07 giugno 2022

RECENSIONE: - "MIDNIGHT" - di Deborah Fasola

 




Titolo: Midnight
Autore: Deborah Fasola
Genere: Sport Romance
Autoconclusivo
Data di pubblicazione: 09/05/2022
Formato: Ebook € 0,99 - Cartaceo € 14,00


Mi chiamo Levi ma tutti mi conoscono solo come Midnight. Sono il sesto uomo dei Chicago Bulls e il basket è l'aria che respiro, la sfida costante di cui mi cibo per sentirmi vivo e avere un posto nel mondo. Ho il mio futuro in mano, nonostante le tante ombre che mi avvolgono il cuore, e lei non è altro che la mia fottuta spina nel fianco.
Van è l'assistente del mio procuratore e da quando entra nella mia vita, tutto si tinge di pepato e puro caos.
Lei mi rende peggiore e poi mi migliora, sfida i miei limiti e mi porta a considerare di voler qualcosa di più.
Il problema è: quanto di più voglio?
E se volessi lei?
Mi chiamo Vanilla e sono un'esperta nel volere di più, mio mantra da tutta la vita. Dopo un passato da perdente sono cambiata, letteralmente. Sono fuggita dalla mia città, vivo per lo sport e miro a diventare l'agente dei più famosi cestisti dell'NBA.
Quello che non immagino, però, è che a minare il mio futuro sia di nuovo il mio nemico assoluto, oggi numero uno del basket.
Lui è sexy e crudele, e so che devo stargli distante, ma come fare se tutto il mio corpo tende verso di lui e le nostre solitudini si richiamano, si toccano e ci mettono nei guai?




Ciao a tutte anime belle.

Ed eccoci qui a recensire un altro libro di Deborah Fasola, uno Sport Romance dove la perfetta fusione fra lo sport e l’amore è un equilibrio tale, dove non ci sono eccessi né da un lato né da un altro. Deborah si conferma, anche in questo libro, quella poetessa di cui vi parlavo nella recensione precedente. Rende tutto armonioso, in un libro che ho letto in meno di 24 h .

I temi affrontati, per quanto delicati, sono stati trattati con una leggerezza tale che non ho sentito l’angoscia che può derivare da situazioni tutt’altro che belle, perché Deborah è anche questo, trasforma una lacrima in un sorriso in un battito di ciglia, gli occhi si rivestono di una patina lucida, ma solo per le emozioni che trasmette, non per il dolore che possono provare i personaggi nei suoi racconti. I protagonisti della storia, Levi e Vanilla, toccano il fondo una marea di volte, ma risalgono alla luce e si portano dietro una risata che viene strappata anche alle tue di labbra.

Levi o Midnight, il sesto uomo dei Chicago Bulls e il basket è la sua vita da quando, ragazzino, ha trovato in questo sport la valvola di sfogo a quel dolore che la vita gli ha servito su un piatto d’argento. Bellissimo, sicuro di sé, si sente il padrone del mondo, ma tutto viene messo in dubbio quando incontra lei… Van l'assistente del suo procuratore, una segretaria imbranata, ma che non cede al suo fascino. Insicura, con un passato da dimenticare, quanto il suo vero nome. Levi è abituato ad avere tutto, ma lei gli sfugge. Lei, che gli fa tirare fuori il peggio ma anche il meglio di sé. Midnight non è abituato a sentirsi dire no, eppure quella ragazzina mette tutto in discussione, lo disprezza per come si comporta, per il suo ego smisurato, almeno questo è quello che crede Levi, ma sarà poi vero che Van lo odia? In fondo odio e amore sono due facce della stessa moneta, il problema è capire da quale lato cadrà quando si lancia in aria. Sta tutto nelle probabilità, la stessa che dice che ci sono il 99% di possibilità che ti ritrovi davanti il tuo personale incubo, d'altronde lui è tutto ciò che racchiude il suo soprannome Midnight. Mezzanotte, come l’ora più oscura, come i demoni che la popolano. Cosa rimane allora a Van se non scappare dalle sue ombre a dal loro Signore?

A voi le risposte a queste domande.

Vi posso dire che non ci sarà un momento in cui vi annoierete, vi posso dire che Van vi conquisterà solo per le sue espressioni buffe cosi ben descritte che vi sembrerà di vederla. Ecco una delle tante capacità di Deborah, descrivere cosi nel dettaglio la scena tanto da catapultarvi lì con i protagonisti. Protagonisti che portano le stesse insicurezze le stesse paure che ognuno di noi prova, quei demoni che in qualche modo siamo stati costretti a rifiutare.

Fra le mille frasi sottolineate, una mi è rimasta particolarmente impressa, perché il passato in qualche modo, probabilmente spaventa più del futuro, perché quelle cicatrici rimangono sempre a monito di ciò che è stato e non può essere cambiato.

Le cose che segnano di più nella vita (…) sono come imponenti tracce dolenti che non vanno mai via, anche quando ci sembra che l’abbiano fatto; in realtà sono lì, silenti e in attesa, ed esplodono di nuovo in tutta la loro potenza non appena le si tocca”

Tuttavia, se il passato non può essere modificato, il futuro lo si può plasmare a seconda delle scelte che si fanno, basta imboccare un via diversa, basta dire un no, non sottostare a un ricatto e tutto cambia, siamo sempre e solo noi artefici del nostro destino. Fra le righe del romance di Deborah, ho colto questo messaggio, la morale è che solo noi possiamo decidere quello che ci tocca o meno. E anche se quelle ferite riprendono a sanguinare, bisogna ricordare che un rimedio c’è sempre per tamponarle. Il linguaggio fluido, l’alternanza in PoV non hanno fatto altro che ampliare sentimenti e emozioni dei protagonisti che diventano tue. Un romance il cui epilogo è stato non emozionante di più, perché quando lo si vuole, il sole può splendere anche a Mezzanotte.

5 meritatissime piume alla nostra Deborah Fasola con il suo MIDNIGHT, e non posso andare oltre perché è il massimo, ma alcune autrici lo superano perché i loro non sono solo libri che leggi diventano inevitabilmente pezzi del tuo cuore

A presto





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