Oggi voglio parlarvi del romanzo intitolato: “Full Moon: Dove & the Wolf”, scritto da Cecilia Claudi.
Prima di cominciare a parlare di questa storia, mi tocca tirare un bel respiro. Questo perché, sebbene la mole del testo possa “spaventare”, data la quantità di pagine, il subisso di emozioni che vi sono racchiuse vibrano sulla pelle senza concedere un attimo di tregua.
L’autrice ci porta con sé in un viaggio ricco di emozioni, i cui protagonisti sono Dove e West. La sua penna, infatti, si sofferma molto sulle sensazioni, i sentimenti e su quegli attimi in cui ti ritrovi, ad esempio, a pochi centimetri da colui/colei che, con un solo sguardo, è in grado di mandare in tilt anche l’ultimo neurone funzionante.
Le emozioni, dunque, fanno da padrone, ma non solo quelle belle, ce ne sono anche di brutte, e ognuna di esse ti fa tremare il cuore come se fossi tu a vivere quel momento.
Come si evince dal titolo, West è un lupo mannaro, un essere soprannaturale che ritengo possa essere definito “puro sangue”.
Ho amato questo personaggio per svariate ragioni: West è un ragazzo a tratti spavaldo, ma dal cuore immenso. La sua natura lo rende forte, scaltro, ma anche sensibile alle emozioni di chi lo circonda. É in parte tormentato a causa di ciò che il suo status di mannaro “puro sangue” impone, senza contare la grave perdita che ha subìto e che ha segnato irrimediabilmente la sua esistenza di uomo ma soprattutto di lupo (non vi svelo di più per non spoilerare).
La vita di West, già di per sé incasinata, viene però stravolta dall’incontro con Dove, una ragazza dai lunghi capelli argentati e le iridi azzurre come il cielo.
Dove, a differenza di West, mi è piaciuta un po’ meno. I motivi sono diversi, ma uno emerge tra i tanti e riguarda il suo vizio, quasi patologico, di flirtare con qualsiasi persona possa offrirle uno scambio intimo (sesso o preliminari).
Per allontanare le sue ombre passate, per soffocare le emozioni negative o per rispondere semplicemente alle richieste libidinose del suo corpo, la ragazza cerca e incoraggia uomini, ma anche donne, ad approcci tutt’altro che casti. Però la cosa davvero brutta che mi ha fatto accapponare la pelle è che molti di questi individui sono viscidi e molesti, eppure lei li stuzzica lo stesso, senza curarsi delle conseguenze. L’unica cosa che solitamente la ferma è quella strana connessione che sente di avere con West. Una connessione che però entrambi rigettano.
Tuttavia, non posso dire di non aver amato la storia tra lei e West. E ho amato anche il fatto che entrambi sono restii anche solo a baciarsi, per tutta la durata della prima metà del romanzo.
Come ho detto pocanzi, West mi è entrato nel cuore ed è rimasto lì fino alla fine anche per la sua galanteria, per il rispetto che ha dimostrato nei confronti di questa ragazza e per il suo sapersi controllare sebbene bruciasse di desiderio represso.
La storia è bella dall’inizio alla fine, anche se in alcuni punti rallenta un po’.
Il trentaquattresimo capitolo (uno degli ultimi) mi ha lasciata con l’amaro in bocca, ma non perché non sia stato gradevole da leggere, ma per gli avvenimenti in esso contenuti. Sono stata toccata in modo particolare perché riguardano una realtà molto diffusa ai giorni nostri, che ha rovinato e continua a rovinare la vita di tantissime persone. Non posso dirvi di più, rischierei spoileroni grossi quanto l’universo.
Devo dire che il finale mi ha lasciato un po’ di tristezza, ma la consapevolezza che c’è un seguito mi da speranza per un capovolgimento delle varie situazioni.
Che altro dire, se non che consiglio questo tornado di sentimenti ed emozioni a chiunque ami i paranormal romance e non solo?
Spero tanto di avervi messo almeno un po’ di curiosità.
Alla prossima.
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