“FIL ROUGE”
di Ilaria Ferraro, Alessandra Lentini e Fosca Griziotti Basevi
Quarta di copertina
"Emma, nomade digitale, riceve una lettera dal notaio della piccola cittadina di Cornero, località
montana tra le Dolomiti, nonché sua città natale. Anni addietro, proprio lì ha lasciato, oltre alle
proprie radici, suo fratello e una questione irrisolta.
Ma il Destino ha deciso che il momento di affrontare il passato guardando al futuro è giunto:
Emma e le sue amiche d’infanzia, Erica ed Elda, si ritroveranno quindi a fare i conti con un lascito e
con i loro cuori."
I proventi della vendita di “Fil Rouge” sono interamente devoluti in favore dell’associazione di
promozione sociale “Con Volontà Puoi” che opera presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita
di Torino.
Prefazione (motivazione dell’opera)
Quando tre autrici hanno il desiderio di realizzare un progetto comune che altro possono fare se
non scrivere a sei mani?
Iniziando quasi per scherzo, per Ilaria, Fosca e Alessandra è stata un'esperienza molto divertente
rivelatasi meno ardua del previsto, fatta di messaggi WhatsApp a tutte le ore del giorno (e della
notte) e brainstorming in videochiamate infinite, visto che, come se non bastasse scrivere in tre, le
autrici vivono in città diverse.
Il fine che si erano prefissate era quello, nel loro piccolo, di riuscire a dare un aiuto concreto a dei
giovanissimi pazienti oncologici e alle loro famiglie nella lotta contro il cancro infantile e già solo
per questo si sono date da fare al meglio delle loro capacità.
Tre mesi di lavoro in cui si sono alternate con metodicità nella stesura, mettendo in gioco la loro
fantasia a 360°, e le loro idee si sono trasformate in “FIL ROUGE”, un romanzo breve
contemporaneo.
La storia vede come protagoniste tre amiche d’infanzia molto diverse tra loro: la vita le ha fatte
allontanare, ma un evento improvviso, segnato dalla malattia di una persona cara, le fa
riavvicinare e le tre riescono, pian piano, a trovare il modo di trasformare una situazione triste e
inattesa nella loro personale rinascita.
Si tratta quindi di un aiuto concreto, tramite donazione diretta delle autrici, a sostegno delle varie
attività organizzate da un gruppo di giovani volontari che, nel loro percorso, hanno affrontato la
malattia e che si sono incontrati sul sentiero del proprio destino intrecciando le loro storie e la loro
forza di volontà e hanno poi deciso di portare i colori e i profumi della vita ai bambini, agli
adolescenti e alle loro famiglie nel reparto di oncoematologia che li ospita per le cure.
Per maggiori informazioni sull’associazione e su come opera, vi invitiamo a visitare il sito:
http://www.convolontapuoi.it/
e/o il loro profilo Facebook
https://www.facebook.com/convolontapuoi/
Erica, Elda
ed Emma sono le protagoniste di questo romanzo scritto a sei mani
dalle autrici Basevi-Ferraro-Lentini. Le tre donne sono amiche
dall’infanzia, poi il destino le ha separate: Elda ha lasciato la
cittadina di Cornero (rinunciando anche all’amore) per andare al
lavorare a Milano; Emma è diventata una nomade digitale: “aveva
aperto un travel-blog e viveva di quello che riusciva a guadagnare
scrivendo articoli per riviste di viaggio”;
Erica è l’unica a essere rimasta a Cornero assorbendo tutti i
dissapori che hanno diviso le sue due amiche e sperando in un
ricongiungimento futuro del trio.
Il pretesto
del riavvicinamento è una lettera di convocazione proveniente dal
notaio di Cornero che comunica loro un lascito che le rende
proprietarie del Fil Rouge,
l’albergo della cittadina ai piedi delle Dolomiti. Non è una
decisione facile da prendere, poiché accettare significherebbe
stravolgere la vita che ognuna di loro ha intrapreso ormai da anni:
“per nessuno era facile cambiare i propri
progetti di vita da un momento all’altro e senza averlo
preventivato”; inoltre fra Elda ed Emma con
corre buon sangue e le antiche ferite tornano a galla portandole a
scontrarsi nonostante il bene che si vogliono. Ma le tre donne sono
legate dal filo rosso del destino, il fil
rouge, presente nella loro infanzia, che ha
dovuto fare i conti con la loro adolescenza e poi con l’età adulta
dove tutto si complica e amplifica e genere spaccature. Tuttavia esso
è un legame indissolubile, a tratti “magico” che sopravvive e si
adatta a ogni cambiamento, ma non si spezza mai.
Il libro è
un romanzo di sentimenti ed emozioni che rimangono, comunque, sempre
molto bilanciati, per cui non si avverte affatto la scrittura a sei
mani, al contrario presenta una certa omogeneità, anzi le diverse
penne scriventi hanno influito positivamente a caratterizzare le
protagoniste ognuna con la sua propria indole: Elda “elegante,
solida (…) femminile”, Emma “allegra,
estroversa” ed Erica “semplice,
all’apparenza fragile”, ma in realtà più
forte di tutte.
La
descrizione dell’ambientazione ai piedi delle Dolomiti è in
perfetta atmosfera con un paesino fatto tutto di buoni sentimenti.
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