Titolo: Ricomincio dal… Capo
Autore: Mia Stone
Editore: Literary Romance Edizioni
Genere: Chick Lit, Commedia Romantica, Contemporary Romance
Pagine: 154
Autoconclusivo
Sharon Penn ha tutto nella vita. O quasi. Un lussuoso appartamento nei pressi di Central Park, bellezza, carisma, ma soprattutto intelligenza e capacità manageriali. A trent’anni è già arrivata ai vertici della Casa Editrice per cui lavora. Ha uno stuolo di dipendenti che orchestra con intransigenza. O quasi. Perché tra loro c’è un indomabile correttore di bozze dal sorriso sornione: Tom Foster. Siede in uno dei cubicoli della redazione e invece di limitarsi a correggere, farcisce i manoscritti con note non richieste. Ovviamente, le correzioni sono eccellenti e Sharon lo sa, eppure le danno sui nervi, fino al giorno in cui Dan, il belloccio del liceo che non ha mai smesso di farle palpitare il cuore, entra nel suo ufficio stravolgendole la vita. O quasi. Perché a sconvolgerla del tutto ci pensa il direttore della Casa Editrice, arrestato di punto in bianco. La faccia del capo è sbattuta sulle pagine dei quotidiani nazionali e telegiornali. E adesso?
Tra equivoci divertenti, cuori in affitto, battibecchi al vetriolo e conti da pareggiare, Ricomincio dal capo è una commedia briosa e romantica che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima riga.
Oggi vi parlerò di un genere che (rendetemi salva la vita per questa affermazione) non ho mai letto prima: un chick lit.
Come la maggior parte di voi saprà, questa tipologia di romanzo prevede una protagonista giovane, single e in carriera, che in “Ricomincio… dal capo” è Sharon, una ragazza avvenente con una folta chioma bionda e un fisico che definire “perfetto” è senza dubbio riduttivo.
Sharon è una persona ambiziosa, ma nella prima metà del romanzo appare anche presuntuosa e a tratti acida e poco empatica. Anche se, poverina, ha la sfortuna di avere una madre lagnosa e assai ingombrante, che ha senz’altro influenzato in modo negativo il suo modo di essere ed è anche il motivo principale per cui la giovane decide di scappare per vivere lontano da lei, chilometri e chilometri.
Il romanzo presenta tre POV differenti e, a parte Sharon, troviamo due uomini che narrano le vicende in prima persona:
Tom, che è un collega di lavoro della ragazza, nonché un suo sottoposto. E Dan, un giovane scrittore narcisista per il quale Sharon ha una cotta da che ne ha memoria.
I personaggi sono tutti ben strutturati, parlano e agiscono come se fossero all’interno di un film del quale è possibile visualizzare con chiarezza ogni scena attraverso le parole. Empatizzi con loro e riesci a scorgere ogni loro emozione, anche se il mio preferito è in assoluto Tom.
Mi è piaciuto che Tom abbia dimostrato carattere. Ha tenuto testa a Sharon malgrado lei fosse un suo superiore e lo sfidasse con la sua arroganza e presunzione.
Si è fatto valere, perché Tom un valore ce l’ha.
Con una scrittura fluida, efficace, e a tratti divertente, l’autrice ci trasporta in una realtà in cui la sede di lavoro della protagonista è un’importante casa editrice. Ho amato che abbia scelto di trattare il settore editoria, mescolandolo alla storia e intrecciandolo agli avvenimenti che si susseguono.
Per quasi tutta la durata del romanzo non accade nulla di straordinario, non vi sono colpi di scena eclatanti… Ciononostante, le pagine scorrono via veloci e la lettura risulta gradevole per chiunque desideri una storia leggera, che gli permetta di evadere e di staccare un po’ la spina.
Ho amato il finale. Non faccio spoiler, ma è stato quello che speravo e che mi aspettavo, non ha deluso le mie aspettative.
Se consiglio questo romanzo? Assolutamente sì, è un’ottima lettura da portare in spiaggia!
Alla prossima.
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