Editore: Delrai Edizioni.
Titolo: Da me a noi due.
Autore: Alexandrea Weis.
Pag.: 272.
Data di uscita: 17 settembre 2020.
Genere: Contemporary Romance
A volte serve l’uomo sbagliato per aiutarti a trovare quello giusto.
Ciao a tutte anime belle, eccoci qui alla recensione del secondo volume, tutti autoconclusivi, della serie Cover to Covers.
Se “Dalla prima all'ultima pagina” (primo libro) è stato bello, questo lo è ancora di più. Sarà che mi sono completamente immedesimata con la protagonista, sarà che la dolcezza del protagonista maschile è stata qualcosa che mi ha toccato nel profondo, “Da me a noi due” è stata la conferma di un’autrice, Alexandrea Weis, che già dal primo libro mi aveva conquistato. Da premettere sto leggendo il terzo, è l’impressione che ho è che ogni libro sia più bello del precedente. Ogni storia a sé stante, con uomini e donne che hanno comunque superato i trent’anni ma che nella loro maturità diventino estremamente insicuri di fronte al sentimento dell’amore.
L’insicurezza è una costante per la protagonista di questo libro, Rayne.
Rayne non riesce più ad avere fiducia nell’altro sesso dopo aver trovato il suo ex marito a letto con un'altra. La scena si ripresenta a intermittenza nella sua mente, rendendola guardinga verso qualsiasi uomo che le si avvicina, aggiungete una madre alcolizzata che non è mai stata una presenza ferma nella vita della donna è il quadro è completo. Tutti questi elementi rendono Rayne incerta verso quel sentimento chiamato amore. L’unico amore che prova è verso quel cavallo dal nome strano, Bob, regalo proprio del suo ex marito.
Rayne divide le sue giornate buttandosi a capofitto nel lavoro, due per l’esattezza, fa il tecnico di laboratorio al mattino e nel pomeriggio è istruttrice di equitazione presso la scuderia della sua cara amica Rebecca, ed è lì che conosce Trent Newbury. Nuovo maestro di equitazione e supervisore della scuderia di Rebecca, uomo affascinante e magnetico, con un paio di occhi grigi che scavano nel profondo e un deretano da far girare l’intera scuderia. Un primo incontro all’insegna delle schermaglie. Trent provoca Rayne, le rivolge delle domande che niente hanno a che vedere con il suo ruolo di supervisore. Un arrogante, cosi viene definito da Rayne, uno che non le manda a dire e che già al loro secondo incontro ha la sfrontatezza di invitarla a cena fuori. Inizialmente diffidente, Rayne si ritrova ad accettare quello strano invito e con esso si concede di conoscere un uomo che fa di tutto per conquistare la sua fiducia. Trent si scopre un uomo estremamente dolce, protettivo, che fa di tutto per non fare più sentire sola una donna che ha chiuso a chiave il suo cuore. Lentamente Rayne gli permette di entrare nel suo cuore e nella sua anima, concedendosi sensazioni che il suo primo marito non le aveva mai dato. Tuttavia il passato, e una strega di troppo, cercano di distruggere un rapporto ancora fin troppo labile. Rayne si ritrova davanti alla stessa scena che in passato l’ha annientata, e allontana quell’uomo che invece l’ha amata fin dal rimo momento, vittima ignaro di un inganno costruito ad arte. L’epilogo lo lascio a voi come sempre, ma vi garantisco che non vi annoierete un solo istante. Questo secondo volume è tutto dal punto di vista di Rayne, anche se non in PoV, ed è toccante scoprire attraverso i suoi occhi, cosa una donna possa provare quando tradita. Credo che non ci sia cosa peggiore di quella di aprire la porta di casa e trovare il tuo uomo a letto con un'altra donna. I dubbi si insinuano, diventano con il tempo serpi che si avvolgono intorno al cuore. Serpi che non concedono fiducia ad alcun altro uomo, forse neppure a sé stessi.
La bravura dell’autrice è stata anche questa, descrivere la crescita nel rapporto fra Rayne e Trent, un rapporto in salita dove le difese di Rayne lentamente si sono allentate grazie a Trent. Trent che ha saputo raccogliere i pezzi di un cuore distrutto, facendosi spazio fra le spire che avvolgono il cuore di Rayne e il suo garbo, nel farlo, mi ha fatto emozionare. Tuttavia i dubbi sono il peggior male dell’anima, un’anima che, se è già ferita, si chiude a riccio. Tutte le emozioni che viveva la protagonista mi sembrato di sentirmele addosso, rabbia, frustrazione, delusione, l’autrice con il suo linguaggio fluido ha reso tutto reale.
Il richiamo a New Orleans, anche in questo secondo volume, mi induce a pensare che l’autrice sia molto legata a questa magica città. Ogni particolare è stato curato nel minimo dettaglio; dai paesaggi, al salto ad ostacoli in groppa a un cavallo, ai vestiti, tutto alla perfezione. Ritroviamo personaggi del primo libro, venendo a sapere cosa ha portato il loro “dopo”, personaggi che fanno da cornice a questa storia d’amore in alcuni tratti simile a un tormento per Rayne, sempre indecisa se aprire o lasciare chiuso il suo cuore. Meritatissime le 5 piume anche per questo secondo volume, che è un po' una seconda possibilità che una donna, con il passato di Rayne, si concede. Una speranza per tutte quelle donne che hanno ingabbiato il loro cuore per paura di soffrire, la speranza che in qualche parte della nostra città c’è sempre un Trent pronto a risaldare un’anima spezzata fondendola con la propria.
A presto
Nessun commento:
Posta un commento