Camilla vive in un piccolo paese della Sicilia. Sin da bambina la vita la mette di fronte a episodi drammatici, che le faranno capire che vivere può essere dolce, ma anche tanto amaro. Sarà costretta a trasferirsi in Toscana, a Pisa, e dovrà reinventarsi cercando di superare il dolore che la accompagna. Elena è la fedele amica che la seguirà nelle sue avventure. Insieme cercheranno di intraprendere un percorso che le porterà alla scoperta di sé stesse. Amori, affetti, emozioni. Un’altalena di sentimenti che le accompagnerà dai primi anni di vita fino all’età adulta. Drammi e problemi da superare si alterneranno a periodi felici e spensierati. Un percorso che si rivelerà dolce, ma anche tanto amaro, proprio come la vita vera, proprio come le vicende protagoniste della quotidianità di tutti. Un romanzo di rinascita, di consapevolezza, delicato ed emozionante per fare il pieno di sensazioni. Dolci e amare.
Camilla, la
protagonista di Dolce e amaro
è, di tre, l’ultima figlia di Francesco e Marzia. La sua è una
famiglia come tante dove i rapporti sono legati alle affinità
caratteriali più che a reali problemi di base, per cui Camilla si
sente più vicina alla sorella Agata che al fratello Giacomo e il
padre è speciale poiché sempre pronto ad ascoltarla e a coccolarla.
Non esiste nessuno migliore del padre che riesce a colmare da solo le
mancanze di una madre, secondo lei, non “molto
presente” e sempre con “un
diavolo per capello”. Ma compiuti i sedici
anni, la vita di Camilla cambia e si stravolge: dolore, rabbia e
cambiamenti di un certo peso alimenteranno in lei il rancore sempre
crescente verso la famiglia e, soprattutto, verso la madre.
Ragazza
caparbia, ma fragile, vivrà continuamente fra sentimenti
contrastanti alternando periodi bui a periodi luminosi, altri
negativi ad altri ancora positivi in un continuo altalenare fra
“dolce e amaro”. Il suo percorso per gestire la rabbia e il
rancore verso la sua famiglia d’origine che le ha celato verità
fondamentali della sua vita, sarà lungo e supportato dall’amica di
sempre Elena e dall’amore, seppure tormentato, di Jesus. La
soluzione le verrà fornita dal nonno materno e dalla sua rivelazione
poiché l’aiuterà a scoprire la vera se stessa grazie
all’inserimento di un tassello mancante, ma di estrema importanza
per Camilla. A questo punto il percorso interiore della giovane donna
riesce ad arricchirla e a farle vedere le vicende passate sotto una
luce diversa e con occhi più maturi e una mente “svelata”.
Grazie a tutto ciò, e alla vicinanza sempre costante di Elena, sarà
in grado di salvarsi e salvare dentro di sé gli affetti che aveva
rinnegato soprattutto quello della madre: “Ripartivo
dai sentimenti (…) cominciai davvero a risistemare la mia vita”.
Fantastico il momento di in cui madre e figlia si trovano l’una di
fronte all’altra, finalmente con la voglia, ma soprattutto con il
bisogno, di conoscersi davvero: “Raccontami
la vita”, le dice Camilla ed è l’inizio
di un vero e sincero dialogo verso la riconciliazione: “Guardavo
mamma con occhi diversi (…). Restammo lì, sedute una di fronte
all’altra, guardandoci in silenzio, piangendo e forse per la prima
volta ci sentimmo vicine”.
Un romanzo
di rinascita, dove la crescita interiore della protagonista è
scritta con cura in prima persona.
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