31 marzo 2023

RECENSIONE: - "UN CAFFÈ PER L’ASSASSINO" - di Pamela Luidelli

 




Titolo: Un caffè per l'assassino

Autrice: Pamela Luidelli

Editore: HORTI DI GIANO

Genere: giallo/cozy mystery

Pag. 430

Pubblicazione: 15/12/2022


  

Beatrice Testaccio si ritrova a vivere nel piccolo borgo di Castel Lassù, sul Lago Maggiore, dove tutti sanno di tutto e passano il tempo a spettegolare. 

Intanto, gestisce il bar del paese con la zia Tina, si ritrova l'ex fidanzato che non sopporta per casa e deve combattere ogni giorno con il suo corpo un po' troppo "in carne", cosa che le genera insicurezza.

Nonostante questo, la nostra barista è un vulcano di energie e ha un carattere esplosivo, tanto da far scappare tutti quando sta per arrabbiarsi: sanno che è meglio starle alla larga.

Ma ciò che più la caratterizza è quell'inspiegabile rapporto che ha con la sfortuna, che la perseguita al punto da essere sospettata di omicidio visto che, guarda caso, si ritrova sul luogo del delitto.

L'arrivo nel piccolo centro di Ares Bacardi, noto cantante in decadenza, sconvolge gli equilibri al punto da portare Beatrice alla ricerca della soluzione del caso, facendolo a modo suo e scontrandosi con il maresciallo Domiziano De Gai, in quell'intricatissimo rapporto di amore e odio che ha con lui.

Attraverso l'umorismo giallo di Pamela Luidelli, questo cozy mystery ci catapulta nelle dinamiche che il destino ha simpaticamente ordito attorno all'improvvisata investigatrice pasticciona.



Un caffè per l’assassino è il secondo romanzo scritto da Pamela Luidelli con protagonista Beatrice Testaccio, grassottella romana con una dote speciale: cacciarsi nei guai, o attrarli come miele per api: “Da quando era nata, la sfortuna la perseguitava senza mai abbandonarla, sembrava che si divertisse a burlarsi di lei”. Beatrice, perennemente a dieta e in lotta con la bilancia, è l’antitesi della perfezione, ma per questo si fa amare subito anche da chi, come me, non ha letto il primo libro e impara a conoscerla con questo secondo lavoro.

La vicenda parte dall’accesissima competizione culinaria tra il bar Nemesi della zia di Beatrice e la pasticceria Albume che ingaggia uno chef e un cantante famosi per battere la concorrenza e che innescherà il meccanismo del giallo da risolvere. Ma oltre al giallo, c’è anche il rosa: il sentimento fra la giovane protagonista e il maresciallo De Gai, uomo tutto d’un pezzo “dallo scarso senso dell’umorismo e incline all’ira” e fiero della propria divisa! Le sue battute al veleno nei riguardi dell’eccessivo peso della donna non sono altro che un modo per mascherare i propri sentimenti, prima fra tutti a se stesso. Si troverà a indagare insieme ai suoi sottoposti incompetenti e sarà, volente o nolente, affiancato (a volte anche anticipato) dall’intelligente barista.

Numerosi sono i personaggi presenti nel libro, ognuno con una sua identificazione precisa nel contesto per cui si possono in gran parte definire co-protagonisti: c’è la famiglia strana detta “Addams”; Annuccia, il “gazzettino padano del paese”; Angela detta “la Contessa“per la sua aria da aristocratica” inversamente proporzionale alla sua loquela “da scaricatore di porto”; la specificazione di ognuno risiede anche nella intelligente e umoristica scelta da parte dell’autrice di assegnare loro dei cognomi “parlanti”, pertinenti a vizi o virtù o caratteristiche che appartengono loro per cui Beatrice, romana, di cognome non poteva che fare Testaccio, il cantante ospite nel paesino, incline al bere (e non solo) non poteva che chiamarsi Bacardi, così la pasticceria rivale si chiama Albume, il carabiniere, con le sue manie e i suoi sospetti, si chiama “Bipolare”… e il bar Nemesi che, in qualsivoglia modo interpretarlo, o “giustizia” alla maniera classica o “vendetta”, rientra sempre perfettamente nello spirito narrativo e tematico del nostro romanzo.

Romanzo esilarante, umoristico, divertente e dai risvolti non scontati!








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