24 marzo 2023

RECENSIONE: - "Dolce e amaro" -di Veronica Geraci






 Camilla vive in un piccolo paese della Sicilia. Sin da bambina la vita la mette di fronte a episodi drammatici, che le faranno capire che vivere può essere dolce, ma anche tanto amaro. Sarà costretta a trasferirsi in Toscana, a Pisa, e dovrà reinventarsi cercando di superare il dolore che la accompagna. Elena è la fedele amica che la seguirà nelle sue avventure. Insieme cercheranno di intraprendere un percorso che le porterà alla scoperta di sé stesse. Amori, affetti, emozioni. Un’altalena di sentimenti che le accompagnerà dai primi anni di vita fino all’età adulta. Drammi e problemi da superare si alterneranno a periodi felici e spensierati. Un percorso che si rivelerà dolce, ma anche tanto amaro, proprio come la vita vera, proprio come le vicende protagoniste della quotidianità di tutti. Un romanzo di rinascita, di consapevolezza, delicato ed emozionante per fare il pieno di sensazioni. Dolci e amare.

Camilla, la protagonista di Dolce e amaro è, di tre, l’ultima figlia di Francesco e Marzia. La sua è una famiglia come tante dove i rapporti sono legati alle affinità caratteriali più che a reali problemi di base, per cui Camilla si sente più vicina alla sorella Agata che al fratello Giacomo e il padre è speciale poiché sempre pronto ad ascoltarla e a coccolarla. Non esiste nessuno migliore del padre che riesce a colmare da solo le mancanze di una madre, secondo lei, non “molto presente” e sempre con “un diavolo per capello”. Ma compiuti i sedici anni, la vita di Camilla cambia e si stravolge: dolore, rabbia e cambiamenti di un certo peso alimenteranno in lei il rancore sempre crescente verso la famiglia e, soprattutto, verso la madre.

Ragazza caparbia, ma fragile, vivrà continuamente fra sentimenti contrastanti alternando periodi bui a periodi luminosi, altri negativi ad altri ancora positivi in un continuo altalenare fra “dolce e amaro”. Il suo percorso per gestire la rabbia e il rancore verso la sua famiglia d’origine che le ha celato verità fondamentali della sua vita, sarà lungo e supportato dall’amica di sempre Elena e dall’amore, seppure tormentato, di Jesus. La soluzione le verrà fornita dal nonno materno e dalla sua rivelazione poiché l’aiuterà a scoprire la vera se stessa grazie all’inserimento di un tassello mancante, ma di estrema importanza per Camilla. A questo punto il percorso interiore della giovane donna riesce ad arricchirla e a farle vedere le vicende passate sotto una luce diversa e con occhi più maturi e una mente “svelata”. Grazie a tutto ciò, e alla vicinanza sempre costante di Elena, sarà in grado di salvarsi e salvare dentro di sé gli affetti che aveva rinnegato soprattutto quello della madre: “Ripartivo dai sentimenti (…) cominciai davvero a risistemare la mia vita”. Fantastico il momento di in cui madre e figlia si trovano l’una di fronte all’altra, finalmente con la voglia, ma soprattutto con il bisogno, di conoscersi davvero: “Raccontami la vita”, le dice Camilla ed è l’inizio di un vero e sincero dialogo verso la riconciliazione: “Guardavo mamma con occhi diversi (…). Restammo lì, sedute una di fronte all’altra, guardandoci in silenzio, piangendo e forse per la prima volta ci sentimmo vicine”.

Un romanzo di rinascita, dove la crescita interiore della protagonista è scritta con cura in prima persona.





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