Titolo: In A Minor Key
Autore: Laura Rocca
Uscita: 29/04/22
Genere: Music Romance - Autoconclusivo
Pag: 456
Prezzo e-book: 2,99
Cosa faresti se il Destino ti presentasse la tua Persona?
Quella Persona, quella in grado di completarti e con cui raggiungere la vera felicità?
Non resta più nulla, solo polvere di me, solo granelli inutili che si dissolvono nel vento e di cui, presto, non rimarrà più molto.
Sherman, tastierista dei The Blind Spot, è un uomo alla deriva, diviso tra un passato di dolore e un presente privo di musica e colori. Da mesi ormai non riesce più a comporre una sola melodia e abusa di alcol e di droga pur di tornare a sentire qualcosa. Un’antica sofferenza è tornata a tormentarlo, un dolore che ha le sue radici in un passato lontano. Sherman è infatti l’erede di una casata nobiliare inglese e, quando il padre muore tendendogli l’ultimo tranello, sarà costretto a un tuffo nei ricordi, a immergersi nella sofferenza pur di salvare quello a cui tiene davvero. Non sa che un incontro inaspettato risveglierà per sempre una parte di lui che aveva sepolto sotto strati di dolore.
Siamo solo polvere cosmica, granelli di materia nell’infinito spazio e danziamo trasportati da una melodia arcana suonata da un pifferaio magico che si chiama destino.
Cresciuta a Skye, una delle isole più magiche della Scozia, Niamh vive una vita stabile e sicura, lavorando come archivista. Un giorno, però, mentre sta analizzando dei documenti, ascolta per la prima volta una delle voci più calde e sensuali che abbia mai sentito durante un’intervista radio, una voce in grado di fare breccia nel suo cuore e risvegliare sensazioni ormai sopite. Niamh troverà il coraggio di cambiare la sua vita per merito di quella voce maschile, di fallire e ricominciare, cercando con tutta se stessa di essere felice. Realizza il sogno che ha nel cuore sin da bambina ma, nonostante tutto, sente un vuoto dentro che una sola persona al mondo può colmare, una persona che un giorno le arriva così vicino da poter godere dell’azzurro glaciale dei suoi occhi.
Ciao Sherman, A che ritmo batte il tuo cuore oggi?
Si apre con queste due righe la recensione dedicata a In A Minor Key di Laura Rocca.
Siamo all’ultimo libro (tutti autoconclusivi) di una serie che ha visto come protagonisti, cinque ragazzi appartenenti alla band The Blind Spot. Ognuno di loro mi fatto sognare e non solo per la loro bellezza, ma soprattutto per ciò che hanno saputo regalarmi. Ho atteso con ansia quest’ultimo libro, ho letto Jackson, Denys, Kirk ed Eric, ma già dal primo romance i miei occhi sono stati puntati sempre su di lui, Sherman.
Sherman, Lord Anthony II Metcalfe Hope, nuovo Duca di Argyll. Un titolo che è troppo stretto per un uomo il cui passato pesa sulle sue spalle come un macigno. Sherman, un angelo caduto, bello e dannato, il pianista della band The Blind Spot che ha perso sé stesso oltre alla voglia di fare musica. Lui che non si concede un sorriso, che preferisce affogare il dolore in alcol e droga, più che affrontarlo. La vita sa giocare in modo davvero sporco alle volte, e quel passato tanto odiato si presenta alla porta del protagonista chiedendo un conto troppo alto da pagare. Affrontare i fantasmi che ci lasciamo dietro non è mai semplice per nessuno soprattutto per una persona che ha perso sé stesso da tempo. Il destino, poi, ama tessere trame che vanno al di là dell’umana comprensione. Esistono anime che sono legate da un filo invisibile, si possono fare giri immensi ma prima o poi le due estremità intonano una melodia che diventa un richiamo, cercano la loro metà, quella scheggia mancante per rendere completa l’anima. Dall’altra parte del mondo Sherman ignora che l’altra estremità di quel filo è legato al mignolo di una ragazza, Niamh, che a sua volta è stata “punita “dalla vita con un dono che tante volte vede come maledizione. Niamh, che vive in una delle isole più belle del mondo Skye, una terra impregnata di magia, la stessa magia che accompagna le donne Milne. Un dono, ma anche una maledizione, per quelle terre che sono rimaste legate a pregiudizi che fanno di una donna una strega. Inadeguata, ecco come si sente la rossa, agli occhi dei suoi compaesani, Troppo piccola Skye per sfuggire agli sguardi di diffidenza degli altri… Poi un giorno tutto cambia… una voce, una visione, l’immagine di uomo che, pur non consapevole, ha iniziato a intonare quel canto che solo l’altra meta di un’anima può ascoltare. Sherman, del tutto inconsapevole, diventa protagonista della vita di Niamh che lo sente, fin sotto la pelle, li fino al centro pulsante di un essere umano, il cuore. Lo stesso che batte, che sanguina, che piange, andando di pari passo con le emozioni di un uomo che è dall’altra parte del mondo. È come se Niamh vivesse due vite, ed è per non impazzire che convoglia tutte quelle emozioni scrivendo un libro, che sa di Sherman. Nascosta dietro uno pseudonimo per proteggere sé stessa e l’uomo di cui, irrazionalmente, è innamorata. Due lunghi anni in cui Niamh scrive mail a un mittente che probabilmente non leggerà mai le sue parole. Tuttavia il tempo degli incontri è arrivato ormai. All’aeroporto di Londra in coda per bere un caffe una semplice frase:
cit. Scusa, ho dimenticato di dirti di aggiungere il caramello!
