Genere: Fantasy
Casa editrice: Self
Data di Uscita: Ottobre 2021
Prezzo: € 3.99
La ruota ha ripreso a girare, ma l'equilibrio è appeso a un filo.
Nell'Eden, Haziel affronta il futuro con una nuova consapevolezza di sé, decisa a scoprire la verità.
Nel Caos, Sam torna a fare i conti con i demoni del suo passato, determinato a uscirne.
E mentre combattono contro un fato che sembra volerli dividere a tutti i costi, una nuova minaccia sorge nell'ombra, pronta a colpire. Perché l'immortalità fa paura, quando la prospettiva è una condanna eterna.
Il mondo sta per finire. Di nuovo.
Ma sarebbe strano se decidesse di restare integro.
Avendo letto “Anime Elette” il primo volume della “Ruota del divenire”, ho una visione chiara del punto in
cui siamo in “Anime Sole”. Credo, però, che un sequel che si rispetti debba funzionare anche come opera
unica. Un lettore, che per qualche motivo inizia a leggere dal “secondo atto”, insomma, non deve sentirsi
perso, ma divertirsi, e magari sentirsi invogliato a fermare la lettura, comprare il primo volume e
incominciare dal punto giusto. “Anime sole”, a mio avviso, soddisfa abbastanza questo requisito.
Onestamente preferisco i riassunti palesi nel prologo o come introduzione, ma devo ammettere che
l’autrice se l’è cavata egregiamente, considerando anche che produrre info soddisfacenti sugli avvenimenti
passati senza ricorrere a lunghi flashback o a forzate lungaggini inserite nei dialoghi, non è cosa da poco. I
miei complimenti. Per di più le informazioni arrivano abbastanza presto, lasciando giusto il tempo ad un
buon incipit di fare il suo lavoro e agganciare l’attenzione del lettore.
Mi piace la partita a tre fra le vicende del passato, il presente in una location, e il presente in un'altra. Mi
piace perché sembra una sfida stilistica divisa dalla necessità di sciogliere dei nodi (obbligati a mio avviso,
quindi bene) e quella di portare avanti la storia. In questo gioco, lo sguardo del lettore (almeno il mio) non
sempre riesce a focalizzare subito su quale dei tre campi si trova la palla, ma non lo considero un grande
difetto visto il notevole grado di difficoltà nel gestire i tempi di una partita a tre. Ed anche per questo, faccio
i miei complimenti all’autrice.
Gli intrecci rosa, che in “Anime Elette” avevo considerato rispettosi della trama principale, in “Anime Sole”,
per il mio personale gusto, sembrano prendere troppo piede. Devo dire che li ho trovati squisitamente
morbosi, però catturano l’attenzione con quella prepotenza che li per lì apprezzi, ma che sottrae fascino
alla trama principiale. Lo faccio notare all’autrice perché reputo che i temi: inferno, paradiso e derivati,
ritraggano il pensiero universale dell’autore e non c’è niente di più importante, nella letteratura, di far
conoscere il proprio pensiero universale.
I concetti di libero arbitrio, di morte, di rinascita, di bene e male, di perfezione, di purezza e abominio, di
luce e ombra, non sono idee astratte, raggiungibili solo dalla religione o al massimo dalla filosofia, secondo
l’autrice di “Anime Sole”, ma sono indicazioni, scalini, indizi, tasselli di un puzzle che si può, si deve
completare. Non c’è niente che non si possa spiegare, nemmeno il mistero più grande. Tutto è celato dai
costrutti dell’impossibile e dell’incomprensibile. Spetta alle capacità visionarie, (più che alla fantasia)
destrutturare i concetti impedenti, per rimodellarli in un’immagine simile alla realtà, sempre più fedele ad
ogni tentativo, fino a che la verità tutta intera non verrà svelata.
L’autrice di “Anime sole” non si risparmia in questo sforzo, tutt’altro, ci vive dentro, e il risultato si vede,
anzi, si legge.
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