Titolo: Ti prenderai cura di me?
Autore: Arianna Bonati
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: Romance Rosa, Second chance, New Adult
Data pubblicazione: 19 ottobre 2022
Pagine: 700 circa
Finale: Autoconclusivo
Ti prenderai cura di me? è un romanzo struggente, forte e dolce nello stesso tempo. È una storia d’amore dove alle farfalle nello stomaco si aggrovigliano i rovi della sofferenza.
I protagonisti sono Hana e Andrea: lei di umili origini, lui il classico riccone benestante. Le loro strade si incrociano la prima volta al liceo, quando Hana si prende una cotta per lui e gli scrive una lettera, poi si perdono di vista per diversi anni. Quando la casualità li fa rincontrare, le cose sono cambiate: Andrea “fascinoso, arrogante, sfacciato, con quello sguardo acuto e un’espressione sardonica sempre calata sul volto” è adesso malato terminale per un tumore e Hana, mite e remissiva, è diventata un’infermiera domiciliare, lavoro che ha scelto perché le piace “l’idea di prendersi cura degli altri”. Si prenderà cura di Andrea. Il rapporto tra i due non è affatto semplice: Andrea ha un pessimo carattere abbrutito dalla rabbia per il dramma che sta vivendo eppure Hana, pavida e con la continua percezione di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, è quella che gli tiene testa e che gli riflette come uno specchio le sue paure: lui è così aggressivo e irascibile perché ha paura di morire e si sente troppo solo. Andrea si definisce “un prodotto a breve scadenza” e allontana da se tutti, desiderando ardentemente, invece, di essere amato e confortato. Le sue barriere cedono solo con Hana che riesce a placare (seppur con fatica) il suo demone e a fargli “riprendere consistenza” con una frase semplice, ma di cui lui ha disperato bisogno: “sono qua per te”.
Ma se Andrea ha un “demone” dentro che non lo fa arrendere mai e lo fa lottare per vivere perché “non è finita finché non è finita”, Hana dal canto suo deve fare i conti con la sua “ombra” che la divora e che la getta nella più totale disperazione fino a portarla ad una gelida rassegnazione. Sono due esseri totalmente differenti ma nello stesso tempo incredibilmente uguali nella comune disperazione e nell’amore che li unisce in nome di quel filo rosso che li lega e che “si stringe, si allunga, si aggroviglia, si sfalda, ma non si rompe”.
Degna di nota è la crescita del personaggio di Andrea: prima offensivo e sbruffone, poi addolcito e innamorato, un uomo nuovo di cui si stupisce lui stesso.
Non da meno sono i personaggi secondari eppure fondamentali: Stefano, il fratello di Andrea; Vanessa la sua terribile ex; Rebecca, la madre, implacabile, ma anche lei col suo vissuto doloroso; infine Clara la governante che lenisce le asperità: “Ognuno di noi (…) trasporta uno zaino pieno di sassi sulle spalle. Camminare è dura. Anche condividerne il peso (…)”.
Ho amato questo romanzo: intenso, emozionante, psicologicamente coinvolgente, denso in ogni singola pagina. Ho dovuto aspettare alcuni giorni, prima di recensire, per far sedimentare il groviglio di emozioni forti che mi ha suscitato. Molto ben scritto e articolato in ogni sua parte. Ottimo.
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