04 marzo 2023

RECENSIONE: - "2030 APOCALYPSE WAR" - di Elisa Delpari





Autore: Elisa Delpari

Editore: Gruppo Albatros Il Filo

Lingua: italiano

Genere: Post-apocalittico/fantasy

Pagine: 454

Data d’uscita: 19 marzo 2022

Prezzo: Kindle unlimited 2.99€


Elektra ormai è diventata una donna adulta, che lavora come medico chirurgo nel più rinomato ospedale di New York, si è sposata con Daniel l'amore della sua vita... insomma, ora è felice e appagata come non mai. Ma dopo molto tempo, le visioni che l'hanno accompagnata durante l'adolescenza ritornano prepotentemente nella sua vita. Questa volta gli episodi sembrano appartenere a un futuro post-apocalittico, nel quale la protagonista scorge una New York distrutta da un evento devastante. Da quel giorno queste premonizioni di morte e distruzione cresceranno di intensità fino a quando un giorno la sua città verrà invasa da un nemico molto potente: il generale dell'impero giapponese Yamamoto, che sottometterà gli abitanti attraverso i suoi metodi barbari e crudeli, riuscendo così ad avere il totale controllo della metropoli in brevissimo tempo. Elektra grazie all'aiuto di un gruppo di ragazzi dalle abilità molto speciali, formerà un team di ribelli con cui combatterà l'invasore fino allo scontro finale, per riconquistare la libertà.




Incipit ben strutturato, conosciamo subito la protagonista e l’ambiente in cui si trova e la direzione in cui l’autrice vuole portare il lettore.

Per quel che mi riguarda “Frankenstein o Il moderno prometeo” è il sacro Graal della letteratura di genere e sono sicuro che il 99,99% dei lettori lo conosce. Alle volte specificare delle ovvietà denaturalizza il discorso e appesantisce la lettura, specialmente se la stessa informazione viene ripetuta in modo identico più volte. Mi perdoni l'autrice per questo appunto.

Un po’ più in là nel futuro può corrispondere a grandi passi in avanti tecnologici e biologici in quanto entrambi le crescite sono esponenziali. Ci sono degli sforzi visionari più realistici di altri e credo che “2030 APOCALYPSE WAR” abbia questo potenziale. Ci sono però delle informazioni che si allontanano un po' dalla verosimiglianza narrativa: oggi le bombe atomiche sono più potenti di quelle usate nella Seconda guerra mondiale, non dieci, ma cento, mille, duemilacinquecento (la più potente mai testa) addirittura cinquemila volte, per la più potente in progettazione. Ad oggi le maggiori potenze nucleari sventolano lo spauracchio dell’atomica come deterrente per chi volesse dichiarare guerra, o invadere. Funziona, o almeno ha funzionato fino ad oggi. Le potenze nucleari non vengono attaccate, figuriamoci invase. Gli Stati Uniti sono la seconda potenza nucleare al mondo, nessuno stato oggi si sognerebbe di invaderla, o ne pagherebbe le conseguenze. Lo stesso vale per molti altri stati europei, e per tutti quelli che fanno parte dell’alleanza atlantica, anche se non sono potenze nucleari, poiché il famoso quinto articolo dell’alleanza garantisce la difesa comune. È impensabile che da qui a pochi anni le cose possano cambiare al punto che una nazione sia in grado di sfidare tutte le potenze nucleari senza subirne le conseguenze. È impensabile, ho detto e lo ribadisco, ma non è impossibile. La letteratura, con la sua forza visionaria, può renderlo possibile in un’infinità di modi, primo fra tutti i poteri spirituali, ed è proprio questa la forza di “2030 APOCALYPSE WAR”. Ho apprezzato moltissimo la contrapposizione che si evince tra i poteri spirituali e quelli bellici tradizionali. Come a dire che l’unica via di uscita dall’eterno impasse del potere temporale si celi nella spiritualità. È un concetto che va al di là dell’eterna lotta tra il bene e il male, poiché suppone la sua risoluzione, non con una battaglia finale, bensì con l’evoluzione dello spirito. Quindi la letteratura può far invadere il mondo intero anche nel 2030 senza trovare contrapposizioni realistiche/verosimili, ma va spiegato il come, in modo approfondito, realistico e verosimile.

La luce che più di tutte emerge da “2030 APOCALYPSE WAR” secondo me riguarda il desiderio di immaginare soluzioni all’eterno, diabolico, umano vizio di ripetere gli stessi errori senza imparare dalla storia. Questo desiderio, che appartiene all’autrice, è prezioso più di ogni appunto sulla tecnica, sullo stile o sulla storia di un romanzo. Ci vuole coraggio per esporsi in questo senso, non è una cosa che si impara.





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