ferma il tempo, è un esplosioni di colori davanti alle iridi ghiaccio di Sherman. Le note prendono forma attraverso intense tonalità di verde e portano a galla quel dono che per anni Sherman ha creduto perso. Lui, il bambino prodigio, che scrive note che sanno di colori, quelle che la voce di una sconosciuta hanno riportato a galla quasi con prepotenza.
Cit. La mia mano suonava nell’aria le note che cantavano la sua voce.
La sinestesia, un fenomeno sensoriale/percettivo che i grandi della scienza considerano un difetto neurologico, un peso per il nostro Sherman additato dal suo stesso padre come un mentecatto. L’ignoranza dell’uomo non ha limiti, sempre alla ricerca di una spiegazione medica a fenomeni che la piccola mente umana non riesce a spiegare. Ci si ritrova ad essere considerati, ancora oggi, dei reietti, degli anormali, da isolare più che capire.
Sherman conosce bene questa sensazione, lui è abituato a nascondere questo piccolo miracolo che da un colore a ogni suono. Quando capisce che il personaggio di cui parla Niamh nei suoi libri non è altro che lui, fa quello che meglio gli riesce, cerca di difendersi allontanandosi da quegli occhi che potrebbero distruggerlo all’istante. Il destino, tuttavia, ha iniziato a muovere le sue pedine su quella scacchiera che è la vita dei nostri protagonisti che inevitabilmente si ritrovano una di fronte all’altro, di nuovo. Nudi nelle loro emozioni, sopraffatti da quello che una provoca all’altro.
Cit.: Tu colori il mio buio, mi bruci dentro.
Mi fermo qui, tutto ciò che posso dire che, ancora adesso che sto scrivendo questa recensione, è inevitabile sentire l’emozione che Sherman e Niamh mi hanno lasciato.
Laura è stata artefice, in questo caso, del destino di due giovani spezzati che hanno atteso anni per ricongiungersi in un'unica anima, in un unico corpo. Lo ammetto ci sono stati momenti in cui l’ansia è stata tale da chiudere il Kindle, e non per colpi di scena eclatanti o chissà che, ma perché avvertivo ciò che i protagonisti sentivano, le loro ansie, le loro emozioni.
Sono abituata a scrivere i miei libri, le mie recensioni, con un sottofondo musicale, e cerco sempre quello giusto, non fermandomi fino a che non lo trovo. Con In A Minor Key è stato semplice. Laura ha pensato davvero a tutto, stilando una playlist che mette i brividi. Un romance che prima di essere una storia d’amore è una storia di accettazione. Non si può amare un'altra persona se prima non si ama se stessi. Un libro ricco di cultura Celtica, a me molto cara, fatta di simboli, luoghi che incantano, come un bambino davanti a un libro illustrato di favole. Laura si è superata con l’epilogo della storia di questa band, ha lasciato per ultimo il personaggio più carismatico dell’intero gruppo. Ma il mio cuore va soprattutto a Niamh, a quella piccola fata dei boschi che è arrivata a sacrificare la sua felicità per l’uomo che ama.
Non è concesso dare più di 5 piume. Per me la cosa è simbolica tuttavia, In A Minor Key ne vale molte, molte di più.
Che dirvi care amiche lettrici, se avete voglia di vedere luoghi magici, se volete farvi trasportare da una musica che vi tocca fin dentro l’anima, se volete perdervi in una storia d’amore costruita sulle coincidenze che il destino impone, se volete assaporare la vera amicizia che sia verso un animale piuttosto che un uomo, bene allora leggete il romance di Sherman e Niamh. Fatelo a mente libera, accompagnate solo dalla musica di un pianoforte e dai colori che scaturiscono da ogni singola nota.
A presto
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