Prezzo ebook: 2,69€
Uno scambio di battute scritte su un cartellone pubblicitario, in calce al fondoschiena di una modella di intimo, diventa la chat di Livia e Jacopo. Lei cinica, disillusa e un po’ scontrosa, dopo la morte della madre, si barcamena tra lo studio e un lavoro come cameriera. Lui, più maturo, è un manager affermato e con un matrimonio ai titoli di coda. L’incontro tra Livia e Jacopo è troppo potente ed esplosivo per accontentarsi dello spazio bidimensionale di un poster pubblicitario: i due si incontrano e scontrano, si cercano e sfuggono l’uno all’altra, dando vita a un rapporto perennemente in bilico tra ciò che potrebbe essere e la paura di lasciarsi davvero andare.
“…le anime tristi portano bagagli invisibili
sulle spalle, che attirano gli sguardi di altre anime simili.”
Apro così questa recensione, con una
citazione che contiene il senso di questo libro, come quella parola fra parentesi
nel titolo. Untold, tradotto “Non detto” …
Non la conoscevo Anita Sessa, chiedo venia, ma nel bagaglio di libri che leggo l’avevo persa e ora che l’ho conosciuta, attraverso la scrittura, è stato come tornare a casa…Ha avuto la capacità di tenermi legata al suo scritto e le quattro ore circa previste per la lettura del romanzo sono diventate due. L’autrice ha una penna così leggera da sfiorarti il cuore, una piuma che accarezza l’anima e le sue parole arrivano diritte lì al centro del petto. La immaginavo, mentre scriveva, simile a una pianista che, con delicatezza, suonava una musica alle volte lenta altre più veloce. Da quel primo incontro fra i protagonisti è stato un crescendo. Livia e Jacopo, mi sono così entrati dentro che all’ultima pagina ne ho avvertito la mancanza. Quattordici anni a separarli, ma un cuore, il loro, ridotto a brandelli dalla vita. Così simili e diversi insieme, la perfezione nell’imperfezione. Quella ragazzina diventa per il bel Jacopo il refrigerio del mare dopo aver attraversato una spiaggia la cui sabbia è resa bollente dal sole. Un’attrazione la loro che li consuma, lì dove la disperazione trova conforto in braccia, gambe e respiri che si intrecciano fondendosi in sguardi che non hanno bisogno di parole, perché è nel silenzio che tante volte si trovano risposte a domande che la testa non riesce o forse non vuole accettare. Non vi aspettate una lettura triste, l’autrice ha avuto la capacità di annientare questo sentimento con quello scambio di battute che mi hanno fatto sorridere per tutto il tempo. Un cartellone pubblicitario a dare inizio a una storia che si è portata dietro un sentimento forte, intenso, quello di una ragazza distrutta dalla vita, quello di un uomo che crede che il suo cuore non potrà più battere per amore. Anche nelle scene d’amore, quel sentimento l'ho sentito tutto, lo struggersi di un’anima che non vuole cedere e stato così reale da rendere i protagonisti vivi. Un linguaggio così scorrevole che inizi il romanzo e lo finisci senza accorgertene, in un PoV che non è stato sempre alternato, ma anche questo al suo perché. Sono rimasta così incantata da questa lettura che ho acquistato l’ebook subito dopo quell’epilogo che si porta dietro tutto ciò che sono Jacopo e Livia, con i loro sorrisi, la lingua affilata della ragazza, i loro silenzi carichi di mille parole e quell’umanità che senti trasparire in ogni santa pagina. Un romanzo che io definisco di pancia, senza artefatti, senza aggettivi inutili che servono solo a riempire le righe, tutto perfetto, essenziale, per quello che l’autrice ha voluto trasmettere.
Ed io non riesco a dare una valutazione che
si riduca alle cinque piume. Parole (Untold) ne vale molte
di più, insieme al mio grazie, all’autrice, per aver creato un romanzo che mi
ha lasciato con il sorriso sulle labbra, con il cuore che batteva e con la voglia
di leggere tutti i suoi scritti.
A presto
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