11 luglio 2023

RECENSIONE: - "La scrittrice senza tempo" - di Monica Brizzi






 Titolo: La scrittrice senza tempo

Autrice: Monica Brizzi
Casa Editrice: More Stories
Pagine: 200
Data di uscita: 14 aprile 2023
Genere: Romance
Formato: Cartaceo, Ebook

Bianca Maffi è un’affermata scrittrice con un insolito vezzo: quello di trasferirsi in una città sconosciuta ogni volta che deve iniziare un nuovo libro. Bianca si porta dentro l’incapacità di restare sin da quando era bambina e con i suoi genitori e la sorella Carolina continuava a spostarsi da un paese all’altro. Niente sembra riuscire a trattenerla, eppure qualcosa, anzi, qualcuno, continua a richiamarla in un luogo particolare dove la sua vita ha preso senso, lo ha cambiato, stravolto, e niente è più stato lo stesso.

La ragione di tutto si chiama Ian, un ragazzo conosciuto in Portogallo, l’amore che non si può dimenticare.

La vita, i caratteri, e soprattutto l’incapacità di mettere un punto, un’ancora da qualche parte, li hanno fatti allontanare, ma Ian e Bianca sono come calamite che continuano a cercarsi, tentando di risolvere il rompicapo che li ha fatti allontanare.

Grazie al curioso condominio dove andrà a vivere, ad amici che non si aspettava di trovare e a ricordi che porta sempre con sé nascosti in scatole di latta, il futuro di Bianca sembra riprendere un avvio. Ma prima tutti i tasselli del puzzle dovranno ricomporsi e tornare al loro posto. Perché nulla potrà davvero avere un senso senza di lui: Ian.





Oggi voglio parlarvi del romanzo intitolato: “La scrittrice senza tempo”, di Monica Brizzi.
Parto col dire che durante il corso della lettura, ci si imbatte spesso in salti temporali che raccontano di avvenimenti risalenti anche a molti anni prima. Se questo da un lato è utile a dare al lettore l’idea di ciò che è successo in precedenza e del perché il presente si svolge in una data maniera, dall’altro ha reso meno fluente la lettura.
Il romanzo è scritto bene, oserei dire in maniera quasi impeccabile, ed è in terza persona, il che evidenzia le abilità narrative dell’autrice (scrivere in terza persona è cosa tutt’altro che semplice). In egual modo, ritengo che il suo stile sia semplice e deciso, ma ciò che proprio non mi ha convinta è la trama, a mio avviso poco incalzante: in molti punti ci si sofferma troppo su spiegazioni, impressioni, ricordi, tira e molla interiori dei protagonisti e avvenimenti e dettagli che, in fondo, non sono indispensabili ai fini della storia.
Il ricordo dei viaggi effettuati dalla protagonista, il proporre odori, culture, avvenimenti e altro di luoghi così lontani e così diversi tra loro ha arricchito notevolmente la trama, ma, secondo il mio personalissimo parere, non c’è abbastanza “azione”, suspence, pathos… Non ho bevuto le pagine per sapere cosa succedesse dopo.
La cosa positiva è che la seconda metà del testo è sicuramente più coinvolgente rispetto alla prima, la situazione comincia a movimentarsi, ma le mie emozioni non hanno comunque preso quota come avrei voluto.
Ho amato il rapporto tra Bianca e sua sorella Carolina, fatto di amore e supporto. E mi è piaciuto molto anche il modo in cui l’autrice ha messo in evidenza, attraverso Bianca, la paura di mettere radici in un determinato luogo, intrinseca in molte persone nella vita reale.
Peccato che la storia tra lei e Ian sia poco sviluppata.

Alla trama dò 3 stelle e mezzo, ma ho deciso di metterne 4, perché ho scorto un indiscusso talento in questa autrice italiana, di cui leggerò senza dubbio qualcos’altro.
Alla prossima.




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