24 luglio 2023

RECENSIONE: - "Runner Heart" - di Isabella Vinci

 



Runner heart
di Isabella Vinci

Genere: Sport Romance
Editore: Land editore
Data di uscita: 22 giugno 2023



Lei ha vent’anni, io trenta.
Lei è una studentessa, forse accetterà di far parte della squadra, dunque sarà una mia allieva.
Rebecca Pitcher ed Elijah Jenner non hanno nulla in comune, se non la passione per la corsa. Lui, coach dall’aria severa, ex stella sportiva, eternamente arrabbiato col mondo. Lei, una ragazzina alla ricerca della sorella scomparsa, convinta che il coach Jenner ne sappia più di quanto voglia rivelare. Farà di tutto per convincerlo a sbrogliare la matassa di misteri che avvolgono la scomparsa dell’amata sorella, anche ferirlo.
Un odio atavico minaccerà di distruggerli, forte come la passione che li legherà inesorabilmente l’uno all’altra, nonostante la differenza d’età, i ruoli e la distanza siderale delle loro ambizioni.


Oggi voglio parlarvi di un romanzo che mi ha trasmesso tantissime emozioni. I protagonisti sono Elijah Jenner e Rebecca Pitcher, i quali ci accompagnano in questa storia davvero originale e diversa dagli altri sport romance che ho letto finora: un punto decisamente a favore della storia e dell’autrice.
L’originalità premia sempre.
Ho letteralmente divorato le pagine, Isabella Vinci è stata brava a tenermi incollata alla storia con la sua scrittura semplice e scorrevole. Gli avvenimenti si susseguono in modo coerente e graduale, dove troviamo una crescita verosimile dei protagonisti.
Elijah è il mio personaggio preferito: è un uomo maturo, che non cede all’arroganza e ai capricci che caratterizzano tanti altri protagonisti viziati e saccenti che, in fondo, non hanno alcun motivo per comportarsi così. E sono anche considerati fighi.
Lui, invece, è dolce, ma è anche un allenatore, e come tale deve mantenere un atteggiamento rigido e formale, anche se quello non è l’unico motivo che lo induce a essere glaciale in molte occasioni. Per tutta la durata della storia ho visto la sua fragilità e le sue lotte interiori, ragion per cui l’ho amato sin da subito e sino alla fine.
Altro personaggio che mi è piaciuto molto, anche se non è stato approfondito come avrei voluto, è Madeline.

La scrittrice ha anche trattato una forma di disabilità non visibile e di cui, ammetto, non ho mai sentito parlare: la prosopagnosia.
Ho apprezzato moltissimo questa cosa, perché trovo costruttivo portare alla luce alcune realtà tramite la scrittura, sensibilizzando coloro che leggono.
Il romanzo mi è piaciuto davvero tanto e in qualche punto mi si sono anche inumiditi gli occhi, ciò che però mi ha lasciata perplessa è l’effetto che la prosopagnosia ha avuto sul personaggio che ne è affetto (non faccio spoiler), visto che vi sono molti altri dettagli che avrebbero potuto oggettivamente condurlo alla verità molto prima, l’ho vista un po’ come una forzatura. Tuttavia, questo non ha leso il mio giudizio finale e ho ben volentieri dato le 5 stelle, malgrado non sia una persona che rilascia così facilmente il voto massimo.

Vi lascio con uno scambio di battute tra Rebecca e Madeline, un mantra ripetuto più volte che mi ha fatto sorridere e riflettere:

«Un passo alla volta» comincio.

«Un piede dietro l’altro» continua.

«Veloci come il vento» proseguo.

«Fino alla meta!»








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