vi è mai capitato quando, eravate bambine, di immaginare che la vostra storia potesse diventare un domani una favola da leggere su un libro? Oh io credo di sì! Ho fatto questa piccola premessa perché Valentina Piazza, per l’ennesima volta, è riuscita a dar voce a uno dei tanti sogni che ognuna di noi ha nel cassetto, è riuscita a catapultarmi in una storia (costruita ad arte) dove la protagonista assume pian piano le fattezze di Alice nel paese delle meraviglie, con tanto di Cappellaio Matto e Bianconiglio. Ha aperto le porte su un’epoca vittoriana che è diventata Wonderland Hall.
Siamo nella Londra del 1863, li dove l’apparenza contava più della reale sostanza delle persone, si fa largo in una società troppo legata a un titolo nobiliare, la giovane Alison, una sorta di tornado in crinolina. Figlia di un uomo d’affari che si è fatto su mille sacrifici, lavorando nelle miniere, è stata sempre spronata dal padre stesso ad a usare l’intelletto, più che fermarsi alle cose frivoli e superficiali.
La storia ha il via con Alison che, accompagnata dalla sua grande amica Caroline e dalla domestica (una sorta di balia) Beth, esattamente come un piccolo uragano si precipita all’evento che sta tenendo Londra in fermento, l’inaugurazione della prima metropolitana sotterranea. Tanto presa dall’evento evita di finire a terra grazie all’intervento di una mano ben salda …quel tocco scatena in Alison sensazioni mai provate. Quella mano ben curata appartiene a un uomo affascinante e imponente con uno strano cappello logoro in testa, a differenza del suo vestito impeccabile. Lo sconosciuto si perde nella folla lasciando Alison in uno stato di confusione… ma questo è solo l’inizio. All’affascinate sconosciuto, se ne contrappone un altro la cui fama precede il suo nome, il Duca di Grafton. Damian che ha fatto della dissolutezza il suo stile di vita, rimane incantato da quella fanciulla che entra nello stesso vagone che lo ospita. Alison per sfuggire allo sguardo insistente (con la scusa di prendere un po' d’aria) del Duca finisce nuovamente fra le braccia dello sconosciuto che ora ha un nome, Solomon Tucker, che si rivela essere un grande amico del Duca. Lo stesso Duca che avendo puntato la sua prenda, Alison, indice un ballo in maschera in suo nome. Insieme all’invito, arriva un dono da Daniel, un vestito che sarà cucito sulla bellissima figura di Alison dal suo sarto personale e misterioso che nessuno conosce. Riluttante e su insistenza del padre, Alison accetta, ma il sarto misterioso del Duca di Grafton, colui la cui identità è sconosciuta a tutti non è altro che l’uomo che Alison ha conosciuto all’inaugurazione della metropolitana, Solomon Tucker. Abile sarto, un vero gentiluomo, Solomon è la dolcezza fatta persona… Lentamente fra i due nasce un sentimento di una potenza tale da investirli in pieno, come una tempesta su una nave. Su di loro aleggia sempre l’ombra del Duca che, esattamente come un leone che punta la gazzella, viene spronato ancora di più dalla reticenza di Alison. Lei scappa lui la rincorre. Alison seguirà il Bianconiglio nella sua tana o deciderà di fermare il tempo prendendo un thè con il Cappellaio Matto?
A Wonderland Hall nulla è come sembra. Vi perderete nei suoi giardini guardando nascoste, dalle siepi modellate ad arte, ciò che Wonderland cela. Vi troverete a sognare di indossare uno degli abiti di Solomon, sperando che sia proprio lui a cucirvelo addosso. Sarete travolte da quel sentimento che investe i protagonisti, uniti nell’amore, ma divisi da quelle classi sociali che all’epoca, non concedevano a un umile sarto di innamorarsi di una donna dell’alta società. Sarete conquistate dalla dolcezza di Solomon e contemporaneamente dalla sfrontatezza del Duca Grafton. Assisterete a un epilogo che vi lascerà con il fiato sospeso, aprendo una piccola porticina su quello che sarà il secondo volume di Wonderland Series, che uscirà da qui a pochi giorni.
Rapita dalla prima all’ultima pagina, quando sono giunta alla fine avevo voglia di leggere il seguito pervasa dalla smania di capire quali altri misteri ha ancora da svelare Wonderland Hall. Valentina piazza, si conferma la grande autrice che è, avevo già letto i suoi romanzi storici, ma qui siamo oltre. L’autrice ha questa meravigliosa capacità, quella di prenderti per mano e trascinarti li dove la realtà si fonde alla perfezione con la fantasia, li dove le vicende di una giovane ragazza, Alison, hanno dato origine (secondo la fantasia dell’autrice) alla favola di Alice nel paese delle meraviglie. Meritatissime le 5 piume a questo primo libro della serie Romanzi Vittoriani, un grande grazie a Valentina che per l’ennesima volta mi ha dato la possibilità di sognare ad occhi aperti
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