Nonostante Mikael, il fratello maggiore, le rammenti che la vita potrebbe essere davvero semplice, se lei non insistesse a complicarsela, e che nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato, Viktoria preferisce rinunciare alla felicità invece di rischiare.
Da più di un anno mantiene le distanze da Logan che, con un semplice buffetto sulla guancia, le ha fatto battere il cuore in un modo nuovo e inaspettato. Lo conosce da sempre perché è praticamente di famiglia, frequenta il dojo dove lui è maestro di arti marziali, e non riesce a capacitarsi di quella particolare sensazione che avverte al centro del petto quando lo vede.
Grazie a una piccola interferenza da parte del fratello, Viktoria si lascerà andare all’amore, ma un’improvvisa tempesta la travolgerà, avvolgendola nel buio della disperazione.
Quanta gioia, e quanto dolore, può contenere un cuore?
Ciao a tutte anime belle,
sono da circa mezz’ora davanti allo schermo del pc a trovare le parole adatte per questa recensione. Chi ha imparato a conoscermi, sa che non sono la blogger che si limita a dare un giudizio o a leggere un libro perché deve farlo. Io cerco di andare sempre oltre alle pagine di un romanzo cercando di capire, oltre la trama e tutto il contorno, cosa abbia potuto spingere un’autrice a mettere su carta una storia. Cerco di capire se, in quelle pagine, ci sia solo qualcosa di narrato oppure se, le emozioni descritte, in qualche modo facciano parte della persona che le racconta.
Il romanzo di Emma Mei è arrivato diritto al cuore, un tripudio di emozioni che, per la prima volta, non sono stata capace di gestire con lucidità, tale è stata la loro intensità mi sono trovata tante volte, durante la lettura, a riprendere fiato. Non smette di piovere, non è solo un romanzo d’amore va oltre a ciò che l’animo di una persona può sopportare. Per la prima volta non mi soffermerò molto sulla trama, il libro va letto nella sua totalità, i personaggi vanno conosciuti e amati vivendoli attraverso la penna della bravissima autrice Emma Mei, che io non conoscevo, ma entrare a far parte del magnifico mondo delle blogger ti da anche questo privilegio, scoprire quelle autrici che sanno regalarti emozioni nuove.
Vi posso dire che conoscerete un lady Iceberg, Viktoria, un sensei bello come un raggio di sole, Logan, un fratello, quello di Viktoria, con un eterno sorriso sul bel volto, Mikael. Vi affaccerete a una cultura affascinante, quello orientale, che fa del Karma l’ago della bilancia che governa gli equilibri su questo universo. Invidierete Logan e Mikael che, hanno fatto della parola zen, il loro mantra personale. Conoscerete una simpatica nonna (quella di Vik e Mik ) accompagnata da un fidanzato italiano , Francesco, che vi donerà la saggezza di chi ha vissuto tanto nella vita. Viaggerete da New York a Saint Paul, fino ad arrivare ad Amburgo osservando incantate ciò che il panorama ha da offrire. E poi succederà, passerete da un giorno di sole a un temporale, di quelli che devastano, di quelli che cancellano ogni cosa eccetto quell’albero che ha radici cosi profonde da non poter essere sradicato. La tempesta vi coglierà in pieno, la pioggia sarà incessante e il vento vi farà tremare, ma, dopo, il cielo tornerà sereno e l’arcobaleno che spunterà sarà cosi abbagliante da rimanervi impresso nell’animo … cosi come impresse vi rimarranno alcune frasi, metafore, che solo la cultura orientale può regalare. Nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato, ve lo ripeterete spesso leggendo questo libro (esattamente come Mik lo ha ripetuto a quella sorella Vik che ama dal profondo), perché cercherete di capire quale sia il posto giusto di Vik in questa storia. Capirete la forza di questa piccola donna, da una frase di Lao Tzu (riportata dalla bocca sapiente di Logan) “Essere amati profondamente dà forza, mentre amare profondamente dà coraggio.”
Non smette di piovere, è un romanzo che non va letto con gli occhi, ma con il cuore. È un vaso di pandora che una volta aperto libererà (non i mali del mondo) ma tutte quelle emozioni che cercherete di rincorrere, ma loro si prenderanno gioco di voi perché i sentimenti non hanno forma, non possono essere compressi in un posto chiuso, devono essere liberi di aleggiare intorno a una persona, anche se, questi sentimenti, comportano una rabbia profonda, un amore altrettanto grande che rischia di spezzare un anima.
L’equilibro, tanto decantato dalla cultura orientale, viene raggiunto nel momento in cui si prende coscienza che, ogni emozione trova la giusta collocazione nella vita di una persona, come in quella di Vik che ha attraversato la tempesta, che ha sentito sulla pelle la pioggia che si mischiava alle sue lacrime , che ha lasciato e ripreso l’amore devastata dalla potenza che un sentimento cosi profondo può dare.
Quando sono arrivata all’ultima pagina di questo libro mi sono trovata in totale sintonia con la protagonista, tanto da sentire quel nodo alla gola che parecchie volte ha spezzato il fiato di Vik. Un mio caro amico mi ripeteva che: Spesso ci si trova in mezzo al mare, senza niente a cui appigliarsi, ci si sente soffocare perché i polmoni non riescono più a respirare. Tuttavia, per sopravvivere, si deve imparare a fare il morto in acqua…. perché cosi si ha sempre la possibilità di stare a galla...
Emma Mei, ha descritto perfettamente questo. La sua Viktoria, è rimasta molto in mezzo al mare in tempesta, ha rischiato di annegare fra i suoi flutti, ma è riuscita a rimanere a galla. Il linguaggio scorrevole dell’autrice senza errori in PoV, che ha visto come protagonista Vik, ha amplificato ogni sua emozione ogni suo sentimento rendendolo palpabile…. Certe situazioni, se vissute, lasciano un marchio nell’anima, simile al tatuaggio che Vik ha sulle spalle … Ripeto quello che Mik ha detto a sua sorella, una citazione di Budda che racchiude quello che tutti noi ci siamo trovati ad affrontare nella vita.
“Qualunque sia il dolore che scuote il tuo cuore, verranno cose di gran lunga più belle che prenderanno il suo posto”
5 meritatissime piume a Emma Mei, un’autrice che è stata una scoperta per me, che mi ha dato il coraggio di riaprire quel diario da tanto tempo tenevo chiuso in un cassetto.
Vi lascio con una frase con un'altra citazione, perché nella cultura orientale ogni parola viene pesata con la giusta misura,
“La felicità non è un sentimento, è una decisione”
Wooow che entusiastica recensione! Grazie!
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