01 marzo 2023

RECENSIONE: - "Ti prenderai cura di me?" - di Arianna Bonati







Titolo: Ti prenderai cura di me?
Autore: Arianna Bonati
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: Romance Rosa, Second chance, New Adult
Data pubblicazione: 19 ottobre 2022
Pagine: 700 circa
Finale: Autoconclusivo

Hana è una studentessa di umili origini, con un passato difficile alle spalle.
Andrea è un ragazzo di buona famiglia, molto arrogante, a cui non sembra mancare nulla.
I due si ritrovano per casualità alle quattro di notte.
Lei si era presa una cotta tremenda per lui, quando frequentavano il liceo.
Lui non sembra averla dimenticata.
Si lasciano con un misto di malinconia e troppi non-detti.

Dopo qualche anno, la sorte, con la sua crudele ironia, li fa rincontrare di nuovo.

“Ti prenderai cura di me?” gli aveva scritto Hana, in una lettera d’amore che assomigliava a una canzone.
E lei? Riuscirà a prendersi cura di lui?
Il destino ha concesso loro un’ultima possibilità.



Ti prenderai cura di me? è un romanzo struggente, forte e dolce nello stesso tempo. È una storia d’amore dove alle farfalle nello stomaco si aggrovigliano i rovi della sofferenza.

I protagonisti sono Hana e Andrea: lei di umili origini, lui il classico riccone benestante. Le loro strade si incrociano la prima volta al liceo, quando Hana si prende una cotta per lui e gli scrive una lettera, poi si perdono di vista per diversi anni. Quando la casualità li fa rincontrare, le cose sono cambiate: Andrea “fascinoso, arrogante, sfacciato, con quello sguardo acuto e un’espressione sardonica sempre calata sul volto” è adesso malato terminale per un tumore e Hana, mite e remissiva, è diventata un’infermiera domiciliare, lavoro che ha scelto perché le piace “l’idea di prendersi cura degli altri”. Si prenderà cura di Andrea. Il rapporto tra i due non è affatto semplice: Andrea ha un pessimo carattere abbrutito dalla rabbia per il dramma che sta vivendo eppure Hana, pavida e con la continua percezione di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, è quella che gli tiene testa e che gli riflette come uno specchio le sue paure: lui è così aggressivo e irascibile perché ha paura di morire e si sente troppo solo. Andrea si definisce “un prodotto a breve scadenza” e allontana da se tutti, desiderando ardentemente, invece, di essere amato e confortato. Le sue barriere cedono solo con Hana che riesce a placare (seppur con fatica) il suo demone e a fargli “riprendere consistenza” con una frase semplice, ma di cui lui ha disperato bisogno: “sono qua per te”.

Ma se Andrea ha un “demone” dentro che non lo fa arrendere mai e lo fa lottare per vivere perché “non è finita finché non è finita”, Hana dal canto suo deve fare i conti con la sua “ombra” che la divora e che la getta nella più totale disperazione fino a portarla ad una gelida rassegnazione. Sono due esseri totalmente differenti ma nello stesso tempo incredibilmente uguali nella comune disperazione e nell’amore che li unisce in nome di quel filo rosso che li lega e che “si stringe, si allunga, si aggroviglia, si sfalda, ma non si rompe”.

Degna di nota è la crescita del personaggio di Andrea: prima offensivo e sbruffone, poi addolcito e innamorato, un uomo nuovo di cui si stupisce lui stesso.

Non da meno sono i personaggi secondari eppure fondamentali: Stefano, il fratello di Andrea; Vanessa la sua terribile ex; Rebecca, la madre, implacabile, ma anche lei col suo vissuto doloroso; infine Clara la governante che lenisce le asperità: “Ognuno di noi (…) trasporta uno zaino pieno di sassi sulle spalle. Camminare è dura. Anche condividerne il peso (…)”.

Ho amato questo romanzo: intenso, emozionante, psicologicamente coinvolgente, denso in ogni singola pagina. Ho dovuto aspettare alcuni giorni, prima di recensire, per far sedimentare il groviglio di emozioni forti che mi ha suscitato. Molto ben scritto e articolato in ogni sua parte. Ottimo.




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