte capita, che in una semplice frase di un libro, tu ne colga tutto il senso.

Perché è così, come dico in un mio romanzo,

“non finisce mai, fino a che un solo ricordo sarà nella tua testa non sarà mai finita.”

E lo sa bene Vittoria, lei, si è costruita la sua carriera, in una città lontana, troppo, da un'altra che in passato ha significato tanto, ma al destino piace giocare e quelle strade che in un modo o in un altro decidiamo di non percorrere più, fanno un giro immenso e ti riportano lì, dove magari, un cuore ha capito per la prima volta cosa significhi innamorarsi.

Un viaggio per adempiere a un dovere, in una delle più belle città italiane, e Vittoria viene catapultata indietro, a quando era adolescente, a quando il problema non era il lavoro o la carriera, ma solo curare le ferite di un amore non corrisposto.

Il primo amore, alzi la mano chi non ne ha ricordo, che poi non sempre sia stato bello è un altro paio di maniche, ma chissà perché, si ha la strana abitudine di fermarsi alle apparenze…

E quindi le alternative rimangono due, o si scappa o si affronta ciò che spaventa, ma non perché un mostro oh no, il bel dottore Andrea tutto si è tranne che brutto, ma la paura rimane immutata nel tempo, quella di soffrire, perché un conto è farlo a sedici anni un conto è ricadere in quei tormenti quando ormai si è troppo maturi per far finta di nulla.

È così, mi sono trovata in mezzo a una guerra fatta di botte e risposte, di schiaffi lasciati a meta, di schermaglie, di zie (Dio le ho amate), una sorda e una smemorata, di ricordi incisi sulla pelle come un tatuaggio, come una collana strappata con rabbia, ma custodita dalle mani di chi, forse, ha avuto paura di un sentimento che è difficile riconoscere quando si è troppo immaturi per affrontarlo.

Un romanzo bello, come Positano, come quel mare che accoglie i ricordi e le riporta indietro con le sue onde.

Non c’è stato un momento in cui non ho riso e insieme mi sono emozionata, perché se dovessi riassumere in un termine questo romanzo, l’unica parola che raggiunge le labbra sarebbe dolcezza. Di quella che accompagna il passato intriso di ricordi che fanno male e bene. L’autrice è stata fantastica, con quel PoV esclusivo di Vittoria, nella descrizione dei paesaggi, ma anche dei sentimenti a cui non può e non vuole dar voce, e ti ritrovi con una donna che scrive il lieto fine degli altri, ma rifiuta il suo.

Ho sognato, mi sono divertita, e ho letto un libro che un pochino mi ha riportata indietro. Un libro che diventa un compagno, proprio perché leggero, perché sfiora l’anima.

Ormai lo sapete, parlo poco delle trame e mi concentro sempre di più su ciò che una pagina, una storia può regalarmi, così come ormai conoscete la mia frase, e ciò che un’autrice regala un pezzettino di anima a chi la legge. Bene, io quel frammento l’ho trovato e mi è piacito, perché brilla e ti attira e io faccio i complimenti a Anna Zarlenga per aver avuto la capacità di portarmi dentro la storia, vivendo la vita di quella protagonista che ha solo un grande problema, la paura forse di amare e non essere amata

A presto










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