23 maggio 2022

RECENSIONE: - "EREA" - di Khrystyna Gryshko




Editore: Europa Edizioni

Anno pubblicazione: 2018


Prezzo cartaceo: 14,90

Prezzo ebook: in promo 6,64

Disponibile su Kindle Unlimited

Al di fuori di qualunque genere e di qualunque definizione, il libro di Khrystyna Gryshko non può essere rinchiuso in nessuna categoria. Fantasy, fiaba, romanzo d’amore, d’avventura e d’amicizia, adatto ai bambini, perfetto per gli adulti, ricco di sentimenti, velato di soprannaturale e di spiritualità. Una miriade di personaggi, umani e non, popolano questa lunga narrazione che si srotola lungo il proprio tempo per generazioni, lasciando cadere qua e là vaghi riferimenti a testi sacri del passato.  Avvincente e incredibilmente vario, un romanzo che ci trasporta in un mondo magico e incantato dove troviamo, tra gli altri, la bella Elisabeth con i suoi disegni
molto speciali, Dodo e le sue lacrime magiche, Wolfy il lupo e Susy la volpe con un rapporto tutto loro… e ancora re e regine, l’acqua della vita e lo spirito creatore… elementi grandiosi che non permetteranno di staccarsi dalle pagine e di abbandonare il fantastico regno di Erea.




Erea è un fantasy scritto da Khrystyna Gryshko e pubblicato da Europa Edizioni.

Quello creato dall'autrice è un universo complesso che oscilla tra Il magico e il fiabesco con le sue storie dalla morale matura e profonda.

"Da principio i due boschi erano un'unica grande foresta chiamata la Foresta del Leone, ma quando il clima del bosco iniziò a cambiare e la nebbia non lascio più trapelare la luce del sole la parte chiara a est fu chiamata il Bosco della Luce, quella a ovest prese il nome de Il bosco delle Tenebre." Ed è proprio in questa porzione di foresta che prendono vita le avventure di tutti gli animali che popolano il romanzo.

La volpe Susy, il lupo Wolfy, la vecchia Talpa, depositaria di tutte le storie della nazione di Erea, Cavillupo e il cane Bobby, la foresta è un pullulare di personaggi, ognuno dei quali racconta la propria storia, ricostruendo un tassello alla volta il passato di Erea.

Tuffarsi nel mondo creato dalla geniale fantasia dell'autrice è come vivere un viaggio a tratti intimista a tratti universale che unisce amore, morale e avventura. Diverse sono le tematiche affrontate: dal rispetto per gli anziani alla difficoltà di adattamento, passando attraverso tutta una serie di sottotrame e sottogeneri. Se l'idea di fondo è squisita e apprezzabile, è tuttavia necessario sottolineare che Gryshko scrisse questo romanzo a 15 anni, il che giustifica i pregi e i difetti dello stile narrativo. Se da un lato la dolcezza e la purezza che si respirano tra le pagine sono indissolubilmente frutto di una mente ancora "fanciullina", questa ingenuità si traduce in uno stile acerbo in cui persino il lettore meno attento noterà diversi errori grammaticali e tempi verbali errati, che l'editore ha deciso di non correggere. Delle pecche quindi perdonabili e che a parere di chi recensisce donano autenticità al racconto, accostandolo a una fiaba da leggere ai bambini per farli sognare e da leggere da adulti per riflettere.



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