07 giugno 2022

RECENSIONE: - "DAL PASSATO, ALL’IMPROVVISO" - di Maria Teresa Steri

 



Titolo: Dal passato, all’improvviso
Autore: Maria Teresa Steri
Genere: Thriller  Psicologico
Anno di Pubblicazione: Marzo 2022
Pagine: 430

Cinzia sta passeggiando per le vie del quartiere, quando un uomo attira la sua attenzione. È Morris, un vecchio amore che non vedeva da vent'anni. Un incontro in apparenza casuale, durante il quale nessuno dei due accenna al terribile segreto che condivide con l'altro.

Qualche giorno dopo, però, Cinzia viene a sapere che nel suo paese natale è stato dissotterrato il cadavere di Giulio, un amico che risultava scomparso, e capisce che Morris non è tornato per caso nella sua vita. Per lei è il momento di fare i conti con un incubo: la paura di essere incriminata per un crimine mai commesso, ma nel quale è suo malgrado coinvolta.
Confidarsi con il marito Samuele sembra impossibile e mentre le bugie si moltiplicano per tenere sepolta quella parte oscura della sua vita, la polizia comincia a scavare nel passato in cerca del responsabile dell'omicidio.
Intanto, Samuele viene contattato dalla sorella di Giulio che gli chiede aiuto per far luce sul delitto del fratello. La sua curiosità di giornalista e la paura di perdere Cinzia lo spingono a indagare, anche a costo di scoprire una scomoda verità.
In che modo Cinzia è coinvolta nell'omicidio? Perché Giulio è stato ucciso? E chi è Morris, l'uomo che Cinzia teme così tanto?



Il ritrovamento di un corpo in cattive condizioni nel paese di Collescuro rimette in essere le indagini nel momento in cui l’esame del DNA conferma si tratti del sedicenne Giulio Bernardini, scomparso in circostanze misteriose vent’anni prima.

La riapertura del caso si ripercuote sui suoi protagonisti allora legati fra loro, poi perdutisi di vista. Cinzia, la protagonista, adesso sposata e in dolce attesa, si trova a rivivere il periodo più brutto della sua vita di sedicenne, fatta di menzogne e silenzi in cui si richiude, suo malgrado, adesso nei confronti di Samuele, suo marito, nel momento in cui riappare la figura di Morris, l’allora suo fidanzato segreto di sedici anni più grande di lei.

I personaggi intrecciano una danza con le vicende che li travolge accrescendo la suspense grazie a un ritmo narrativo sapientemente dosato fra i vari capitoli per tenere sempre deste e curiosa l’attenzione del lettore. È un ritmo cadenzato da pensieri, sospetti, paure e tentativi di prevenire le azioni del “nemico”, ma anche di parole non dette per paura di ferire la persona amata. Ciò genera, a mio parere, un “giallo fra le mura domestiche”: Cinzia si chiude a riccio paralizzata dalla paura di essere incriminata come complice e Samuele riscopre nella moglie lati mai conosciuti che a volte mettono a dura prova la sua fiducia in lei: “Avrei voluto accorrere da lei, ma un senso di risentimento nei suoi confronti mi bloccava. E una parte di me inorridiva all’idea che mia moglie potesse essere coinvolta”. Da buon giornalista qual è, Samuele svolge, parallelamente alla polizia, le sue indagini private sul caso proprio per tentare di capire chi davvero sia la moglie e nello stesso tempo non le fa mancare il suo supporto e la protegge. Samuele è, nonostante i sospetti, una roccia solida e affidabile. Cinzia, d’altro canto, è una donna vissuta nella paura per vent’anni a causa di quell’omicidio poiché sa, o crede di sapere, come si sono svolti i fatti e il ritrovamento del suo cellulare accanto al corpo dell’amico morto è l’elemento che rischia di incastrarla per un crimine non commesso ma in cui è coinvolta. Il tutto è ulteriormente legato da Morris, figura intelligente, elegante, precisa, sinistramente maniaca del controllo… sicuramente ambigua che tanta parte ha avuto nelle vicende di quel passato oscuro; Cinzia aveva lasciato Morris e lui non l’aveva presa bene: “si era comportato come se avesse subito un oltraggio imperdonabile, come se fosse stato trattato ingiustamente (…) il tipo d’uomo (…) non avvezzo ad essere scaricato”. Adesso torna a tormentare la sua ex fiamma Cinzia e Samuele che si rode di gelosia.

Numerosi sono i personaggi secondari e comunque tutti importanti per lo svolgimento del thriller: anche la figura del vecchio zio Bruno-Brontolo è una presenza, a mio parere, necessaria poiché serve a disinnescare o, il più delle volte, a innescare i nuovi motivi di discussione tra i personaggi.

È un thriller psicologico all’insegna del doppiogioco e dell’ambiguità fino alla fine in cui, con colpi di scena e rivelazioni insospettabili, vengono sciolti i nodi in modo magistrale e affatto scontato. È il caso di dire che in questo libro non tutto è ciò che appare!






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