20 giugno 2022

REVIEW PARTY: - "Quel Principe Azzurro... che non ti aspetti" - di Daniela Carboni





Titolo: Quel principe azzurro...che non ti aspetti

Autore: Daniela Carboni

Data di pubblicazione 5/05/22

Genere ChickLit

Auto conclusivo

Editore: Literary Romance

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Elizabeth Bennet, mi hai delusa! Basterebbe questa frase per descrivere Eva, fervente femminista, nemica degli uomini, con una missione nella vita: distruggere il genere maschile. Abbandonata dal padre ancora prima di nascere e tradita dalla sua migliore amica che ha ceduto alle lusinghe dell'amore, Eva porta avanti l’obiettivo di essere una donna indipendente, fiera, che non ha bisogno del principe azzurro, perché lei si salva e si basta da sola. Peccato che Vittorio – nemico numero uno, nonché fidanzato della sua storica amica Monica – abbia un piano diverso: farla capitolare partecipando a un Reality Show in cui dovrà trascorrere due settimane a stretto contatto con un campagnolo. Sfida accettata. Eva è certa che l’altro concorrente, Matteo, non potrà mai né farle battere il cuore né impossessarsi delle farfalline nel suo stomaco. Dal canto suo, Matteo, abituato alla vita dura e rurale della campagna, proprio non riesce a capire questa Emmeline Pankhurst del XXI secolo, ma in qualche modo ne è attratto. Spiati dalle telecamere, messi costantemente alla prova da una convivenza improbabile, da una ragazzina maliziosa, un’anziana ficcanaso e un conduttore rimbambito, Eva e Matteo riusciranno a trovare un punto d’incontro?

Ciao a tutte anime belle, volete passare una giornata di completo relax sotto l’ombrello a ridere, dall’inizio alla fine, in compagnia di un libro che per me è stata una vera scoperta? Bene, mettetevi comode, vi racconterò la storia di un accesa femminista che ha come unico obbiettivo quello di distruggere il genere maschile e di un principe azzurro che di azzurro non ha nulla… o quasi.

Eva, una donna cresciuta nella convinzione che il sesso opposto sia solo fonte di guai per una donna. Abbandonata da un padre che non ha mai conosciuto, si erge a eroina del genere femminile. Il suo motto è essere indipendente e dimostrare al mondo intero che una donna non ha nulla meno di un uomo. All’età di dieci anni fonda un club, obiettivo: odiare i maschi, e rendere loro pan per focaccia, su tutto. Alla fine, della bella cerchia di partenza, sono rimaste in due. Eva e la sua migliore amica Monica…. Un’amicizia solida che dura negli anni almeno fino a quando Monica non incontra la parte mancante di sé …. Vittorio. Un essere viscido agli occhi di Eva, un grande calcolatore agli occhi di chi legge. Una settimana dopo l’ennesimo litigio, Eva si ritrova sconsolata a constare che il suo blog, perde a vista d’occhio followers. Nuovo obiettivo della donna? Un’idea per aumentare quei click che si sono persi, secondo lei, a causa dell’amore… Sentimento inutile che rimbambisce le donne, a suo dire. A pensarci è proprio il fidanzato di quell’amica, Vittorio, che la iscrive come protagonista al reality, Agenzia matrimoniale. Un nome perfetto per chi di amore non ne vuole sapere nulla, né tantomeno vuole intraprendere qualche tipo di rapporto con il sesso opposto. Eva non resiste alle provocazioni e accetta il guanto di sfida che le viene lanciato dal fidanzato della sua migliore amica. Si trova così catapultata nel mondo del reality, ma lei, cosi indipendente e fiera, non si abbassa certo ai livelli di quelle che considera belle e senza cervello. Il primo atto di ribellione, presentarsi in giacca e cravatta alla prima del nuovo programma televisivo. I concorrenti maschi, 3 per l’esattezza, non entrano nei sui canoni, il primo un modello più concentrato sulla sua chioma e sui suoi denti splendenti, il secondo uscito da qualche libro di dante alighieri per come parla e infine il terzo… Matteo, un buzzurro con la B maiuscola che ha il benedetto vizio di affibbiarle il nomignolo, Principessa. Eva non ci mette due volte a far scappare il modello e il dante redivivo, ma Matteo… oh Matteo non è tipo da dargliela vinta e così chi si ritrova a uscire dallo studio è Eva. È decisa, rinuncerà a questa pagliacciata se non fosse che, la sua cara amica Monica, le fa notare come ci sia stata un’impennata fra i click al suo blog, ma il bello deve ancora venire. Bisogna recuperare la figuraccia della prima serata e così, l’astuto Vittorio ne inventa un’altra. Due settimane, sotto lo stesso tetto, in compagnia delle sole telecamere, Eva e Matteo, dovranno convivere nel casale fuori città di lui, in campagna. Che può esserci di male no? Campagna uguale a cura degli animali, aria aperta, legna da tagliare insomma non può essere così male, no? Fra litigate a go, go, dove la lingua di Eva è più simile a una spada che a un muscolo per parlare, malintesi, una ragazzina che cerca di metterci di suo, canti del gallo all’alba e baci rubati, inizia una convivenza che non vi annoierà per un solo attimo. Eva, sarà disposta a rinunciare alla sua indipendenza? E Matteo è davvero solo un cavernicolo che a momenti sa trattare più con un animale che con una donna?

Bene, lascio a voi le risposte a queste domande. Vi divertirete a leggere questa commedia romantica dove, dalla prima all’ultima pagina non vi mancherà il sorriso. Un linguaggio fluido, quello dell’autrice Daniela Carboni, con 3 PoV alternati. Quello di Eva, che con i suoi discorsi mentali vi porterà a ridere tutto il tempo. Quello di Matteo, povera “vittima “di una femminista che nulla ha da invidiare al più grande dei generali che la storia ricorda e in infine quello di Vittorio, che alterna attimi di disperazione, per come i due soggetti di prima rendano impossibile seguire alcun copione, a attimi di felicità per qualche mossa improvvisa degli stessi due, unici attori in un programma che ha momenti di share altissimi ad altri pessimi seguendo, sembra, l’altalena delle emozioni dei due partecipanti. Mi sono divertita davvero tanto a leggere questa storia. Staccare la spina fa bene, se poi lo fate in compagnia di un bel libro che vi strappa un sorriso per ogni scena che andrete a leggere ancora meglio. Ho amato il personaggio di Eva, anche se alle volte sembrava eccessiva, ma sfido chiunque a fidarsi dell’altro sesso se chi ti ha messo al mondo poi ti abbandona. Un esempio, secondo me, per una generazione, quella nuova, che troppe volte abbassa la testa sconfitta. Chi lo dice che essere donne significa essere deboli? Fatevelo spiegare dalla protagonista di questa storia.

A presto.







 

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